Busolino

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Revisione 00:07, 25 Mag 2008

BUSOLINO

la terra dei bossi

Proseguendo nel nostro cammino, dopo aver attraversato Castagneto, giungiamo in uno spiazzo detto “’ncoppa ò pònte” (sopra il ponte) probabilmente perché ricopre una specie di vallone che in tempi meno recenti era utilizzato anche come via per arrivare a nord-ovest di Valle (nella località detta “turiello”) e quindi giungere sulla strada provinciale SP 29.

Siamo arrivati in un’altra borgata: ci troviamo ora a Busolino.

Come si può notare, ogni borgata dista poche decine di metri sia dalla precedente sia dalla successiva, ma ogni “borgataro” è sempre stato orgoglioso di appartenere all’una invece che all’altra borgata ed ha avuto o trovato sempre di che vantarsi. Anche oggi, nonostante il ritmo frenetico della società ed i mezzi di comunicazione, l’appartenenza alla propria borgata è sempre molto sentita.

L’etimologia del nome “Busolino” è incerta e gli stessi storici di cose locali, per la verità, non fanno molta chiarezza … probabilmente, per analogia con quanto avvenuto per Castagneto, Busolino dovrebbe significare “terra dei bossi” (o bossoli), la pianta sempreverde che cresce spontanea nelle zone mediterranee.

La toponomastica delle borgate e delle varie località di Olevano sul Tusciano è facilmente riconoscibile: non abbiamo dubbi, infatti, che Borgo Valle deve il suo nome al fatto di essere a valle del Castello; Castagneto, invece, è la terra dei castagni; Porta, come vedremo, era il luogo dove si accedeva alle mura esterne del Castello … qualche dubbio ci resta proprio a proposito di Busolino. Riteniamo, però, che, non ravvisandone altre, si possa accettare la tesi “Busolino – terra dei bossi”. In ogni caso, concordando con il grande storico olevanese Carlo Carucci, è inutile cercare soluzioni che potrebbero dimostrarsi mere fantasie che ci porterebbero fuori della realtà

E ritorniamo a dove c’eravamo lasciati … appena superato il “ponte”, sulla destra, troviamo un’enorme scalinata, in cima alla quale sorge una chiesa, la famosa “Cappella” (come è chiamata dagli abitanti non solo della frazione di Salitto, ma di tutto Olevano). Questa chiesa è dedicata alla Madonna del Soccorso (definita con affetto dai più anziani “’a marònna co mazzuòccolo”, per via del bastone che ha in mano e con il quale tenta di colpire il diavolo che sta ai suoi piedi). La festa della Madonna del Soccorso si celebra l’otto settembre … un tempo, quando le occasioni di festa e di divertimento erano davvero poche, Busolino era tutta illuminata ed “apparàta” a festa e “sul ponte venivano i famosi “cupetàri” con le loro bancarelle piene di torrone, “mastacciuòli”, noccioline americane e dolciumi vari. Ora non più! La “Cappella” era famosa soprattutto per la sua grande campana: si diceva che per suonarla (o meglio per “avviarla a suonare”) erano necessari sei uomini o dodici donne. Sul campanile, in seguito, fu installato un orologio elettrico che per molto tempo ha scandito le ore dei contadini che lavoravano nella campagna circostante e continua tuttora a ricordare il tempo che passa.

Da dietro alla chiesa c’era un viottolo che portava fino a Cannabosto.

Subito dopo la scalinata della Cappella c’era un negozio di generi alimentari presso il quale si approvvigionavano, oltre agli abitanti di Busolino, anche quelli di Castagneto e di Borgo Valle. Poi, come tanti altri piccoli negozi, anche quello di Busolino dovette chiudere essendo i clienti sempre meno numerosi per un’infinità di motivi … a noi, però, piace pensare che la sua chiusura sia da imputare al fatto che avesse adempiuto alla sua missione e che quindi la sua presenza era ormai inutile.

Nel censimento fatto nel 1968 dagli alunni della scuola elementare di Borgo Valle (dove frequentavano anche i bambini di Busolino) la borgata solo contava 51 abitanti.


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