Luigina
Da Pklab.
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LUIGINA
Città del Sole, 7.2.2001
È una mattina qualsiasi. Mi trovo a Battipaglia; sono nel presente, ma forse si tratta di un presente parallelo, una specie di altra dimensione. Entro in un negozio … si tratta di un fruttivendolo. Non devo comprare niente e non so neppure perché sono entrato. Mi guardo intorno … non c’è nessuno lì dentro, eccetto una persona che da l’aria di essere tutta indaffarata, sistema le varie cassette, sposta la verdura, non sta ferma un attimo. La guardo … è Luigina, la mia carissima Luigina! Il mio cuore si riempie di gioia … sono anni che non la vedo; per lustri, per decenni ho tanto sperato di rivederla. Ora mi guarderà; mi riconoscerà; si fermerà; mi abbraccerà. Di sicuro faremo due chiacchiere e ci racconteremo le nostre vicende come tanti anni fa!
Ed ella si accorge di me; mi guarda; mi riconosce … il suo volto, però, non fa una piega; i suoi occhi non brillano; lei non si ferma neppure per un istante; la mia presenza la lascia del tutto indifferente.
Sono triste … per tanto tempo ho desiderato di incontrarla e la sua indifferenza mi sconcerta. Sarei stato molto più soddisfatto se fosse arrabbiata con me; se mi avesse mandato al diavolo; se … Ed invece niente … non so cosa pensare; chi sa da quanto non pensa più a me! Sono deluso: mi giro e me ne vado via, solo con la mia mestizia.
Mi sono svegliato.
Mi am Rasnach