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Revisione 21:13, 10 Lug 2008

AFORISMI, DETTI E FRASI FAMOSE SUGLI ATTEGGIAMENTI E SUL COMPORTAMENTO DELL'UOMO

01) Tutti, tranne il perfetto imbecille, riconoscono l’adulatore smaccato (Marco Tullio Cicerone)
02) Quando il saggio addita il cielo, lo sciocco guarda il dito (Confucio)
03) Un ghiottone difende eroicamente il boccone che ha in bocca (Napoleone Buonaparte)
04) Le lacrime pronte indicano insidie, non pianto (Publilio Siro)
05) Odio chi prende l’insolenza per coraggio (Confucio)
06) Apprezza ciò che hai, ma aspira al meglio (Isocrate)
07) Non è mai da compiangere chi si lamenta sempre (Michel Eyquem de Montaigne)
08) Il lusso porta all’ostentazione, l’avarizia alla mediocrità (Confucio)
09) Non c’è cosa più goffa di un riso scipito (Caio Valerio Catullo
10) Chi serve con destrezza, detiene una parte del potere (Publilio Siro)
11) Soccombiamo con dignità, piuttosto che servire con ignominia (Marco Tullio Cicerone)
12) Odio chi prende la delazione per schiettezza (Confucio)
13) È una brutta cosa lodare se stessi (Menandro)
14) È difficile discutere con il ventre perché non ha orecchie (Catone il Censore)
15) Sacrificare agli spiriti dell’altrui famiglia è adulazione (Confucio)
16) La scimmia è sempre scimmia, anche se si veste di porpora (Erasmo da Rotterdam)
17) Stolto è chi vuol combattere contro i più forti: non riporterà alcuna vittoria (Esiodo)
18) Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati (Bertold Brecht)
19) Attendiamo alla razza di cani e cavalli e trascuriamo la nostra (Tommaso Campanella)
20) Vivi come puoi se non puoi vivere come vuoi (Cecilio Stazio)
21) Chi non guarda lontano certamente ha vicino le preoccupazioni (Confucio).
22) La temerarietà è propria della gioventù, la prudenza della vecchiaia (Marco Tullio Cicerone)
23) La madre di chi è guardingo di solito non ha motivo di pianto (Cornelio Nepote)
24) Nessuno sceglie un male sapendo che è un male (Epicuro)
25) Chi chiede, deve conoscere l’arte dell’adulazione (Menandro)
26) Il disprezzo è più nobile dell’ammirazione (Anonimo del Sublime)
27) I nostri appetiti disprezzano ciò che hanno a disposizione per correre dietro a quello che non hanno (Michel Eyquem de Montaigne)
28) Quando sei in preda all’ira, non fare e non dire nulla (Pitagora)
29) Il pianto dell’erede è riso sotto la maschera Publilio Siro
30) Ne sutor ultra crepidam (Il calzolaio non giudichi oltre le scarpe) (Apelle)
31) A furia di cercare gli inizi si diventa gamberi (Nietzsche)
32) La situazione disperata rende eroi anche i paurosi (Gaio Sallustio Crispo)
33) Non è facile trovare uno che ha studiato tre anni senza pensare di guadagnare uno stipendio (Confucio)
34) Nell’adulazione c’è un laido delitto di servitù, nella malignità una falsa apparenza di libertà (Publio Cornelio Tacito)
35) È sciocco chiedere agli dei ciò che possiamo procurarci da soli (Epicuro)
36) Nulla è più pericoloso di un pazzo che sembra savio (Crizia)
37) Chi visse ben nascosto, visse bene (Quinto Orazio Flacco)
38) La cosa che invecchia più presto di tutte è la gratitudine (Aristotele)
39) Il venti per cento delle persone è comunque contrario a qualsiasi cosa (Robert KENNEDY)
40) Dal sublime al ridicolo vi è appena un passo (Napoleone Buonaparte)
41) Gli adulatori sono la peggiore razza di nemici (Publio Cornelio Tacito)
42) Le capre lottano tra di loro con le corna (Marco Terenzio Varrone Reatino)
43) L’adulazione procaccia amici, la verità genera odio (Publio Terenzio Afro)
44) Tutto è vanità e tutti sono vanitosi (Jerome Klapka Jerome)
45) Chi non ha nessuno che lo lodi, fa bene a lodarsi da sé (Erasmo da Rotterdam)
46) A furia di leccare, qualcosa sulla lingua rimane sempre (Ennio Flaiano)
47) Quando un uomo ha veramente fame, non sente nient’altro (Jerome Klapka Jerome)
48) 1. Non bisogna essere severo e debole nello stesso tempo (Napoleone Buonaparte)


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