Perchè

Da Pklab.

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Rasnal tular 23.6.2009

Anche questa è di Rasce

Perché ti ostini a vagare come un fesso su una terra che non è la tua terra, in un mondo che non è il tuo mondo, in una società che non è la tua società, tra gente che non è la tua gente? Perché continui ad aggrapparti, come un naufrago allo scoglio, ad una vita che non è la tua vita? Che senso ha riscaldarsi al sole d'estate mentre hai sempre più freddo anche nel mese di agosto?
Guardati intorno e rinsavisci!
È questo il mondo che cercavi quando sognavi Guglielmo Massaia e Vittorio Bottego? Ti rendi conto che il tuo sogno è svanito e tu continui a gettar via giorni di una vita inutile? Tu sognavi un mondo migliore … Dopo tanti lustri, però, ti accorgi che il mondo non è affatto migliore … forse peggiore, forse uguale … sicuramente non migliore. Tanti anni sono passati invano: gente che muore di fami, bimbi scheletrici che forse non vedranno il domani e gente grassa, troppo grassa, che fa la dieta, che paga medici e medicine perché troppo pasciuta. Dai retta a me! Lascia perdere! Che te ne frega di continuare a svegliarti ogni mattina ed ogni mattina aspettare la notte per stare finalmente ancora una volta da solo con te stesso? Ti stai guardando intorno? Ti accorgi che ormai tutti ti accusano di tutto? Ti rendi conto che proprio te accusano di razzismo? Proprio te che un giorno, mentre tutti, come al solito, gridavano di fare qualcosa, mentre una povera mamma si metteva disperata le mani tra i capelli, ti lanciavi in mezzo alla strada, sfidando il grosso autobus che sopraggiungeva e, rischiando la tua vita, salvavi da un’orrenda fine quel povero bimbo negro. Nessuno ti disse grazie allora … oggi ti accusano di razzismo!
Perché continui a non capire che questo non è il mondo che volevi, che sognavi, che desideravi costruire? Perché non apri gli occhi?
Hai visto chi sono coloro che vorrebbero darti lezioni di democrazia? Ti rendi conto chi vorrebbe fare a te lezione di democrazia? Di libertà? Sono le stesse persone che, mentre tu giocavi sulle ginocchia di Bakunin, si accucciavano ai piedi di Stalin e si nutrivano dei suoi discorsi, cantavano “Bella ciao” o “Faccetta nera”.
Ma lo sai che coloro che un tempo erano democratici cristiani ora sono alla guida di quelli che si dicevano comunisti, gli atei servono la Chiesa ed i rivoluzionari di ieri guidano la reazione di oggi? Ti rendi conto che ladri e puttane si arrogano il diritto di rappresentarti e di decidere in nome tuo? Ti accorgi che ciarlatani, impostori e venditori di fumo continuano da anni a presentarsi come il nuovo che avanza? Ti rendi conto che si intitolano strade e piazze a ladri di cose pubbliche, a puttane o a gente dappoco che ha solo avuto il merito di trovarsi dalla parte di chi conta, di chi urla più forte?
Dammi retta! Che senso ha vivere? Perché lottare? Per chi combattere? Contro chi volgere i tuoi attacchi? È una lotta senza speranza. Don Chisciotte contro i mulini a vento avrebbe maggiore possibilità di successo rispetto a te.
Sei rimasto solo a cavallo di Ronzinante; anche Sancho Panza è diventato saggio e ti ha lasciato: ora fa il bidello in una scuola e durante l'intervallo vende, a prezzo maggiorato, le merendine ai bambini e fa il caffè ai professori.
Sei rimasto solo! Ti ricordi i tuoi compagni di lotta? Erano quelli che oggi hanno preso il posto di coloro che dicevano di combattere … E’ proprio così: i tuoi vecchi compagni di battaglia sono gli uomini nuovi, i nuovi uomini di partito, i nuovi gerarchi, i nuovi assessori, i nuovi prelati, i presidenti, i generali, i direttori, i nuovi portaborse. Non ti basta! Allora sappi che adesso i tuoi vecchi compagni ti guardano con occhio torvo … ora sono essi al potere, anzi, sono essi il potere ed hanno dimenticato. Ora sono grassi come porci, sono vestiti con abiti eleganti, sono entrati nelle stanze dei bottoni, si spartiscono la torta con quelli che pure combattevate insieme… Ora i tuoi vecchi compagni ridono di te, povero fesso, che davvero ci credevi e per lustri hai continuato a credere di poter costruire “La Città del Sole”.
Perché vuoi continuare a dannarti l'anima in una guerra senza speranza, che ti ha visto e ti vedrebbe ancora una volta sconfitto? Perché ti ostini a vagolare come un gatto selvatico, ormai vecchio e malati, cui tutti tirano sassate? Perché almeno una volta non provi a ragionare e ad aprire finalmente gli occhi?
Dammi retta! Lascia perdere tutto e mettiti pure in bocca l’obolo per pagare Charun.


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Anonimo Olevanese da piccolo osserva il mondo

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