Vocabolario olevanese C
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VOCABOLARIO OLEVANESE - Lettera C
- Caccavella = Pentola (utensile di cucina). Il termine, però, indica anche un oggetto vecchio, rotto o mal funzionante (ad esempio un orologio).
- Cacciafumo (pron. cacciafùm) = comignolo
- Cannaruto (-a) = Aggettivo. Goloso. (Un detto olevanese recita: "Cannaruta sì e puttana muori" cioè "Golosa sei e prostituta morirai")
- Carauognolo (pron.: carauògnolo) = Foruncolo
- Catacatascia (pron. cat'catàscia) = Lucciola. Con il termine catacatascia Ovviamente si intende solo l'insetto e non, come in italiano, la prostituta
- Cauzariello (pron.: cauzariéll) = Calzino
- Cazziare = rimproverare
- Cazziata (pron. cazziàta)= rimprovero, ramanzina
- Cerza = Quercia. Il termine "cerza", in olevanese, traduce sia la parola "quercia" sia la parola "ghianda".
In senso figurato con "cerza" si intende una persona forte e resistente (me pare na cerza = mi sembra una quercia
- Cestunia - Tartaruga, testuggine terrestre. Con il termine "cestunia", scherzosamente, si intende anche l'organo sessuale femminile.
- Chianca = Macelleria
- Chianchiero (pron.: chianchiér) = Macellaio. In senso figurato si intende anche persona con pochi scrupoli nella frase: Me par nu chianchiér).
- Chiattillo (pron.: chiattìll)= Piattola. Il termine, però, indica anche una persona fastidiosa ed appiccicosa (appunto come una piattola). Espressione olevanese: Sì peggio r' nu chiattìll (sei peggio di una piattola)
- Ciarangolo (pron. Ciaràngul) = Misura olevanese corrispondente alla distanza tra la punta del pollice e quella dell’indice distesi.
- Ciaula (pron.: ciàula) = Gazza
- Cicerchia = Cicerchia. Il termine olevanese "cicerchia" coincide con la parola italiana. La cicerchia era un legume molto simile al cece che veniva coltivato anche nelle campagne olevanesi circa mezzo secolo fa. Questo legume, conosciuto fin dagli antichi romani (che lo chiamavano "cicercula") per la sua resistenza alla siccità e per l'adattamento ad ogni ambiente, era una risorsa per i poveri contadini. Retaggio di un periodo di fame e di stenti, quasi scomparsa con il sempre maggiore abbandono della campagna, oggi se ne sta riscoprendo il gusto ed il sapore da parte di chi ama i cibi sani e genuini di un tempo.
- Cicero (pron.: cìc'r) = Cece. Esiste una frase olevanese che dice: "Nun saie tèn tre ciceri 'mmocca" (Non sai tenere tre ceci in bocca, cioè non sai mantenere un segreto).
- Ciucciuettola (pron. ciucciu'uéttl) = Civetta (animale rapace notturno)
- Ciuettola (pron. ciu'uéttl) = Civetta. Il termine, come in italiano, indica anche una ragazza che piace mettersi in mostra, farsi corteggiare ed ammirare
- Cofana (pron. còfan) = Cesta con due manici
- Cota = letame
- Cozzeca (pron.: còzzeca) = Crosta che si forma sulla ferita
- Cromatina (pron.: cromatìna) = Lucido per scarpe
- Cucciarda (pron. cucciàrda) = Allodola
- Cucozza = Zucca. Il termine, come in italiano, è anche sinonimo di persona stupida o di frutto insipido.
- Cucuzziello = zucchina. Il temine, però, indica dispregiativamente anche una persona stupida e fessacchiotta.
- Cupeta (pron. cupèta) = Torrone. La "cupeta" era il caratteristico dolce venduto un tempo soprattutto durante le feste popolari.
- Cupetari (pron.: cup'tàr) = Venditori di cupèta (torrone) i cui banconi erano presenti in tutte le feste popolari.
Un detto olevanese recita: "Iamme feste feste come 'e cupetari" e cioè "si va festa dopo festa come i venditori di torrone"
- Cupiello (pron.: cupièll) = Mastello o secchio per dar da mangiare agli animali.
- Curreia (pron.: currèia) = Cintura dei pantaloni
- Curriata (pron.: curriàta) = Colpo dato con la cintura
- curriulo (pron.: curriùl) = laccio di cuoio per scarpa
- Cuzzetto = Nuca (per esempio nella frase: Te rongo nu schiaffo arreto 'o cuzzetto = ti do uno schiaffo dietro alla nuca)
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