Leopoldo
Da Pklab.
LEOPOLDO
Città del Sole 8.7.2010
Mi trovo nella mia macchina a Ladispoli, davanti al piccolo parco appena fatta la rotatoria dopo il ponte, nella zona Miami. Non so cosa sto facendo; credo di essere di guardia, ma non so a cosa o per chi.
Ad un tratto scorgo un trio che avanza verso di me. Guardo meglio: riconosco Leopoldo, con la sua inconfondibile andatura … nonostante il grande caldo, indossa un cappuccio di lana.
- Il solito Poldo! - penso tra me.
I tre si sono avvicinati; io scendo dalla macchina e li osservo con stupore. Che strano: con Poldo ci sono Mauro e il professor Egidio. Leopoldo, a parte l'insolito copricapo, comunque di classe e sicuramente costoso, è vestito molto elegantemente.
Saluto con molto affetto. E' proprio un vero piacere, per me, rivedere il compagno di tante partite a scopone, l'amico che offriva sempre e non chiedeva mai. Negli ultimi tempi ho pensato spesso a lui, a quanto gli sia debitore per tutto. Chiedo a Leopoldo come mai sia venuto a Ladispoli. Egli mi risponde:
- Siamo venuti per la mostra "Da Corot a Monet - La sinfonia della Natura" che si tiene al Vittoriano!
- Potevi farmelo sapere! - dico io - Ti avrei procurato i biglietti.
In effetti a casa ho qualche biglietto ed a quella mostra ci devo andare anche io di là a qualche giorno.
- Non ti preoccupare - fa Poldo - Ma ora scusami, dobbiamo andare.
Non voglio trattenere il mio amico: sicuramente ha davvero fretta, altrimenti si sarebbe fermato ancora con me. Così stringo la mano a Mauro e ad Egidio; poi abbraccio Leopoldo, lo stringo a me … non mi accorgo di come quel trio sia assurdo, impossibile, irreale. Mauro non ha mai avuto niente a che fare con Poldo ed Egidio … ed Egidio, poi, ha lasciato la terra da molti anni …
Mi sono svegliato.
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Anonimo Olevanese da piccolo osserva il mondo