Una storia falsa

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Avremmo voluto raccontare una storia falsa, tutta inventata, dove non c’era niente di vero … ma il nostro editore l’ha censurata perché era troppo falsa e nessuno ci avrebbe creduto. Avremmo voluto raccontare una storia falsa, tutta inventata, dove non c’era niente di vero … ma il nostro editore l’ha censurata perché era troppo falsa e nessuno ci avrebbe creduto.
Avremmo raccontato di un viaggio di fantasia, compiuto da un viaggiatore immaginario, in un paese immaginario, dove succedevano cose immaginarie, dove tutto era permesso, anche quello che era vietato. Avremmo raccontato di un viaggio di fantasia, compiuto da un viaggiatore immaginario, in un paese immaginario, dove succedevano cose immaginarie, dove tutto era permesso, anche quello che era vietato.
-Avremmo raccontato di un paese dove gli assassini erano condannati a stare fuori dal carcere, dove i terroristi erano stimati e riveriti ed assolti perché gli attentati non erano considerati reati, avremmo parlato di un paese che aveva tenuto una persona in carcere per 50 anni, quasi che, come un capro espiatorio, dovesse pagare per tutti ... ma il nostro editore ci ha censurato.+Avremmo raccontato di un paese dove gli assassini erano condannati a stare fuori dal carcere, dove i terroristi erano stimati e riveriti ed assolti perché gli attentati non erano considerati reati, avremmo parlato di un paese che aveva tenuto una persona in carcere per 50 anni, quasi che, come un capro espiatorio, dovesse pagare per tutti ... ma il nostro editore ci ha censurato perché la nostra storia era eccessivamente fantasiosa, troppo falsa.
Avremmo raccontato di un paese dove gli evasori fiscali erano invitati alle feste e patteggiavano i loro debiti; avremmo raccontato di un paese dove si multava un barista che, senza rilascio di scontrino fiscale, regalava una caramella ad un bambino che piangeva… Il nostro editore, però, ci ha censurato, perché la nostra storia era troppo falsa anche per un falso. Avremmo raccontato di un paese dove gli evasori fiscali erano invitati alle feste e patteggiavano i loro debiti; avremmo raccontato di un paese dove si multava un barista che, senza rilascio di scontrino fiscale, regalava una caramella ad un bambino che piangeva… Il nostro editore, però, ci ha censurato, perché la nostra storia era troppo falsa anche per un falso.
-Avremmo raccontato di un immigrato clandestino che non poteva essere espulso perché troppo povero o perché finocchio, avremmo parlato di zingari che rubavano perché il furto faceva parte di una vecchia tradizione, avremmo raccontato di nomadi che non si muovevano da decenni … ma il nostro editore ci ha censurato perché la nostra storia era troppo falsa e non politicamente corretta.+Avremmo raccontato di un immigrato clandestino che non poteva essere espulso perché troppo povero o perché finocchio; avremmo parlato di zingari che rubavano perché il furto faceva parte di una vecchia tradizione; avremmo raccontato di nomadi che non si muovevano da decenni … ma il nostro editore ci ha censurato perché la nostra storia era troppo falsa e non politicamente corretta.
Avremmo anche voluto raccontare di un paese governato da politici che litigavano sempre ed in ogni caso; avremmo raccontato di una nazione guidata da gente che raggiungeva l’accordo e l’unanimità solo quando si aumentavano lo stipendio. Avremmo anche voluto raccontare di un paese governato da politici che litigavano sempre ed in ogni caso; avremmo raccontato di una nazione guidata da gente che raggiungeva l’accordo e l’unanimità solo quando si aumentavano lo stipendio.
Avremmo raccontato di pluri-omicidi che godevano di privilegi e protezioni da parte dello stato, che percepivano lauti stipendi pagati con i soldi dei cittadini onesti e di un povero ragazzo rimasto in carcere, solo lui per dieci lunghi lustri e che ormai non aveva più voglia di uscirne ... il nostro editore ci ha censurato perché la nostra storia era incredibilmente falsa. Avremmo raccontato di pluri-omicidi che godevano di privilegi e protezioni da parte dello stato, che percepivano lauti stipendi pagati con i soldi dei cittadini onesti e di un povero ragazzo rimasto in carcere, solo lui per dieci lunghi lustri e che ormai non aveva più voglia di uscirne ... il nostro editore ci ha censurato perché la nostra storia era incredibilmente falsa.
-Avremmo anche detto di un bimbo multato perché faceva la pipì nei giardini pubblici, mentre a clandestini e barboni era consentito utilizzarli come latrine a cielo aperto; avremmo anche parlato di derelitti e di poveri disoccupati che viaggiavano in auto di lusso; avremmo raccontato di un paese povero dove i ristoranti erano sempre pieni, dove si faceva la fila per entrare non solo nei cinema, nei teatri e nelle pizzerie, ma anche nelle oreficerie e nelle profumerie … Il nostro editore, però, ci ha censurato perché la nostra storia sarebbe risultata troppo assurda oltre che falsa.+Avremmo anche detto di un bimbo multato perché faceva la pipì nei giardini pubblici, mentre a clandestini e barboni era consentito di utilizzarli come latrine a cielo aperto; avremmo anche parlato di derelitti e di poveri disoccupati che viaggiavano in auto di lusso; avremmo raccontato di un paese povero dove i ristoranti erano sempre pieni, dove si faceva la fila per entrare non solo nei cinema, nei teatri e nelle pizzerie, ma anche nelle oreficerie e nelle profumerie … Il nostro editore, però, ci ha censurato perché la nostra storia sarebbe risultata assurda, troppo falsa.
Avremmo narrato di un paese dove viaggiare provocava l’ansia perché i mezzi pubblici erano sempre affollati ed in perenne ritardo, dove i mezzi privati rimanevano bloccati nel traffico, dove le strade avevano la cellulite. Avremmo narrato di un paese dove viaggiare provocava l’ansia perché i mezzi pubblici erano sempre affollati ed in perenne ritardo, dove i mezzi privati rimanevano bloccati nel traffico, dove le strade avevano la cellulite.
-Avremmo parlato di delinquenti messi in libertà per lasciare il posto ad altri delinquenti; avremmo parlato di un paese dove i furti rimanevano quasi sempre privi di colpevoli… ma il nostro editore ci ha censurato. 
-Avremmo narrato di un paese dove giocatore di calcio sputa in faccia ad un altro e dove, per non essere accusati di razzismo, tutti dicono che ha fatto bene; avremmo parlato di marciapiedi coperti di mercanzie varie e di sporcizia come segno di folklore multietnico. +Avremmo parlato di delinquenti messi in libertà per lasciare il posto ad altri delinquenti; avremmo parlato di un paese dove i furti rimanevano quasi sempre privi di colpevoli… ma il nostro editore ci ha censurato perché la nostra storia era davvero incredibile, troppo falsa.
- +Avremmo narrato di un paese dove giocatore di calcio sputa in faccia ad un altro e dove, per non essere accusati di razzismo, tutti dicono che ha fatto bene; avremmo parlato di marciapiedi coperti di mercanzie varie e di sporcizia come segno di folklore multietnico, avremmo parlato di queste e tante altre amenità …. … ma il nostro editore ci ha censurato.
-Avremmo parlato di queste e tante altre amenità …. … ma il nostro editore ci ha censurato.+
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-== Anche questa è di Rasce ==+

Revisione 10:29, 13 Feb 2006

Rasnal tular 28.3.2005

Rasnal tular 28.3.2005

Anche questa è di Rasce

Avremmo voluto raccontare una storia falsa, tutta inventata, dove non c’era niente di vero … ma il nostro editore l’ha censurata perché era troppo falsa e nessuno ci avrebbe creduto. Avremmo raccontato di un viaggio di fantasia, compiuto da un viaggiatore immaginario, in un paese immaginario, dove succedevano cose immaginarie, dove tutto era permesso, anche quello che era vietato.

Avremmo raccontato di un paese dove gli assassini erano condannati a stare fuori dal carcere, dove i terroristi erano stimati e riveriti ed assolti perché gli attentati non erano considerati reati, avremmo parlato di un paese che aveva tenuto una persona in carcere per 50 anni, quasi che, come un capro espiatorio, dovesse pagare per tutti ... ma il nostro editore ci ha censurato perché la nostra storia era eccessivamente fantasiosa, troppo falsa.

Avremmo raccontato di un paese dove gli evasori fiscali erano invitati alle feste e patteggiavano i loro debiti; avremmo raccontato di un paese dove si multava un barista che, senza rilascio di scontrino fiscale, regalava una caramella ad un bambino che piangeva… Il nostro editore, però, ci ha censurato, perché la nostra storia era troppo falsa anche per un falso.

Avremmo raccontato di un immigrato clandestino che non poteva essere espulso perché troppo povero o perché finocchio; avremmo parlato di zingari che rubavano perché il furto faceva parte di una vecchia tradizione; avremmo raccontato di nomadi che non si muovevano da decenni … ma il nostro editore ci ha censurato perché la nostra storia era troppo falsa e non politicamente corretta.

Avremmo anche voluto raccontare di un paese governato da politici che litigavano sempre ed in ogni caso; avremmo raccontato di una nazione guidata da gente che raggiungeva l’accordo e l’unanimità solo quando si aumentavano lo stipendio. Avremmo raccontato di pluri-omicidi che godevano di privilegi e protezioni da parte dello stato, che percepivano lauti stipendi pagati con i soldi dei cittadini onesti e di un povero ragazzo rimasto in carcere, solo lui per dieci lunghi lustri e che ormai non aveva più voglia di uscirne ... il nostro editore ci ha censurato perché la nostra storia era incredibilmente falsa.

Avremmo anche detto di un bimbo multato perché faceva la pipì nei giardini pubblici, mentre a clandestini e barboni era consentito di utilizzarli come latrine a cielo aperto; avremmo anche parlato di derelitti e di poveri disoccupati che viaggiavano in auto di lusso; avremmo raccontato di un paese povero dove i ristoranti erano sempre pieni, dove si faceva la fila per entrare non solo nei cinema, nei teatri e nelle pizzerie, ma anche nelle oreficerie e nelle profumerie … Il nostro editore, però, ci ha censurato perché la nostra storia sarebbe risultata assurda, troppo falsa.

Avremmo narrato di un paese dove viaggiare provocava l’ansia perché i mezzi pubblici erano sempre affollati ed in perenne ritardo, dove i mezzi privati rimanevano bloccati nel traffico, dove le strade avevano la cellulite.

Avremmo parlato di delinquenti messi in libertà per lasciare il posto ad altri delinquenti; avremmo parlato di un paese dove i furti rimanevano quasi sempre privi di colpevoli… ma il nostro editore ci ha censurato perché la nostra storia era davvero incredibile, troppo falsa. Avremmo narrato di un paese dove giocatore di calcio sputa in faccia ad un altro e dove, per non essere accusati di razzismo, tutti dicono che ha fatto bene; avremmo parlato di marciapiedi coperti di mercanzie varie e di sporcizia come segno di folklore multietnico, avremmo parlato di queste e tante altre amenità …. … ma il nostro editore ci ha censurato.

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