Habemus papam
Da Pklab.
Città del Sole, 1.5.2005
Dopo anni di ghibellinismo, sono diventato guelfo, guelfo bianco, anzi papalino e come tale più cristiano, più seguace degli insegnamenti della Chiesa e di Cristo. Cosa mi ha spinto tra le braccia della Santa Chiesa dove pure per anni sono stato ai margini?
Il Papa!
Quale?
Ho visto morire più di un Papa e più volte volte ho sentito l’Habemus Papam ... Avevo pochi mesi e moriva un grande Papa, quel Pio XII che si era trovato ad affrontare le vicende della seconda guerra mondiale e la minaccia comunista. Aveva affrontato quei grandi problemi con l’energia, l’impegno e l’illuminazione che si addice alla guida del mondo cristiano. Di lui, però, non ho avuto una conoscenza diretta: egli avrà pure benedetto la mia persona, ma io ero troppo piccolo, ancora in fasce per potermi dichiarare sua seguace.
28.10.1958 – Habemus Papam … il santo Giovanni XXIII. Di lui più che delle opere, mi resta il ricordo della morte ed il nome che si meritò: il Papa buono. Anche egli si trovò ad affrontare momenti difficili: lo scontro Est-Ovest, il pericolo di una guerra mondiale …. Quale Papa, però, non si è trovato ad affrontare problemi e pericoli a livello mondiale?
1963 – Habemus Papam … il patriarca di Venezia giovanni Montini con il nome di Paolo VI
Lo disse il Tuscio
(continua)