Macrobio

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MACROBIO (Secolo IV- V)

Ambrogio Teodosio Macrobio, uno degli ultimi eruditi della cultura romano-pagana, forse fu originario dell'Africa. Appartenne ai circoli pagani di Roma, guidati da Simmaco, che cercavano di fermare l’avanzata trionfante del Cristianesimo ed auspicavano un’improbabile restaurazione della tradizione pagana.

Microbio lasciò opere prevalentemente filosofiche e grammaticali. Oltre a un commento al “Somnium Scipionis” di Cicerone (Commentarii in Somnium Scipionis), d'ispirazione neoplatonica, che ebbe grande influenza nel Medioevo e nel Rinascimento, ci sono pervenuti i Saturnalia, in 7 libri, conversazioni immaginarie su argomenti storici, letterari e antiquari di un gruppo di dotti durante la festa invernale dei Saturnali. Quest’ultima opera è una fonte davvero preziosa di notizie sulle antichità romane.

Attraverso un compendio medievale si conosce, inoltre, il De differentiis et societatibus graeci latinique verbi, uno studio comparativo della lingua latina e greca.


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