I Pensieri del MAO 3- pag. 19

Da Pklab.

I PENSIERI DEL MAO 3 - PAGINA 19

271) Eravamo dentro al bar in attesa che arrivasse il quarto per iniziare la solita partita di scopone. Il Tuscio non c’era; credo che a quell’ora stesse innaffiando le piantine d’ortica che coltivava nel suo orticello.
Ad un tavolo c’era Grazio con altre tre persone che si stavano facendo una partita a tressette. Nell’attesa ci mettemmo a guardare.
Finita la partita, i quattro, dopo aver ordinato un birrone, decisero di giocarselo “a padrone e sotto”, giusto per passare un po’ di tempo in più al tavolo.
“Padrone” esce Grazio che versa da bere al “sotto”. Il “sotto” accetta e beve un sorso.
Grazio riempie un secondo bicchiere e lo offre al giocatore che sta alla sua destra. Il “sotto” è d’accordo ed anche il secondo giocatore beve un sorso dal bicchiere.
Fatto questo, Grazio prende il birrone e, inopinatamente e senza proferire parola, se lo porta alla bocca e ne beve un sorso. Ormai da quel birrone nessuno può più bere e quindi appare chiaro a tutti che il quarto giocatore resterà a bocca asciutta: Grazio lo ha mandato all’urma.
Tutti sono stupiti del comportamento di Grazio, sia i tre giocatori al suo tavolo sia tutti gli astanti. Perché Grazio ha fatto questo? Tra di loro non c’erano “urmi” … non avevano mai giocato insieme …
Grazio intuisce lo stupore e la curiosità della gente … si alza in piedi … guarda il giocatore appena andato all’urma e gli dice freddo:
- Tu forse hai dimenticato … 25 anni fa, a Salitto … mi mandasti all’urma …. Oggi è toccato a te!
(Da “Storie e leggende” di un Anonimo Olevanese)

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Piccolo Anonimo Olevanese osserva il mondo in affanno

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