Ibico
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- | Nativo di Reggio, nei primi tempi fu attivo in questa città e nella Magna Grecia. In seguito si trasferì a Samo, probabilmente su invito del tiranno Policrate. Scrisse carmi corali di genere epico, nei quali si nota l’influsso di Stesicoro. Da quest’ultimo, comunque, si distingue perché nelle sue poesie assume importanza il sentimento personale, e soprattutto l’amore, mentre l’aspetto epico diventa un elemento accessorio.<br /> | + | Nativo di Reggio, nei primi tempi fu attivo in questa città e nella Magna Grecia. In seguito si trasferì a Samo, probabilmente su invito del tiranno Policrate.<br /> |
- | Ad Ibico furono attribuiti sette libri, dei quali ci restano solo frammenti, tra i quali un ampio brano di un '''carme encomiastico''' trovato nel 1922 nel papiro di Ossirinco. | + | Ibico scrisse carmi corali di genere epico, nei quali si nota l’influsso di Stesicoro. Da quest’ultimo, comunque, egli si distingue perché nelle sue poesie assume importanza il sentimento personale, e soprattutto l’amore, mentre l’aspetto epico diventa un elemento accessorio.<br /> |
+ | Ad Ibico furono attribuiti sette libri, dei quali ci restano solo frammenti, tra i quali un ampio brano di un '''carme encomiastico''' trovato nel 1922 nei papiri di Ossirinco. |
Revisione 08:56, 3 Mag 2007
IBICO (secolo VI a. C.)
Ibico visse nel VI secolo a.C..
Nativo di Reggio, nei primi tempi fu attivo in questa città e nella Magna Grecia. In seguito si trasferì a Samo, probabilmente su invito del tiranno Policrate.
Ibico scrisse carmi corali di genere epico, nei quali si nota l’influsso di Stesicoro. Da quest’ultimo, comunque, egli si distingue perché nelle sue poesie assume importanza il sentimento personale, e soprattutto l’amore, mentre l’aspetto epico diventa un elemento accessorio.
Ad Ibico furono attribuiti sette libri, dei quali ci restano solo frammenti, tra i quali un ampio brano di un carme encomiastico trovato nel 1922 nei papiri di Ossirinco.