La lingua etrusca

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LA LINGUA ETRUSCA

Parliamo ora del "mistero dei misteri", di quello che è diventato, nell’immaginario collettivo, il luogo comune dell'ignoto, dell'arcano per antonomasia: la lingua etrusca. Ogni ragionamento, ogni dissertazione, ogni argomento sconosciuto, ogni difficile da capire, ogni problema che presenta dubbi interpretativi diventa, nelle parole della gente, “più indecifrabile della lingua etrusca”; al confronto di questa, la sfinge è di una chiarezza palese, di una linearità infantile.

Appena il discorso tocca gli Etruschi, subito ci si domanda se sia stata "decifrata", se finalmente si capisca la lingua di quel popolo tanto misterioso.

omissis

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Infatti su questa isola è stata trovata una stele, databile al VI secolo a.C., scritta in una lingua affine all'etrusca con la quale sembra avere un'origine comune. Si tratta di un documento unico; al di fuori di questo, l'etrusco non trova riscontro in nessuna altra lingua di nessuna epoca e luogo. Questa iscrizione non può dimostrare con certezza che gli Etruschi fossero in possesso dell'alfabeto prima dei contatti con i greci (contatti che, ricordiamo, risalgono all'ottavo secolo a.C.) e neppure le origini orientali degli stessi. Essa, in ogni modo, è molto importante quando si parla delle origini e serve quanto meno agli orientalisti per respingere l’obiezione degli “autoctonisti” sulla mancanza di una scrittura importata dai luoghi di presunta origine.

E questo sull'origine della lingua può bastare.

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