Stilone

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-'''STILONE (II Secolo a. C.)'''+'''STILONE (II - I Secolo a.C.)'''
-Elio Stilone fu primo vero filologo latino. Egli commentò l’antichissima poesia latina e, soprattutto, ebbe il merito di studiare criticamente le commedie di Plauto, selezionandone 25 che ritenne autentiche; da quelle, poi, Varrone ne eliminò altre quattro.+Lucio Elio Stilone Preconino, il primo vero filologo latino, visse tra il secondo ed il primo secolo a.C.. Egli fu maestro di due eminenti personaggi della cultura romana, come Cicerone e Terenzio Varrone.<br />
 +Stilone commentò l’antichissima poesia latina e, soprattutto, ebbe il merito di studiare criticamente le commedie di Plauto, selezionandone 25 che ritenne autentiche; da quelle, poi, Terenzio Varrone ne eliminò altre quattro.
In questa scelta Stilone seguì la scuola di Cratete, affidandosi in pratica a criteri stilistici ed estetici piuttosto che storici. In questa scelta Stilone seguì la scuola di Cratete, affidandosi in pratica a criteri stilistici ed estetici piuttosto che storici.
Stilone fu un grandissimo ammiratore di Plauto al punto da affermare, secondo quanto riportato da Quintiliano, che: "'''''Se le muse avessero voluto parlare latino, si sarebbero espresse certamente nella lingua di Plauto'''''". Stilone fu un grandissimo ammiratore di Plauto al punto da affermare, secondo quanto riportato da Quintiliano, che: "'''''Se le muse avessero voluto parlare latino, si sarebbero espresse certamente nella lingua di Plauto'''''".

Revisione 14:10, 26 Giu 2007

STILONE (II - I Secolo a.C.)

Lucio Elio Stilone Preconino, il primo vero filologo latino, visse tra il secondo ed il primo secolo a.C.. Egli fu maestro di due eminenti personaggi della cultura romana, come Cicerone e Terenzio Varrone.
Stilone commentò l’antichissima poesia latina e, soprattutto, ebbe il merito di studiare criticamente le commedie di Plauto, selezionandone 25 che ritenne autentiche; da quelle, poi, Terenzio Varrone ne eliminò altre quattro.

In questa scelta Stilone seguì la scuola di Cratete, affidandosi in pratica a criteri stilistici ed estetici piuttosto che storici.

Stilone fu un grandissimo ammiratore di Plauto al punto da affermare, secondo quanto riportato da Quintiliano, che: "Se le muse avessero voluto parlare latino, si sarebbero espresse certamente nella lingua di Plauto".

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