Filisto
Da Pklab.
(Differenze fra le revisioni)
Revisione 08:14, 18 Set 2006 Anonimo olevanese (Discussione | contributi) ← Go to previous diff |
Revisione 08:14, 18 Set 2006 Anonimo olevanese (Discussione | contributi) Go to next diff → |
||
Riga 2: | Riga 2: | ||
Filisto, nato a Siracusa verso il 430 a.C., fu lo storiografo dei tiranni della sua città. Egli scrisse una “'''Storia della Sicilia'''”, divisa in due parti: la prima, in sette libri, trattava la storia dell’isola dalle origini al 404 a.C., mentre la seconda, in sei libri, conteneva la storia contemporanea (Dionigi I e Dionigi II). La parte su Dionigi II, però, rimase incompiuta.<br /> | Filisto, nato a Siracusa verso il 430 a.C., fu lo storiografo dei tiranni della sua città. Egli scrisse una “'''Storia della Sicilia'''”, divisa in due parti: la prima, in sette libri, trattava la storia dell’isola dalle origini al 404 a.C., mentre la seconda, in sei libri, conteneva la storia contemporanea (Dionigi I e Dionigi II). La parte su Dionigi II, però, rimase incompiuta.<br /> | ||
- | Filisteo morì nel 356 a.C..<br /> | + | Filisto morì nel 356 a.C..<br /> |
Nella sua opera, Filisto si ispirò a Tucidide.<br /> | Nella sua opera, Filisto si ispirò a Tucidide.<br /> | ||
Diversi furono i giudizi degli antichi su Filisto: Cicerone lo definì “quasi un piccolo Tucidide”, mentre Dionigi di Alicarnasso lo stimò uno scrittore dappoco. | Diversi furono i giudizi degli antichi su Filisto: Cicerone lo definì “quasi un piccolo Tucidide”, mentre Dionigi di Alicarnasso lo stimò uno scrittore dappoco. |
Revisione 08:14, 18 Set 2006
FILISTO (Siracusa ca 430 – 356 a.C.)
Filisto, nato a Siracusa verso il 430 a.C., fu lo storiografo dei tiranni della sua città. Egli scrisse una “Storia della Sicilia”, divisa in due parti: la prima, in sette libri, trattava la storia dell’isola dalle origini al 404 a.C., mentre la seconda, in sei libri, conteneva la storia contemporanea (Dionigi I e Dionigi II). La parte su Dionigi II, però, rimase incompiuta.
Filisto morì nel 356 a.C..
Nella sua opera, Filisto si ispirò a Tucidide.
Diversi furono i giudizi degli antichi su Filisto: Cicerone lo definì “quasi un piccolo Tucidide”, mentre Dionigi di Alicarnasso lo stimò uno scrittore dappoco.