Varrone Atacino
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- | Pùblio Terenzio Varrone Atacino, fiorito nel I secolo a.C., nacque nella Gallia Narbonese (da cui il soprannome di Atacino, dal fiume Atax); a Roma fece parte del circolo poetico dei neoteroi. | + | Pùblio Terenzio Varrone Atacino nacque nell’[[I SECOLO AC|82 a.C.]] ad Atax (da cui il soprannome Atacino) un piccolo paese sul fiume omonimo nella Gallia Narbonese. Trasferitosi a Roma, fece parte del circolo poetico dei neoteroi.<br /> |
+ | Da San Girolamo sappiamo che, all’età di 35 anni, Varrone Atacino si dedicò allo studio delle lettere greche; questa notizia ci è confermata o, almeno, confortata, dalla produzione di opere che si rifanno alla letteratura ellenica.<br /> | ||
+ | La produzione poetica di Varrone Atacino (di cui ci rimangono solo frammenti) fu piuttosto varia: un poema epico di carattere tradizionale, il “'''Bellum Sequanicum'''”, sulla guerra di Cesare contro Ariovisto scritto probabilmente prima della sua adesione al circolo neoterico; un poemetto erudito di geografia (“'''Chorographia'''”); le elegie raccolte sotto il nome di “'''Leucadia'''”, il nome della donna amata, e una traduzione delle Argonautiche di [[Apollonio Rodio]]. <br /> | ||
+ | Varrone Atacino si dedicò, pur senza particolare successo, anche alla poesia satirica, in questo influenzato, forse, da Valerio Catone. | ||
- | La produzione poetica di Varrone Atacino fu piuttosto varia: un poema epico di carattere tradizionale, il '''Bellum Sequanicum''', sulla guerra di Cesare contro Ariovisto scritto probabilmente prima della sua adesione al circolo neoterico; un poemetto erudito di geografia ('''Chorographia'''); le elegie raccolte sotto il nome di '''Leucadia''', il nome della donna amata, e una traduzione delle Argonautiche di Apollonio Rodio. | ||
- | Dell'opera di Varrone Atacino restano solo pochi frammenti. | + | Torna a [[Valerio Flacco]] oppure vai a [[Velleio Patercolo]] |
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Publio Terenzio VARRONE ATACINO (Sec. I a.C.)
Pùblio Terenzio Varrone Atacino nacque nell’82 a.C. ad Atax (da cui il soprannome Atacino) un piccolo paese sul fiume omonimo nella Gallia Narbonese. Trasferitosi a Roma, fece parte del circolo poetico dei neoteroi.
Da San Girolamo sappiamo che, all’età di 35 anni, Varrone Atacino si dedicò allo studio delle lettere greche; questa notizia ci è confermata o, almeno, confortata, dalla produzione di opere che si rifanno alla letteratura ellenica.
La produzione poetica di Varrone Atacino (di cui ci rimangono solo frammenti) fu piuttosto varia: un poema epico di carattere tradizionale, il “Bellum Sequanicum”, sulla guerra di Cesare contro Ariovisto scritto probabilmente prima della sua adesione al circolo neoterico; un poemetto erudito di geografia (“Chorographia”); le elegie raccolte sotto il nome di “Leucadia”, il nome della donna amata, e una traduzione delle Argonautiche di Apollonio Rodio.
Varrone Atacino si dedicò, pur senza particolare successo, anche alla poesia satirica, in questo influenzato, forse, da Valerio Catone.
Torna a Valerio Flacco oppure vai a Velleio Patercolo
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