Invasione aliena

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Nessuno parla … in verità in casa ci siamo solo io, mio padre e mia madre. Vado nella stanza da pranzo e mi affaccio alla finestra: la borgata è avvolta in un silenzio spettrale; è deserta; non c’è anima viva.<br /> Nessuno parla … in verità in casa ci siamo solo io, mio padre e mia madre. Vado nella stanza da pranzo e mi affaccio alla finestra: la borgata è avvolta in un silenzio spettrale; è deserta; non c’è anima viva.<br />
Ad un tratto sulla casa di Beppe e Norina vedo un uccello. Si tratta di un pulcino, ma dalle dimensioni incredibili, più grande di un elicottero. Sembra fatto di metallo; a colpi di becco ha già distrutto il tetto … io osservo sconvolto la sua opera demolitrice. Giro lo sguardo ed il sangue mi si gela nelle vene: il tombino che sta sulla via, quello prima di entrare nel vicolo che porta alla macina, si solleva e con esso tutta la pavimentazione. Ne esce fuori un altro pulcino, identico a quello che sta sul tetto.<br /> Ad un tratto sulla casa di Beppe e Norina vedo un uccello. Si tratta di un pulcino, ma dalle dimensioni incredibili, più grande di un elicottero. Sembra fatto di metallo; a colpi di becco ha già distrutto il tetto … io osservo sconvolto la sua opera demolitrice. Giro lo sguardo ed il sangue mi si gela nelle vene: il tombino che sta sulla via, quello prima di entrare nel vicolo che porta alla macina, si solleva e con esso tutta la pavimentazione. Ne esce fuori un altro pulcino, identico a quello che sta sul tetto.<br />
-I miei genitori non parlano; io dico loro che si tratta di un’invasione di extra terrestri. Se quei due mostri sono animali viventi, pur se giganti, posso provare a farli morire, anche se non so come; se invece sono robot non abbiamo proprio speranze.<br />Mia madre mi dice:<br />- Abbiamo tre pezzi di terra; li vendiamo è con il ricavato compriamo un camper con il quale spostarci in continuazione e scampare agli alieni.<br />Anche a me sembra l’unica possibilità. Mio padre non parla. Io non ricordo che la casa di Peppe e Norina è stata abbattuta dopo il terremoto; non ricordo che mio padre è morto da più di un lustro … non ricordo niente.<br />'''Mi sono svegliato!'''<br />Anche questa è di Rasce.+I miei genitori non parlano; io dico loro che si tratta di un’invasione di extra terrestri. Se quei due mostri sono animali viventi, pur se giganti, posso provare a farli morire, anche se non so come; se invece sono robot non abbiamo proprio speranze.<br />Mia madre mi dice:<br />- Abbiamo tre pezzi di terra; li vendiamo è con il ricavato compriamo un camper con il quale spostarci in continuazione e scampare agli alieni.<br />Anche a me sembra l’unica possibilità. Mio padre non parla. Io non ricordo che la casa di Peppe e Norina è stata abbattuta dopo il terremoto; non ricordo che mio padre è morto da più di un lustro … non ricordo niente.<br />'''Mi sono svegliato!'''
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 +<br />Anche questa è di Rasce.

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INVASIONE ALIENA

Città del Sole 21 agosto 2010

Mi affaccio al balcone. Il cielo è molto nuvoloso, le nuvole hanno un aspetto strano, quasi inquietante, direi.
Ad un tratto, mentre guardo verso Salitto, dalle nuvole vedo comparire un gigantesco cannone che, come manovrato da invisibili fili, si muove minaccioso come se stesse cercando di prendere la mira. E’ un’arma impressionante, terribile, che fa davvero paura: appena la scorgo mi assale lo stesso senso di pochezza che mi prese quella mattina quando, appena sveglio,andai sul ponte di volo del Vittorio Veneto e vidi i canni trinati della corazzata Missouri che sembravano minacciosamente puntati su di noi.
Guardo ancora il cannone …. Si muove come un gigantesco lombrico mosso, però, da qualcuno che si nasconde tra le nuvole… non ci sono dubbi: è un’invasione aliena.
Nessuno parla … in verità in casa ci siamo solo io, mio padre e mia madre. Vado nella stanza da pranzo e mi affaccio alla finestra: la borgata è avvolta in un silenzio spettrale; è deserta; non c’è anima viva.
Ad un tratto sulla casa di Beppe e Norina vedo un uccello. Si tratta di un pulcino, ma dalle dimensioni incredibili, più grande di un elicottero. Sembra fatto di metallo; a colpi di becco ha già distrutto il tetto … io osservo sconvolto la sua opera demolitrice. Giro lo sguardo ed il sangue mi si gela nelle vene: il tombino che sta sulla via, quello prima di entrare nel vicolo che porta alla macina, si solleva e con esso tutta la pavimentazione. Ne esce fuori un altro pulcino, identico a quello che sta sul tetto.
I miei genitori non parlano; io dico loro che si tratta di un’invasione di extra terrestri. Se quei due mostri sono animali viventi, pur se giganti, posso provare a farli morire, anche se non so come; se invece sono robot non abbiamo proprio speranze.
Mia madre mi dice:
- Abbiamo tre pezzi di terra; li vendiamo è con il ricavato compriamo un camper con il quale spostarci in continuazione e scampare agli alieni.
Anche a me sembra l’unica possibilità. Mio padre non parla. Io non ricordo che la casa di Peppe e Norina è stata abbattuta dopo il terremoto; non ricordo che mio padre è morto da più di un lustro … non ricordo niente.
Mi sono svegliato!


Anche questa è di Rasce.

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