C'era una volta il Far West
Da Pklab.
C’ERA UNA VOLTA IL FAR WEST
Rasnal Spular, 19.5.2003
Un tabaccaio reagisce ad una rapina: uccide uno dei rapinatori e ferisce l’altro. Si tratta di uno dei tanti episodi che periodicamente ammorbano i telegiornali, un episodio di abbiamo avuto notizia tante volte e di cui, come in un film visto fin troppe volte, sappiamo anche il finale: la vittima della rapina è indagato per omicidio volontario o, se gli va bene, per eccesso di legittima difesa; il rapinatore è considerato quasi un goliardo, l’allegro autore di uno scherzo innocente vittima di un esaltato. Non si scappa ...
L’opinione pubblica come sempre si divide: c’è chi parteggia per il tabaccaio e chi per il defunto rapinatore. Quelli che criticano il tabaccaio ritengono che il suo comportamento è sbagliato perché non siamo più nel “Far West” … Ora io non capisco cosa voglia dire l’espressione “non siamo più nel Far West”. Tutti noi abbiamo visto qualche film western: assalti alle diligenze, rapine in banca, furti di bestiame, soprusi e violenze; a tutto doveva porre rimedio l’eroico sceriffo, il solo rappresentante della legge, che spesso partiva all’inseguimento del bandito e tornava solo dopo averlo catturato … quando ci riusciva. C’erano, poi, i famosi cacciatori di taglie (bounty killer) … Ogni bandito serio aveva una taglia sulla testa (“vivo o morto”, recitava il manifesto) e sapeva quale era la fine che lo attendeva se il bounty killer, lo sceriffo, il cassiere o il tabaccaio erano più veloci di lui: una pallottola nel corpo o una corda al collo lo avrebbero aiutato a raggiungere il giudice supremo.
Quello era il Far West, il glorioso Far West che ha entusiasmato i sogni di milioni di ragazzini.
Ora si dice di non voler più il vecchio Far West. Certo che è passato più di un secolo da quei tempi e sarebbe anche ora di cambiare; il fatto è che del mitico West si vuole eliminare solo una parte, quella migliore (rendere giustizia in ogni caso) e sostituirla con l’ipocrisia. E sono da ipocriti, infatti, le affermazioni che si sentono con cadenza quasi quotidiana quando un negoziante è ucciso o, per difendersi, uccide. Se non vogliamo usare il termine “ipocrisia”, allora possiamo dire che “si vuole battere l’ortica con l’uccello degli altri”, per usare la simpatica espressione di quell’anonimo marinaio, o, meglio ancora, ”Fare il frocio con il culo degli altri”.
Torniamo, però, all’espressione “non siamo più nel Far West”: cosa significa? Che non ci sono più ladri, banditi e delinquenti? Che non ci sono più furti, rapine e violenze?
No!
Forse allora si vuol affermare che chi commette un crimine è subito assicurato alla giustizia e paga la pena che si merita, senza bisogno di bounty killer o giustizia privata? Neppure questo?
Cosa significa allora la frase “non siamo più nel Far West”?. Andando per esclusione, altro significato non ha che questo: il delinquente può commettere qualsiasi reato e la vittima non ha diritto a difendersi. Il criminale diventa un vincente, un intoccabile: se il crimine gli riesce vive con i frutti dei suoi misfatti; se per caso gli va male è compatito, commiserato e giustificato. Oramai si sta perdendo il senso della misura e con questo molle pietismo, con questa carità pelosa si sta rovinando il nostro paese, la vita della gente perbene, di quella dotata di buon senso, di quella che al mattino si alza per andare a lavorare, di quella che “si toglie la giacca”.
Mi sono chiesto spesso il perché di questo andazzo: stiamo diventando una nazione di masochisti? Siamo ammalati di coglionaggine? Bah! Non riesco a capire i motivi di questa reazione illogica che vuole il delinquente sempre compatito. Passi che a giustificare il delinquente siano gli esponenti della Chiesa: in fondo è il loro mestiere. Capisco quando lo fanno le varie associazioni che, tra redenzioni, risocializzazioni, recuperi e cazzi vari, ci campano bene: devono giustificare la loro esistenza … ma il resto della gente? Spera, forse, che questa sua “bontà” dischiuda le porte del Paradiso?
Il giornalista chiede:
- Che avresti fatto al posto del tabaccaio?
- Sicuramente non avrei sparato! Nessuna azione giustifica la morte di un uomo! – risponde l’intervistato.
Coglione! ….Che ipocrisia …. Certo che se ad essere rapinato è una persona che non si conosce, un estraneo, magari abitante di una città che neppure si sa dove si trova è facile fare la figura del novello San Francesco. Se si tratta, però, di un amico o di un parente? Ho i miei dubbi! In ogni caso mi chiedo perché il delinquente deve avere sempre ragione, deve essere sempre giustificato, deve essere sempre aiutato, deve essere sempre protetto? Perché chi commette i crimini deve essere sempre, in qualche modo, difesa? Perché da lui, invece, non è consentito neppure difendersi? Perché non lo si può toccare?
La risposta è nota: “Non siamo più nel Far West!”
Possibile che non ci si renda conto che così facendo forse non saremo più nel Far West, ma sicuramente vivremo in un cesso?
Se lo chiede Rasce