Busolino
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Subito dopo la scalinata della Cappella c’era un negozio di generi alimentari presso il quale si approvvigionavano, oltre agli abitanti di Busolino, anche quelli di Castagneto e di Borgo Valle. Poi, come tanti altri piccoli negozi, anche quello di Busolino dovette chiudere essendo i clienti sempre meno numerosi per un’infinità di motivi … a noi, però, piace pensare che la sua chiusura sia da imputare al fatto che avesse adempiuto alla sua missione e che quindi la sua presenza era ormai inutile. | Subito dopo la scalinata della Cappella c’era un negozio di generi alimentari presso il quale si approvvigionavano, oltre agli abitanti di Busolino, anche quelli di Castagneto e di Borgo Valle. Poi, come tanti altri piccoli negozi, anche quello di Busolino dovette chiudere essendo i clienti sempre meno numerosi per un’infinità di motivi … a noi, però, piace pensare che la sua chiusura sia da imputare al fatto che avesse adempiuto alla sua missione e che quindi la sua presenza era ormai inutile. | ||
- | Nel censimento fatto nel 1968 dagli alunni della scuola elementare di [[Borgo Valle]] (dove frequentavano anche i bambini di [[Busolino]]) la borgata solo contava 51 abitanti. | + | Nel censimento fatto nel 1968 dagli alunni della scuola elementare di [[Borgo Valle]] (dove frequentavano anche i bambini di Busolino) la borgata solo contava 51 abitanti. |
Revisione 20:18, 28 Giu 2007
BUSOLINO
la terra dei bossi
Proseguendo nel nostro cammino, dopo aver attraversato Castagneto, giungiamo in uno spiazzo detto “’ncoppa ò pònte” (sopra il ponte) probabilmente perché ricopre una specie di vallone che in tempi meno recenti era utilizzato anche come via per arrivare a nord-ovest di Valle (nella località detta “turiello”) e quindi giungere sulla strada provinciale SP 29.
Siamo arrivati in un’altra borgata: ci troviamo ora a Busolino.
Come si può notare, ogni borgata dista poche decine di metri sia dalla precedente sia dalla successiva, ma ogni “borgataro” è sempre stato orgoglioso di appartenere all’una invece che all’altra borgata ed ha avuto o trovato sempre di che vantarsi. Anche oggi, nonostante il ritmo frenetico della società ed i mezzi di comunicazione, l’appartenenza alla propria borgata è sempre molto sentita.
L’etimologia del nome “Busolino” è incerta e gli stessi storici di cose locali, per la verità, non fanno molta chiarezza … probabilmente, per analogia con quanto avvenuto per Castagneto, Busolino dovrebbe significare “terra dei bossi” (o bossoli), la pianta sempreverde che cresce spontanea nelle zone mediterranee.
La toponomastica delle borgate e delle varie località di Olevano sul Tusciano è facilmente riconoscibile: non abbiamo dubbi, infatti, che Borgo Valle deve il suo nome al fatto di essere a valle del Castello; Castagneto, invece, è la terra dei castagni; Porta, come vedremo, era il luogo dove si accedeva alle mura esterne del Castello … qualche dubbio ci resta proprio a proposito di Busolino. Riteniamo, però, che, non ravvisandone altre, si possa accettare la tesi “Busolino – terra dei bossi”. In ogni caso, concordando con il grande storico olevanese Carlo Carucci, è inutile cercare soluzioni che potrebbero dimostrarsi mere fantasie che ci porterebbero fuori della realtà
E ritorniamo a dove c’eravamo lasciati … appena superato il “ponte”, sulla destra, troviamo un’enorme scalinata, in cima alla quale sorge una chiesa, la famosa “Cappella” (come è chiamata dagli abitanti non solo della frazione di Salitto, ma di tutto Olevano). Questa chiesa è dedicata alla Madonna del Soccorso (definita con affetto dai più anziani “’a marònna co mazzuòccolo”, per via del bastone che ha in mano e con il quale tenta di colpire il diavolo che sta ai suoi piedi). La festa della Madonna del Soccorso si celebra l’otto settembre … un tempo, quando le occasioni di festa e di divertimento erano davvero poche, Busolino era tutta illuminata ed “apparàta” a festa e “sul ponte venivano i famosi “cupetàri” con le loro bancarelle piene di torrone, “mastacciuòli”, noccioline americane e dolciumi vari. Ora non più! La “Cappella” era famosa soprattutto per la sua grande campana: si diceva che per suonarla (o meglio per “avviarla a suonare”) erano necessari sei uomini o dodici donne. Sul campanile, in seguito, fu installato un orologio elettrico che per molto tempo ha scandito le ore dei contadini che lavoravano nella campagna circostante e continua tuttora a ricordare il tempo che passa.
La Chiesa della Madonna del Soccorso (La Cappella)
(immagine ricavata da opuscolo della Pro Loco di Olevano)
Da dietro alla chiesa c’era un viottolo che portava fino a Cannabosto.
Subito dopo la scalinata della Cappella c’era un negozio di generi alimentari presso il quale si approvvigionavano, oltre agli abitanti di Busolino, anche quelli di Castagneto e di Borgo Valle. Poi, come tanti altri piccoli negozi, anche quello di Busolino dovette chiudere essendo i clienti sempre meno numerosi per un’infinità di motivi … a noi, però, piace pensare che la sua chiusura sia da imputare al fatto che avesse adempiuto alla sua missione e che quindi la sua presenza era ormai inutile.
Nel censimento fatto nel 1968 dagli alunni della scuola elementare di Borgo Valle (dove frequentavano anche i bambini di Busolino) la borgata solo contava 51 abitanti.