Sulle mie opinioni

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Anonimo olevanese (Discussione | contributi)

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Ma chi sono io … uomo comune … uomo medio? Ma chi sono io … uomo comune … uomo medio?
-La definizione più felice, nella sua carica sarcastica, la diede il fine umorista Marcello Marchesi: “'''Ma chi è l’uomo medio? È colui che ha negato per secoli che la terra girasse, che ha gettato nel rogo le streghe ed ha bruciato i pazzi, che ha massacrato Pisacane e gli eroi del Risorgimento. È colui che è destinato a essere smentito dalla Storia, dalla vita e dalla scienza, mentre la Società si evolve e si trasforma!'''”+Il soliloquio completo si può leggere nel libro: Soliloqui
 +pubblicato su
-Ed è proprio questo che fanno credere i sedicenti intellettuali, i disonesti morali che si guardano bene dal dire che io sono l’uomo comune, l’uomo che fa fatto la Storia … anche se altri poi l’hanno scritta. Io ho fatto il mondo …. anche se poi altri si sono presi i meriti. Cosa sarebbe stato il mondo senza l’uomo comune? Chi ha gettato il sangue per costruire le piramidi? Cheope, forse? Chi spostava i giganteschi massi? Chefren? O forse Micerino? No! Ero io, io che soffrivo e morivo affinché il mondo andasse avanti! Io per secoli mi sono spaccato la schiena e il culo per portare a termine opere colossali … ma di me si è subito perso il ricordo, anche se quelle opere sono ancora bagnate del mio sudore, delle mie lacrime e del mio sangue. Chi ha nutrito gli scienziati che studiavano se la terra girava intorno al sole o l’inverso? Ero io che coltivavo i campi e li bagnavo con il mio sudore per produrre i frutti che dovevano sfamare tutti! Chi ha remato per portare le tre caravelle attraverso l’Atlantico? Sempre io, senza ricevere merito alcuno! Chi ha dato da mangiare ad eroi, santi, navigatori, vati, scienziati, geni, pazzi, nobili e clero? Ero sempre io, e lavoravo anche per quelli che mi disprezzavano, mi umiliavano, mi deridevano ... perché ero anche il giullare, il guitto, il buffone e le mie fatiche suscitavano più risa che pietà.+http://www.amazon.it/Soliloqui-Marco-Capone-ebook/dp/B00D3PFLRQ
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-E non stato io, uomo comune, a crocifiggere Gesù Cristo, a bruciare sul rogo Giordano Bruno, a condannare al carcere a vita [[Tommaso Campanella]]. A me erano pure simpatici, li ascoltavo perfino con piacere o con reverenza anche se non capivo quello che dicevano … e poi non mi avevano fatto niente. Io uomo comune non facevo parte del Sinedrio, né della Santa Inquisizione, non ero nei tribunali ecclesiastici, né in quelli militari. Mi hanno fatto credere che fosse giusto gridare “Crucifige” ed io ho gridato “Crucifige”, poi hanno deciso che “Dio lo vuole” ed io sono andato a combattere contro quegli altri più scafessi di me ai quali avevano fatto credere che anche il loro Dio voleva qualcosa, ma l’opposto di quello che chiedeva il mio. Mi piaceva fra [[Tommaso Campanella|Tommaso]], avrei voluto fare la sua rivoluzione per costruire la “[[tommaso Campanella|Citta' del Sole]]”, mi era simpatico Giordano Bruno, ma poi mi hanno tirato in piazza a gridare “'''Al rogo! Abbruciatelo!'''” … Ed io ho gridato, senza sapere quello che stavo dicendo, non sapendo di condannare a morte chi voleva spezzare le mie catene.+
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-Non ho mai ordinato di sparare sulla folla che chiedeva pane, non ho fatto rivoluzioni e, se pure in qualcuna mi hanno tirato per i capelli, ho ricevuto solo guai. Non ho mai dichiarato guerre, non ho mai firmato una pace, non ho ordinato bombardamenti. Io non avrei voluto ammazzare gli altri, non volevo distruggere i loro raccolti; io avevo il mio campo da arare, i porci da allevare, le mucche da portare al pascolo, i fichi da vendere al mercato … non potevo perdere tempo né con le guerre né con le rivoluzioni, né con le poesie né con la filosofia; non potevo perdere tempo con tutto ciò che non davano pane.+
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-Io, uomo comune, non ero Stalin, non ero Hitler, non ero Churchill, non ero Mao.+
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-Io sono l’uomo comune che per secoli vi ha consentito di vivere e di ingrassare, io sono l’uomo comune che continua ogni mattina a togliersi la giacca perché voi possiate mangiare, bere, divertirvi, avere tutti gli agi, tutti i lussi, le macchine che desiderate, gli autisti che ve le guidano e poi vestiti, ville, gioielli. Io sono l’uomo comune che ogni mattina si toglie la giaccia per farvi parlare, per farvi viaggiare, discutere, decidere, fare i vostri interessi e poi prendermi per il culo.+
Io sono il famoso ortolano nel cui culo va a finire l’altrettanto famoso cetriolo che gira di mano in mano. Io sono il famoso ortolano nel cui culo va a finire l’altrettanto famoso cetriolo che gira di mano in mano.
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'''Questa è del Tuscio''' '''Questa è del Tuscio'''
-http://lnx.pksoft.it/pkakira/albums/userpics/10002/anonimo_olevanese.jpg+http://lnx.pksoft.it/pkakira/albums/userpics/10002/thumb_Anonimo_olevanese.jpg
Anonimo Olevanese da piccolo osserva il mondo Anonimo Olevanese da piccolo osserva il mondo
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SULLE MIE OPINIONI

Città del Sole - 18.9.2000

Le cose che scrivo sono i miei pensieri oziosi che passano nella mia mente mentre viaggio sul treno, nei minuti di attesa, nelle soste impreviste. Sono le mie opinioni, i miei punti di vista, le mie considerazioni e scaturiscono dalla mia posizione sociale, dai miei problemi, dal mio stipendio, dal mio orticello, dal mio stato d’animo. Non m’interesso e non capisco niente di “macro” in nessun senso e nessuna macro, d’altra parte, se ne frega di me. Non so cosa è la macroeconomia, non capisco cosa si intende per macro-criminalità …, non me ne frega niente di Europa Unita né di società multietniche, non capisco le innovazioni. Non corro dietro alla moda, non mi interessano le novità … ho comprato un telefono cellulare dopo essere rimasto bloccato in autostrada per sei ore e quando già da tempo non era più un simbolo di prestigio; dimentico, però, di portarlo con me quando esco e se lo porto, il più delle volte mi dimentico di accenderlo. Non sono all’avanguardia di niente, non comando niente e non ho ambizioni …. Per questo non mi intrometto negli affari del mondo: vorrei solo vivere in pace!
Le mie sono le opinioni, i giudizi, i punti di vista dell’uomo comune, dell’uomo medio, di quello che non ha voce in capitolo, di quello che non capisce niente, di quello che non conta un cazzo. Ecco, forse è questa l’espressione che meglio mi può definire: una persona che in tutta la sua vita non ha mai contato un cazzo.

Ma chi sono io … uomo comune … uomo medio?

Il soliloquio completo si può leggere nel libro: Soliloqui pubblicato su

http://www.amazon.it/Soliloqui-Marco-Capone-ebook/dp/B00D3PFLRQ

Io sono il famoso ortolano nel cui culo va a finire l’altrettanto famoso cetriolo che gira di mano in mano.

Per questo le mie opinioni sono diverse dalle vostre, per questo i miei pensieri non sono mai uguali o simili ai vostri, per questo saremo sempre in contrasto: non solo i vostri interessi non coincidono mai con i miei, ma, al contrario, comportano solo danni per me.
Ed è per questo che le mie opinioni non le terrete mai in considerazione, aiutati in questo anche da molti, troppi, utili idioti. Se solo ci provaste, anche voi dovreste togliervi la giacca …

… e questo non lo volete, non vi conviene!

Questa è del Tuscio thumb_Anonimo_olevanese.jpg

Anonimo Olevanese da piccolo osserva il mondo

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