Sulla democrazia
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Ora non nascondo che le mie letture si fermano ad opere del 1500; raramente vanno oltre, a meno che non si tratti di libri di storia. Chi mi conosce sa che amo la cultura classica, la civiltà classica, il mondo antico; sogno ad occhi aperti se solo si parla dell’antica Roma; mi incanto al minimo accenno alla grande Grecia classica, agli eroi omerici, all’Atene del tempo di Pericle, di Temistocle e Aristide il Giusto, delle Guerre Persiane, di Socrate e di [[Aristofane]].<br />A dire il vero neanche il Medioevo mi dispiace: i Castelli e la civiltà feudale, le crociate, i cavalieri … le Repubbliche marinare mi entusiasmano, la grande Venezia mi riempie di legittimo orgoglio, ma anche i Comuni sono degni di ammirazione … grazie a loro è stato possibile ereditare un patrimonio di cultura e di tradizioni che nessuna nazione al mondo può vantare e mette la nostra nazione una spanna sopra di tutte le altre.<br />Cosa accomuna ai miei occhi Grecia classica, Roma antica e Medioevo, tre mondi e modi di governare diversi? La chiarezza. <br /> | Ora non nascondo che le mie letture si fermano ad opere del 1500; raramente vanno oltre, a meno che non si tratti di libri di storia. Chi mi conosce sa che amo la cultura classica, la civiltà classica, il mondo antico; sogno ad occhi aperti se solo si parla dell’antica Roma; mi incanto al minimo accenno alla grande Grecia classica, agli eroi omerici, all’Atene del tempo di Pericle, di Temistocle e Aristide il Giusto, delle Guerre Persiane, di Socrate e di [[Aristofane]].<br />A dire il vero neanche il Medioevo mi dispiace: i Castelli e la civiltà feudale, le crociate, i cavalieri … le Repubbliche marinare mi entusiasmano, la grande Venezia mi riempie di legittimo orgoglio, ma anche i Comuni sono degni di ammirazione … grazie a loro è stato possibile ereditare un patrimonio di cultura e di tradizioni che nessuna nazione al mondo può vantare e mette la nostra nazione una spanna sopra di tutte le altre.<br />Cosa accomuna ai miei occhi Grecia classica, Roma antica e Medioevo, tre mondi e modi di governare diversi? La chiarezza. <br /> | ||
- | Nel Medioevo la gente comune vive male in una civiltà dove il nobile e il potente erano tutto ed il popolo era niente (“io sono io e voi non siete un cazzo”, per usare l’espressione del Marchese del Grillo nell'omonimo famoso film con il grande Alberto Sordi), dove qualcuno ha potuto pure vedere un dubbio “jus primae noctis” … si, la vita non era delle migliori, ma su tutti svettava il Castello, pronto ad accogliere la popolazione all’arrivo delle navi dei saraceni che depredavano, saccheggiavano e rapivano; i Cavalieri, poi, erano pronti a combattere e morire per quella terra e quella gente che, tutto sommato, dava da mangiare a tutti. Ora non più! Ora viviamo nel mondo di “armiamoci e partite” ; ora all’arrivo dei nemici i re scappavano per primi, con la loro corte, nani e giullari, lasciando il popolo solo a provvedere a se stesso. Diverso il comportamento di Manfredi, che muore in battaglia contro l’invasore, o di Corradino di Svevia che a soli sedici anni lascia la sua bella vita di giovane principe per venire a morire in Italia perché “egli è il re”.<br />Pure nella Roma antica molta, moltissima gente viveva male, molto male. I patrizi, i senatori ed i cavalieri vivevano nel lusso e negli agi. La cosa era risaputa, però, e nessuno parlava di uguaglianza o di democrazia. I senatori, peraltro, non prendevano un soldo per sedere in Senato, anzi pagavano di tasca propria per avere questo onore. Ed il popolo? Il popolo si consolava con la consueta distribuzione di grano ed i giochi gratuiti … panem et circenses. E poi … c’era sempre la sportula.<br />Ora, invece, i senatori (come i loro colleghi onorevoli, poco onorevoli), che non hanno mai fatto un cazzo nella vita ed hanno sempre vissuto da parassiti, percepiscono un lauto stipendio (in aggiunta agli eventuali redditi provenienti dalle loro attività lecite o illecite), e il “panem et circenses” e la sportula sono riservati a loro ed ai loro colleghi parlamentari, ai loro tonsores, sutores e a quanti altri della loro cerchia per una vita da frà Galasso. E se non vengono rieletti? Beh! Hanno l’indennità di inserimento sociale, manco fossero reduci dal meritato carcere o da un quinquennio nel Biafra.<br />Democrazia … dove è la democrazia? È mai esistita la democrazia?<br />Atene era democratica ed è stata l’unica democrazia della Storia. Dopo Atene, la democrazia è morta, morta per sempre. Oggi, poi, la democrazia è una barzelletta e chi dice che esiste la democrazia, in Italia o in qualche parte del mondo, più che bugiardo è ridicolo. Precisiamo: è ridicolo, non comico, perché la comicità è un’arte e noi non vogliamo fare complimenti a chi non li merita.<br />La democrazia, come dice la parola stessa, è potere (o governo) del popolo ed il popolo decide quello che ritiene lecito, giusto o necessario, anche esiliare Aristide il Giusto o condannare a morte Socrate; democrazia è anche liberare Barabba e crocifiggere Gesù.<br />In Italia c’è democrazia? E da quando? In che occasione il popolo è stato o è sovrano? Quando mai la voce del popolo è stata o è ascoltata? Vero è che tutto ciò che il popolo chiede o auspica è puntualmente ignorato o disatteso dai governanti, dai politici o dai magistrati.<br />Il popolo non vuole il finanziamento pubblico dei partiti, si fa anche un referendum per abolirlo … e allora? Siamo in democrazia e il finanziamento … resta. Alla faccia della volontà del popolo. Responsabilità civile dei giudici? Il popolo vota SI al referendum? E allora? Ma che cazzo vuole l’80 per cento del popolo votante? E meno male che comanda il popolo ...<br />I referendum, che qualcuno ha definito l’arma in mano al popolo, sono puntualmente disattesi …. Altro che potere … i politici trattano il popolo come un ammasso di coglioni imbecilli ed ignoranti, incapaci di decidere quello che vogliono, incapaci anche di a votare per referendum e consultazioni politiche o amministrative nello stesso giorno. E popolo di coglioni comanda o dovrebbe comandare? Ma non se ne parla neppure.<br />Quindi è lampante: il popolo non conta un cazzo ed i politici fanno che cazzo gli pare. Personalmente non ci vedo niente di male. Solo una cosa chiederei al proposito: non chiamatela democrazia; chiamatela partitocrazia (le grandi partitocrazie dell’occidente … suona pure bene e mi piace; oppure: l’Italia è una partitocrazia ormai consolidata … bello pure questo!); chiamatela oligarchia … dite pure che si tratta di plutocrazia, monarchia, tecnocrazia, … chiamatela come cazzo vi pare.<br />Ma non dite che in Italia esiste la democrazia perché questa è una grande bugia.<br /> | + | Nel Medioevo la gente comune vive male in una civiltà dove il nobile e il potente erano tutto ed il popolo era niente (“io sono io e voi non siete un cazzo”, per usare l’espressione del Marchese del Grillo nell'omonimo famoso film con il grande Alberto Sordi), dove qualcuno ha potuto pure vedere un dubbio “jus primae noctis” … si, la vita non era delle migliori, ma su tutti svettava il Castello, pronto ad accogliere la popolazione all’arrivo delle navi dei saraceni che depredavano, saccheggiavano e rapivano; i Cavalieri, poi, erano pronti a combattere e morire per quella terra e quella gente che, tutto sommato, dava da mangiare a tutti. Ora non più! Ora viviamo nel mondo di “armiamoci e partite” ; ora all’arrivo dei nemici i re scappavano per primi, con la loro corte, nani e giullari, lasciando il popolo solo a provvedere a se stesso. Diverso il comportamento di Manfredi, che muore in battaglia contro l’invasore, o di Corradino di Svevia che a soli sedici anni lascia la sua bella vita di giovane principe per venire a morire in Italia perché “egli è il re”.<br />Pure nella Roma antica molta, moltissima gente viveva male, molto male. I patrizi, i senatori ed i cavalieri vivevano nel lusso e negli agi. La cosa era risaputa, però, e nessuno parlava di uguaglianza o di democrazia. I senatori, peraltro, non prendevano un soldo per sedere in Senato, anzi pagavano di tasca propria per avere questo onore. Ed il popolo? Il popolo si consolava con la consueta distribuzione di grano ed i giochi gratuiti … panem et circenses. E poi … c’era sempre la sportula.<br />Ora, invece, i senatori (come i loro colleghi onorevoli, poco onorevoli), che non hanno mai fatto un cazzo nella vita ed hanno sempre vissuto da parassiti, percepiscono un lauto stipendio (in aggiunta agli eventuali redditi provenienti dalle loro attività lecite o illecite), e il “panem et circenses” e la sportula sono riservati a loro ed ai loro colleghi parlamentari, ai loro tonsores, sutores e a quanti altri della loro cerchia per una vita da frà Galasso. E se non vengono rieletti? Beh! Hanno l’indennità di inserimento sociale, manco fossero reduci dal meritato carcere o da un quinquennio nel Biafra.<br />Democrazia … dove è la democrazia? È mai esistita la democrazia?<br />Atene era democratica ed è stata l’unica democrazia della Storia. Dopo Atene, la democrazia è morta, morta per sempre. Oggi, poi, la democrazia è una barzelletta e chi dice che esiste la democrazia, in Italia o in qualche parte del mondo, più che bugiardo è ridicolo. Precisiamo: è ridicolo, non comico, perché la comicità è un’arte e noi non vogliamo fare complimenti a chi non li merita.<br />La democrazia, come dice la parola stessa, è potere (o governo) del popolo ed il popolo decide quello che ritiene lecito, giusto o necessario, anche esiliare Aristide il Giusto o condannare a morte Socrate; democrazia è anche liberare Barabba e crocifiggere Gesù.<br />In Italia c’è democrazia? E da quando? In che occasione il popolo è stato o è sovrano? Quando mai la voce del popolo è stata o è ascoltata? Vero è che tutto ciò che il popolo chiede o auspica è puntualmente ignorato o disatteso dai governanti, dai politici o dai magistrati.<br />Il popolo non vuole il finanziamento pubblico dei partiti, si fa anche un referendum per abolirlo … e allora? Siamo in democrazia e il finanziamento … resta. Alla faccia della volontà del popolo. Responsabilità civile dei giudici? Il popolo vota SI al referendum? E allora? Ma che cazzo vuole l’80 per cento del popolo votante? E meno male che comanda il popolo ...<br />I referendum, che qualcuno ha definito l’arma in mano al popolo, sono puntualmente disattesi …. Altro che potere … i politici trattano il popolo come un ammasso di coglioni imbecilli ed ignoranti, incapaci di decidere quello che vogliono, incapaci anche di andare a votare per referendum e consultazioni politiche o amministrative nello stesso giorno. E un popolo di coglioni comanda o dovrebbe comandare? Ma non se ne parla neppure. Anzi, per le cose più importanti, il popolo non è neppure consultato (come ad esempio per la Costituzione europea) per paura che possa decidere contrariamente a quanto stabilito dagli uomini di partito.<br />Quindi è lampante: il popolo non conta un cazzo ed i politici fanno che cazzo gli pare. Personalmente non ci vedo niente di male. Solo una cosa chiederei a tal proposito: non chiamatela democrazia; chiamatela partitocrazia (le grandi partitocrazie dell’occidente … suona pure bene e mi piace; oppure: l’Italia è una partitocrazia ormai consolidata … bello pure questo!); chiamatela oligarchia … dite pure che si tratta di plutocrazia, monarchia, tecnocrazia, … chiamatela come cazzo vi pare.<br />Ma non dite che in Italia esiste la democrazia perché questa è una grande bugia.<br /> |
Revisione 20:54, 26 Dic 2009
DEMOCRAZIA
ossia
IL GOVERNO DEL POPOLO
Rasnal tular 12.5.2009
Ora non nascondo che le mie letture si fermano ad opere del 1500; raramente vanno oltre, a meno che non si tratti di libri di storia. Chi mi conosce sa che amo la cultura classica, la civiltà classica, il mondo antico; sogno ad occhi aperti se solo si parla dell’antica Roma; mi incanto al minimo accenno alla grande Grecia classica, agli eroi omerici, all’Atene del tempo di Pericle, di Temistocle e Aristide il Giusto, delle Guerre Persiane, di Socrate e di Aristofane.
A dire il vero neanche il Medioevo mi dispiace: i Castelli e la civiltà feudale, le crociate, i cavalieri … le Repubbliche marinare mi entusiasmano, la grande Venezia mi riempie di legittimo orgoglio, ma anche i Comuni sono degni di ammirazione … grazie a loro è stato possibile ereditare un patrimonio di cultura e di tradizioni che nessuna nazione al mondo può vantare e mette la nostra nazione una spanna sopra di tutte le altre.
Cosa accomuna ai miei occhi Grecia classica, Roma antica e Medioevo, tre mondi e modi di governare diversi? La chiarezza.
Nel Medioevo la gente comune vive male in una civiltà dove il nobile e il potente erano tutto ed il popolo era niente (“io sono io e voi non siete un cazzo”, per usare l’espressione del Marchese del Grillo nell'omonimo famoso film con il grande Alberto Sordi), dove qualcuno ha potuto pure vedere un dubbio “jus primae noctis” … si, la vita non era delle migliori, ma su tutti svettava il Castello, pronto ad accogliere la popolazione all’arrivo delle navi dei saraceni che depredavano, saccheggiavano e rapivano; i Cavalieri, poi, erano pronti a combattere e morire per quella terra e quella gente che, tutto sommato, dava da mangiare a tutti. Ora non più! Ora viviamo nel mondo di “armiamoci e partite” ; ora all’arrivo dei nemici i re scappavano per primi, con la loro corte, nani e giullari, lasciando il popolo solo a provvedere a se stesso. Diverso il comportamento di Manfredi, che muore in battaglia contro l’invasore, o di Corradino di Svevia che a soli sedici anni lascia la sua bella vita di giovane principe per venire a morire in Italia perché “egli è il re”.
Pure nella Roma antica molta, moltissima gente viveva male, molto male. I patrizi, i senatori ed i cavalieri vivevano nel lusso e negli agi. La cosa era risaputa, però, e nessuno parlava di uguaglianza o di democrazia. I senatori, peraltro, non prendevano un soldo per sedere in Senato, anzi pagavano di tasca propria per avere questo onore. Ed il popolo? Il popolo si consolava con la consueta distribuzione di grano ed i giochi gratuiti … panem et circenses. E poi … c’era sempre la sportula.
Ora, invece, i senatori (come i loro colleghi onorevoli, poco onorevoli), che non hanno mai fatto un cazzo nella vita ed hanno sempre vissuto da parassiti, percepiscono un lauto stipendio (in aggiunta agli eventuali redditi provenienti dalle loro attività lecite o illecite), e il “panem et circenses” e la sportula sono riservati a loro ed ai loro colleghi parlamentari, ai loro tonsores, sutores e a quanti altri della loro cerchia per una vita da frà Galasso. E se non vengono rieletti? Beh! Hanno l’indennità di inserimento sociale, manco fossero reduci dal meritato carcere o da un quinquennio nel Biafra.
Democrazia … dove è la democrazia? È mai esistita la democrazia?
Atene era democratica ed è stata l’unica democrazia della Storia. Dopo Atene, la democrazia è morta, morta per sempre. Oggi, poi, la democrazia è una barzelletta e chi dice che esiste la democrazia, in Italia o in qualche parte del mondo, più che bugiardo è ridicolo. Precisiamo: è ridicolo, non comico, perché la comicità è un’arte e noi non vogliamo fare complimenti a chi non li merita.
La democrazia, come dice la parola stessa, è potere (o governo) del popolo ed il popolo decide quello che ritiene lecito, giusto o necessario, anche esiliare Aristide il Giusto o condannare a morte Socrate; democrazia è anche liberare Barabba e crocifiggere Gesù.
In Italia c’è democrazia? E da quando? In che occasione il popolo è stato o è sovrano? Quando mai la voce del popolo è stata o è ascoltata? Vero è che tutto ciò che il popolo chiede o auspica è puntualmente ignorato o disatteso dai governanti, dai politici o dai magistrati.
Il popolo non vuole il finanziamento pubblico dei partiti, si fa anche un referendum per abolirlo … e allora? Siamo in democrazia e il finanziamento … resta. Alla faccia della volontà del popolo. Responsabilità civile dei giudici? Il popolo vota SI al referendum? E allora? Ma che cazzo vuole l’80 per cento del popolo votante? E meno male che comanda il popolo ...
I referendum, che qualcuno ha definito l’arma in mano al popolo, sono puntualmente disattesi …. Altro che potere … i politici trattano il popolo come un ammasso di coglioni imbecilli ed ignoranti, incapaci di decidere quello che vogliono, incapaci anche di andare a votare per referendum e consultazioni politiche o amministrative nello stesso giorno. E un popolo di coglioni comanda o dovrebbe comandare? Ma non se ne parla neppure. Anzi, per le cose più importanti, il popolo non è neppure consultato (come ad esempio per la Costituzione europea) per paura che possa decidere contrariamente a quanto stabilito dagli uomini di partito.
Quindi è lampante: il popolo non conta un cazzo ed i politici fanno che cazzo gli pare. Personalmente non ci vedo niente di male. Solo una cosa chiederei a tal proposito: non chiamatela democrazia; chiamatela partitocrazia (le grandi partitocrazie dell’occidente … suona pure bene e mi piace; oppure: l’Italia è una partitocrazia ormai consolidata … bello pure questo!); chiamatela oligarchia … dite pure che si tratta di plutocrazia, monarchia, tecnocrazia, … chiamatela come cazzo vi pare.
Ma non dite che in Italia esiste la democrazia perché questa è una grande bugia.
Anche questa è del Tuscio
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