Buster Keaton
Da Pklab.
BUSTER KEATON
È doveroso parlare di Buster Keaton, un grande attore comico probabilmente poco valorizzato, sicuramente meno di quanto merita.
Io conosco Buster Keaton fin da quando ero ancora bambino ed egli ancora vivo. Mi faceva ridere la sua tristezza, il suo volto impassibile, la sua meraviglia per ogni cosa, la sua indifferenza. E mi è simpatico perché me lo sento vicino, perché non fa niente per accattivarsi la simpatia del pubblico, anzi sembra stupirsi per le risate dei suoi spettatori.
Buster Keaton non sembra affatto un attore, anzi dà l’idea di essere una persona qualunque che è ripresa da una telecamera nascosta (quasi una candid camera), mentre gliene capitano di tutti i colori. A volte assomiglia a Paperino, anzi, per ragioni anagrafiche, è l’eroe di Walt Disney a somigliare a Buster Keaton, sfigato, ma simpatico.
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LA VITA
Joseph Francis Keaton nacque a Pickway (Kansas) il 4 ottobre 1895.
I suoi genitori erano attori di professione e lavoravano con il celebre mago “Houdinì”. Fu proprio il grande illusionista a dargli il soprannome di Buster al piccolo Keaton che partecipava agli spettacoli in cui si esibivano i genitori. La storia vuole che Houdinì gli affibbiò tale nome dopo aver visto il piccolino ruzzolare rovinosamente per le scale e alla fine del capitombolo rialzarsi illeso ed anche divertito.
Si racconta che la prima “esibizione” di Buster Keaton sia avvenuta addirittura quando il piccolino era ancora in fasce, all’età di soli nove mesi. Sicuramente il futuro grande comico recitava quando aveva soli tre anni e la sua parte era quella del figlio discolo che disubbidiva al padre e questi, per punizione, lo gettava a terra o contro qualche arredo del palcoscenico. Tutto questo suscitava senza dubbio grande ilarità tra il pubblico, ma ai coniugi Keaton costò una denuncia per maltrattamento di minore, con tanto di multa e divieto di continuare a recitare. Sicuramente l’accusa era ingiusta ed eccessiva in quanto il piccolo Buster Keaton faceva il suo numero dopo aver imparato a cadere. A dimostrazione di questo c’è il fatto che non risulta che Buster Keaton si sia fatto mai male e che lo stesso è stato sempre il miglior attore nelle cadute al punto da non usare mai controfigure. Se poi da piccolo si fosse fatto male, sicuramente sarebbe rimasto traumatizzato e non avrebbe continuato tali esibizioni da adulto.
Ricordiamo, al proposito, che anche i fratelli più piccoli di Buster Keaton erano sovente impiegati dai coniugi Keaton nei loro spettacoli.
Buster Keaton seguì la sua famiglia nei vari spostamenti (New York, Michigan) e tournee (Londra). A mano a mano che gli anni passano, il giovane attore era conosciuto ed apprezzato sempre di più sia dalla stampa sia dal pubblico cosicché agli inizi del 1917 decise di ritornare da solo a New York. Giunto in questa città Buster Keaton conobbe Natalie Talmadge che nel mese di febbraio gli presentò uno degli attori comici più famosi e meglio pagati del tempo, il grande Roscoe Arbouckle (detto “Fatty”) di cui la ragazza è segretaria di produzione. Tra i due nacque una bella amicizia che rimarrà anche quando le situazioni cambiarono e Fatty cadde in disgrazia.
Arbouckle, che aveva un contratto come regista e attore con Joseph Schenck, propose a Buster Keaton di lavorare con lui nel cinema ed egli accettò: il suo compenso sarà di 40 dollari la settimana, a fronte dei 1000 giornalieri di “Fatty”. Bisogna dire che Buster Keaton accettò l’offerta perché gli piaceva l’idea di lavorare nel cinema e non certo per ripiego. Egli, infatti, per il cinema rinunciò ad altre possibilità di lavoro sicuramente importanti e meglio retribuite.
Buster Keaton debuttò al fianco di Fatty Arbouckle il 23 aprile del 1917 nel film Butcher Boy (Il garzone di Macelleria).
Intanto il mondo era sconvolto dalla Prima Guerra Mondiale che coinvolse anche Buster Keaton. Questi, infatti, fu arruolato e spedito in Europa, in Francia, dove rimase per sette mesi, ma senza prendere parte ai combattimenti.
Al ritorno dalla guerra, rifiutò proposte di lavoro vantaggiose anche dal punto di vista economiche per continuare a lavorare con la “Comique Films”, la compagnia che lo aveva lanciato, e quindi con l’amico “Fatty” Arbouckle.
Il 31 maggio 1921 Buster Keaton si sposò con Natalie Talmadge, la donna alla quale in qualche modo deve l’approccio al mondo del cinema. Il matrimonio, però, nonostante i due figli, non fu affatto felice e finì con il divorzio.
Gli Anni Venti, in ogni caso, furono un ottimo periodo per Buster Keaton sia come interprete sia come regista in vari cortometraggi e lungometraggi: in pochissimo tempo egli diventò uno dei comici più famosi ed apprezzati in tutto il mondo.
Il lungo declino del grande attore inizierà negli Anni Trenta con l’avvento del sonoro. Per il cinema è l’inizio di una nuova epoca, di un nuovo mondo in cui, però, non sembra esserci posto per Buster Keaton. Molto argutamente è stato detto che “la parola lo ridurrà al silenzio”. Non è solo Buster Keaton a tramontare: nel giro di pochi anni il film muto è già preistoria.
In verità Buster Keaton all’appuntamento con il sonoro non arrivò certo impreparato, ma, al contrario, aveva tutte le carte in regola per sfondare: era dotato di una bella voce che, negli anni trascorsi come attori teatrale, aveva imparato ad usare con abilità ed inoltre creava ed eseguiva le sue gag con molta naturalezza. Tutto faceva pensare che egli potesse passare al sonoro senza difficoltà, quelle stesse difficoltà che, in fondo, ebbero un po’ tutti.
Invece Buster Keaton non riuscì ad esprimere le sue potenzialità ed il pubblicò dimostrò di non capire la sua comicità che era sofisticata ed ambiziosa.
Nel 1928 Buster Keaton si lasciò convincere a lavorare per la MGM, ma lentamente venne emarginato fino a che nel febbraio del 1932 fu addirittura licenziato.
Fu un brutto periodo per il grande attore. Il 25 luglio del 1932 egli divorziò dalla moglie Natalie Talmadge e fu condannato a pagargli gli alimenti. La ex moglie riuscì a portargli via quasi tutto il patrimonio e riuscì pure ad impedirgli di vedere i figli.
L’anno successivo, nel 1933, Buster Keaton si risposò con una infermiera, Mae Scriven, ma anche questo matrimonio durò poco. La conclusione, infatti, fu analoga a quella del primo matrimonio: i due divorziarono nel 1936 e la seconda moglie riescì a portargli via gran parte di quello che l’attore era riuscito a salvare dalle grinfie della prima. La cosa migliore di questo matrimonio, ebbe a dire successivamente il comico, fu proprio la sua breve durata.
Intanto Buster Keaton, in crisi e preda della depressione, cominciò a bere fino al punto da essere ricoverato in un ospedale per disintossicarsi; neppure Eleonore Norris, la moglie sposata nel 1940, riuscì ad allontanarlo del tutto dall’alcool.
Eleonore Norris e la fortuna del grande attore. Essa, molto più giovane di lui (ha 23 anni in meno) riuscì a tenerlo lontano dall’alcol e lo aiutò a rimettere in sesto la carriera. I due si sposarono il 28 luglio 1940 e questo matrimonio per Buster Keaton fu finalmente quello giusto: esso, allietato dalla nascita di due figlie, durò fino alla morte dell’attore. Eleonore gli sopravvisse e morirà nel 1998.
Per vivere o forse per la speranza di poter ritornare all’antico splendore, Buster Keaton prense parte a vari cortometraggi per la Educational e per la Columbia. Ormai, però, del grande comico c’è solo il ricordo … e non per colpa sua. Egli era sempre un grande professionista, un comico di grande classe, ma i film sono girati all’insegna del risparmio e le grandi qualità di Buster Keaton erano oscurate dalla pocaggine di tutto il resto.
Buster Keaton lavorò anche in televisione (Buster Keaton Show del 1950) e fu riscoperto sia dalla critica sia dal pubblico quando era ancora in vita. Questa riscoperta gli valse il riconoscimento come uno dei migliori attori (se non il migliore) del cinema muto al punto da fargli assegnare l’Oscar alla carriera nel 1960.
L’attore continuò a lavorare nel cinema praticamente fino alla morte che avvenne pochi mesi dopo di aver preso parte in Italia al film “Due Marines e un Generale” con Franco Franco e Ciccio Ingrassia.
Buster Keaton morì per un cancro ai polmoni il 1 febbraio 1966 a Woodland Hills in California.
Con lui scomparve uno dei più grandi comici di tutta la storia del cinema, un personaggio al quale il cinema deve davvero molto.
I FILM
BUTCHE BOY
COLLEGE
GO WEST
Go West è un grande film davvero meritevole di essere visto dove alle risate suscitate da un sempre grande Buster Keaton, si accosta la tenerezza e la simpatia per due esseri (l’attore e la mucca) accomunati dallo stesso sentimento: la solitudine. In Italia questo film è conosciuto anche come “Io e la vacca” e bisogna dire che questo tiitolo è forse più azzeccato dell’originale.
Il film inizia con Buster Keaton che, deciso a partire per cercare fortuna nel West, vende tutti i suoi averi ricavandoci alla fine solo un pezzo di pane e salame.
Assunto da un ranchero, Buster Keaton fa amicizia con la figlia del padrone e con una mucca, solitaria come lui. Comicissima la scena in cui la mucca salva Buster Keaton dall’attacco di un toro.
Il finale è esilarante: Buster Keatonsalva il ranchero dalla rovina e, sotto gli occhi dolci della figlia, come ricompensa chiede lei … la mucca.
OUR OSPITALITY
In questo film compare praticamente tutta la famiglia Keaton: oltre a Buster Keaton e a sua moglie Natalie Talmadge, c’è il figlioletto di un anno Buster Keaton Jr ed il padre di Buster, Joseph Keaton.
DUE MARINES E UN GENERALE
Questo film vede Buster Keaton, nei panni di un generale tedesco, a far da spalla a due attori italiani, Franco Franchi e ciccio Ingrassia. Il grande attore americano è ormai prossimo alla morte e la stanchezza si nota, aggravata anche dal ruolo marginale cui è relegato e da un “mutismo” che appare forzato. In ogni casoalcune sue gag (la ricerca della mappa volata via per colpa del ventilare, quando appende il bucato sul braccio che la guardia tende per il saluto nazista, la giacca con il braccio finto.
GIUDIZIO
Buster Keaton è diverso dagli altri comici. Egli non ride con il pubblico (come faceva, ad esempio, lo stesso Fatty Arbouckle), anzi si meraviglia delle risate dello spettatore. Il suo volto impassibile, la sua ingenuità, il suo stupore per gli avvenimenti in cui è coinvolto sono motivi di grande ilarità.
Altra grande caratteristica di Buster Keaton è la capacità acrobatica, frutto e retaggio della sua esperienza teatrale avura fin da bambino. Le cadute di Buster Keaton suscitano ilarità perché non sembrano finzione scenica: Buster Keaton cade così bene che le sue cadute sembrano proprio vere e questo suscita maggiormente l’ilarità degli spettatori.
Editus ab
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