Il pantheon etrusco

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IL PANTHEON ETRUSCO

Il “Paradiso” etrusco era molto affollato. In questo non differiva molto da quelli delle civiltà coeve, come quella greca o quella latina. Spesso, è noto, popoli diversi adoravano le medesime divinità pur con nomi differenti e, non avendo nessuno la pretesa di adorare il vero dio, era normale per un popolo “adottare” le divinità degli altri giungendo così al cosiddetto “sincretismo religioso”.

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http://www.amazon.it/Parlando-degli-Etruschi-ebook/dp/B00D4AU0Z8/ref=sr_1_12?ie=UTF8&qid=1370112529&sr=8-12&keywords=capone+marco

Nell’Oltretomba regnava la coppia Aita e Phersipnai (Ade e Persefone) con il consueto corteo di divinità mostruose come Charun, (assimilabile al Caronte greco, da cui, però, differiva nell’aspetto) dal grande martello per conficcare il chiodo del destino, e Tuchulca, con il naso adunco, le orecchie di asino ed i capelli di serpenti. Vi erano poi le divinità femminili come Vanth, in possesso di una fredda bellezza, con in mano il rotolo del destino e Culsu che illumina l’aldilà con la fiaccola.


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