Giovanna
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- | Giovanna era bella … aveva un fisico armonioso, proporzionato, elegante. Non era molto alta (e questo era un pregio) … a vederla l’avresti ritenuta una modella del grande Vulca: un seno florido, gambe bellissime, capelli corvini non molto lunghi ed il volto illuminato da uno splendido sorriso.<br />Tutti volevano averla vicina, tutti volevano parlare con lei, tutti la cercavano. Quando saliva sull’autobus tutti si fermavano e lei '''“Come al gioco della palla, si porge dandosi a vicenda e si concede a tutti: a uno fa cenni, a un altro ammicca”''' per usare le parole del grande Nevio. A chi un sorriso … a chi una carezza … a chi una parola.<br />Quanto mi piaceva Giovanna! Quanto avrei voluto che fosse mia, solo mia … Giovanna il personaggio dei miei sogni erotici giovanili.<br />Io la vedevo apparire … avrei voluto almeno uno sguardo; senza farmi vedere, la divoravo con gli occhi, ma lei mi ignorava.<br />Poi dovette succedere qualcosa … probabilmente un dio in vena di scherzi decise di agire ed Giovanna ed io ci trovammo seduti insieme sull’autobus, a parlare, a vederci la sera, a prenderci un gelato. A volte le davo un passaggio, le insegnavo a guidare.<br />Non mi bastava tutto questo, però! Avrei voluto qualcosa in più, avrei voluto che fosse solo mia! Un giorno la incontrai da sola: dovevo dirglielo … non potevo tormentarmi oltre.<br />- Giovanna – le dissi – Vogliamo metterci insieme?<br />Giovanna diventò seria; il suo sorriso scomparì dal volto, mi guardò stupita.<br />- Mi sorprendi! Non mi aspettavo questa domanda e non immaginavo che tu potessi essere innamorato di me! Mi lasci un po’ di tempo per pensarci?<br />Tradotto in parole povere, a Giovanna io non interessavo per niente: non c’era bisogno della laurea in psicologia per capire cosa Giovanna provava per me!<br />Il destino volle darmi una mano … le nostre strade si divisero repentinamente togliendoci da ogni imbarazzo.<br />Ormai Giovanna era solo un caro ricordo ed io erano lustri che vivevo nella grande città.<br />Un giorno mi trovavo al paesello; improvvisamente mi trovo Giovanna di fronte … era sempre bella, ma il sorriso mi sembrava un po’ spento e qualche segnale che il tempo era passato anche per lei si notava sul suo volto.<br />- Ciao! – mi disse abbracciandomi forte – Come stai? Da quanto tempo non ci vediamo? E questo bel bambino chi è? Tuo figlio?<br />- Si! – rispondo io - E’ mio figlio più grande! – E tu?<br />- Che ti devo dire? – rispose con uno stanco sorriso – Sempre single! Sono come la famosa sora Camilla: “Tutti la vonno e nessuno sa piglia”!<br />Non ci siamo più rivisti! | + | Giovanna era bella … aveva un fisico armonioso, proporzionato, elegante. Non era molto alta (e questo era un pregio) … a vederla l’avresti ritenuta una modella del grande Vulca: un seno florido, gambe bellissime, capelli corvini non molto lunghi ed il volto illuminato da uno splendido sorriso.<br /> |
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Versione attuale
GIOVANNA
Città del Tuscio
Giovanna era bella … aveva un fisico armonioso, proporzionato, elegante. Non era molto alta (e questo era un pregio) … a vederla l’avresti ritenuta una modella del grande Vulca: un seno florido, gambe bellissime, capelli corvini non molto lunghi ed il volto illuminato da uno splendido sorriso.
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“Tutti la vonno e nessuno sa piglia”!
Non ci siamo più rivisti!
Lo disse Rasce!
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