Tespi
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- | Fiorito nel VI secolo a.C., Tespi fu sia poeta che attore tragico. Egli è una pietra miliare nella storia della tragedia greca. Sulla scorta di Aristotele, infatti, Tespi è tradizionalmente considerato l’inventore della tragedia in quanto avrebbe trasformato il ditirambo in dialogo tra coro e corifeo e introdotto sia il prologo sia le maschere per gli attori. | + | Fiorito nel VI secolo a.C., Tespi fu sia poeta che attore tragico. |
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Sempre secondo la tradizione, nel 535 (o 534) Tespi fu il primo a vincere una gara drammatica in Atene. | Sempre secondo la tradizione, nel 535 (o 534) Tespi fu il primo a vincere una gara drammatica in Atene. | ||
- | Di lui si conoscono 4 titoli: Le gare per Pelia, I sacerdoti, I giovinetti, Penteo. | + | Di lui si conoscono 4 titoli: '''Le gare per Pelia''', '''I sacerdoti''', '''I giovinetti''', '''Penteo'''. |
- | Da un passo dell’Ars poetica di Orazio (v. 276) deriva la credenza che Tespi avesse una compagnia girovaga che percorreva l’Attica rappresentando le proprie tragedie su un carro (il famoso “carro di Tespi”). | + | Da un passo dell’Ars poetica di Orazio (v. 276) deriva la credenza che Tespi avesse una compagnia girovaga che percorreva l’Attica rappresentando le proprie tragedie su un carro (il famoso '''“carro di Tespi”'''). |
Revisione 20:41, 5 Set 2006
TESPI (Icaria 560 a.C. circa)
Fiorito nel VI secolo a.C., Tespi fu sia poeta che attore tragico.
Egli è una pietra miliare nella storia della tragedia greca. Sulla scorta di Aristotele, infatti, Tespi è tradizionalmente considerato l’inventore della tragedia in quanto avrebbe trasformato il ditirambo in dialogo tra coro e corifeo e introdotto sia il prologo sia le maschere per gli attori.
Sempre secondo la tradizione, nel 535 (o 534) Tespi fu il primo a vincere una gara drammatica in Atene.
Di lui si conoscono 4 titoli: Le gare per Pelia, I sacerdoti, I giovinetti, Penteo.
Da un passo dell’Ars poetica di Orazio (v. 276) deriva la credenza che Tespi avesse una compagnia girovaga che percorreva l’Attica rappresentando le proprie tragedie su un carro (il famoso “carro di Tespi”).