Ausonio
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- | Decimo Magno Ausonio nacque a Burdigala (l’odierna Bordeaux) nel 310 e in questa città insegnò greco e retorica. Nel 365 l’imperatore Valentiniano gli affidò l’educazione del figlio Graziano. In seguito Ausonio fu prefetto e console | + | Decimo Magno Ausonio nacque a Burdigala (l’odierna Bordeaux) nel 310 e in questa città insegnò greco e retorica. Nel 365 l’imperatore Valentiniano gli affidò l’educazione del figlio Graziano. In seguito Ausonio fu prefetto e console. |
- | Ausonio morì nella sua città natia nel 395. | + | Il poeta morì nella sua città natia nel 395. |
== Le opere == | == Le opere == | ||
L’opera principale di Ausonio è il poemetto '''Mosella''', scritto verso il 370, dove in 483 esametri, con spunti virgiliani, il poeta descrive il paesaggio lungo il fiume Mosella e ne celebra la bellezza. Della sua vasta produzione ricordiamo il poemetto '''Ephemeris''', 25 epistole e alcune raccolte di epigrammi come '''Bissula''', per una piccola schiava, '''Parentalia''', per i parenti defunti, e '''Ordo nobilium urbium''', celebrazioni di 20 città. | L’opera principale di Ausonio è il poemetto '''Mosella''', scritto verso il 370, dove in 483 esametri, con spunti virgiliani, il poeta descrive il paesaggio lungo il fiume Mosella e ne celebra la bellezza. Della sua vasta produzione ricordiamo il poemetto '''Ephemeris''', 25 epistole e alcune raccolte di epigrammi come '''Bissula''', per una piccola schiava, '''Parentalia''', per i parenti defunti, e '''Ordo nobilium urbium''', celebrazioni di 20 città. |
Revisione 16:28, 9 Dic 2006
AUSONIO (310 – 395)
La vita
Decimo Magno Ausonio nacque a Burdigala (l’odierna Bordeaux) nel 310 e in questa città insegnò greco e retorica. Nel 365 l’imperatore Valentiniano gli affidò l’educazione del figlio Graziano. In seguito Ausonio fu prefetto e console. Il poeta morì nella sua città natia nel 395.
Le opere
L’opera principale di Ausonio è il poemetto Mosella, scritto verso il 370, dove in 483 esametri, con spunti virgiliani, il poeta descrive il paesaggio lungo il fiume Mosella e ne celebra la bellezza. Della sua vasta produzione ricordiamo il poemetto Ephemeris, 25 epistole e alcune raccolte di epigrammi come Bissula, per una piccola schiava, Parentalia, per i parenti defunti, e Ordo nobilium urbium, celebrazioni di 20 città.