Eschine
Da Pklab.
Revisione 13:50, 25 Nov 2006 Anonimo olevanese (Discussione | contributi) ← Go to previous diff |
Revisione 14:01, 25 Nov 2006 Anonimo olevanese (Discussione | contributi) Go to next diff → |
||
Riga 2: | Riga 2: | ||
== La vita == | == La vita == | ||
- | Eschine fece parte, con Demostene, dell’ambasceria che nel 346 a.C. fu incaricata di concludere la pace con Filippo II di Macedonia. Al ritorno da questa, si spostò decisamente su posizioni filo macedoni e divenne uno dei più decisi avversari di Demostene. Quest’ultimo, tramite Trimarco, nel 345 lo accusò di essersi lasciato corrompere. Eschine rispose con l’orazione '''Contro Trimarco''' che dimostrò l’indegnità dell’accusatore. <br /> | + | Eschine fece parte, con Demostene, dell’ambasceria che nel 346 a.C. fu incaricata di concludere la pace con Filippo II di Macedonia. Al ritorno da questa, si spostò decisamente su posizioni filo macedoni e divenne uno dei più decisi avversari di Demostene. Quest’ultimo, tramite Trimarco, nel 345 lo accusò di essersi lasciato corrompere. Eschine rispose con l’orazione '''Contro Trimarco''' che dimostrò l’indegnità dell’accusatore. |
- | Nel 343 Demostene lo accusò direttamente di tradimento durante le trattative di pace; Eschine si difese con l’orazione '''Sulla corrotta ambasceria''' ed ottenne l’assoluzione. Nella causa che intentò nel 330 a.C. contro Ctesifonte, l'oratore pronunciò un violento attacco alla politica di Demostene nell’orazione '''Contro Ctesifonte''', ma fu sconfitto. <br /> | + | |
- | Non essendo in grado di pagare la multa comminatagli, Eschine andò in esilio. <br /> | + | Nel 343 Demostene lo accusò direttamente di tradimento durante le trattative di pace; Eschine si difese con l’orazione '''Sulla corrotta ambasceria''' ed ottenne l’assoluzione. Nella causa che intentò nel 330 a.C. contro Ctesifonte, l'oratore pronunciò un violento attacco alla politica di Demostene nell’orazione '''Contro Ctesifonte''', ma fu sconfitto. |
+ | |||
+ | Non essendo in grado di pagare la multa comminatagli, Eschine andò in esilio. | ||
+ | |||
L'oratore morì a Samo verso il 314 a.C.. | L'oratore morì a Samo verso il 314 a.C.. | ||
== Giudizio == | == Giudizio == | ||
Eschine era indubbiamente un uomo di cultura elevata. Nei suoi discorsi, infatti, si nota non soltanto l’abilità oratoria, ammirata perfino da Cicerone, ma anche conoscenza dei poeti ed eloquenza arguta e sarcastica. | Eschine era indubbiamente un uomo di cultura elevata. Nei suoi discorsi, infatti, si nota non soltanto l’abilità oratoria, ammirata perfino da Cicerone, ma anche conoscenza dei poeti ed eloquenza arguta e sarcastica. |
Revisione 14:01, 25 Nov 2006
ESCHINE (Atene 389 a. C. – Samo 314 ca a.C.)
La vita
Eschine fece parte, con Demostene, dell’ambasceria che nel 346 a.C. fu incaricata di concludere la pace con Filippo II di Macedonia. Al ritorno da questa, si spostò decisamente su posizioni filo macedoni e divenne uno dei più decisi avversari di Demostene. Quest’ultimo, tramite Trimarco, nel 345 lo accusò di essersi lasciato corrompere. Eschine rispose con l’orazione Contro Trimarco che dimostrò l’indegnità dell’accusatore.
Nel 343 Demostene lo accusò direttamente di tradimento durante le trattative di pace; Eschine si difese con l’orazione Sulla corrotta ambasceria ed ottenne l’assoluzione. Nella causa che intentò nel 330 a.C. contro Ctesifonte, l'oratore pronunciò un violento attacco alla politica di Demostene nell’orazione Contro Ctesifonte, ma fu sconfitto.
Non essendo in grado di pagare la multa comminatagli, Eschine andò in esilio.
L'oratore morì a Samo verso il 314 a.C..
Giudizio
Eschine era indubbiamente un uomo di cultura elevata. Nei suoi discorsi, infatti, si nota non soltanto l’abilità oratoria, ammirata perfino da Cicerone, ma anche conoscenza dei poeti ed eloquenza arguta e sarcastica.