Annegamento
Da Pklab.
ANNEGAMENTO
Città del Sole, 21.11.2010
Sono caduto in mare. Non riesco a capire se prima ero su una nave o sono precipitato da un aereo: mi sembra di vivere una scena comica di un film di Buster Keaton.
Sono solo in mezzo al mare, ma la spiaggia non è lontana, la vedo molto chiaramente; in verità mi sembra molto vicina. Non sono, in ogni modo, preoccupato: sono un ottimo nuotatore e raggiungerò la riva in pochi minuti.
Vorrei iniziare a nuotare, ma con orrore mi accorgo di avere le scarpe ai piedi … scarpe pesantissime, di piombo, tipo quelle che indossano i palombari, che mi stanno ancorando al fondo. Non posso togliermele!
Ora sono in piedi nell’acqua che mi supera di un mezzo metro; non posso resistere molto senza respirare; ho poco tempo per cercare di salvarmi … Penso che potrei camminare e tentare di raggiungere un punto dove l’acqua è più bassa.
Inizio a muovere qualche passo … l’aria, però, ormai è finita. Ho bisogno di respirare … non ho alternativa: non voglio, però, che l’acqua mi entri nei polmoni: non mi resta che bere!
Apro la bocca ed comincio ad inghiottire acqua; l’acqua, stranamente è dolce … continuo a bere … bevo ….
Mi sono svegliato!
È del Tuscio
Anonimo Olevanese da piccolo osserva il mondo
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