Alessi di Turi
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- | Alessi lo zio di [[Menandro]], che iniziò all’arte comica. Il commediografo visse così a lungo che la sua attività letteraria, con la quale si procurò una fama straordinaria, rientra sia nella commedia di mezzo sia in quella Nuova. | + | Alessi lo zio di [[Menandro]], che iniziò all’arte comica. Il commediografo visse così a lungo che la sua attività letteraria, con la quale si procurò una fama straordinaria, rientra sia nella commedia di Mezzo sia in quella Nuova. |
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+ | Ad Alessi di Turi erano attribuite 245 opere di cui ci restano titoli (Oreste, Cartaginese) e 346 frammenti. | ||
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+ | Gli argomenti delle sue commedie erano tratti soprattutto dalla vita quotidiana, con una vivace caratterizzazione dei tipi, ma Alessi non disdegnava i temi mitologici. |
Revisione 10:00, 14 Ago 2007
ALESSI di Turi (372 a.C. – Atene 270 a.C.)
Il poeta comico Alessi nacque a di Turi (presso l’attuale Terranova di Sibari) nel 372 a.C., ma operò ad Atene, dove morì nel 270 a.C..
Alessi lo zio di Menandro, che iniziò all’arte comica. Il commediografo visse così a lungo che la sua attività letteraria, con la quale si procurò una fama straordinaria, rientra sia nella commedia di Mezzo sia in quella Nuova.
Ad Alessi di Turi erano attribuite 245 opere di cui ci restano titoli (Oreste, Cartaginese) e 346 frammenti.
Gli argomenti delle sue commedie erano tratti soprattutto dalla vita quotidiana, con una vivace caratterizzazione dei tipi, ma Alessi non disdegnava i temi mitologici.