Filemone
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| - | Filemone nacque a Siracusa (o, secondo alcuni, a Soli in Cilicia) verso il 365 a.C., ma visse prevalentemente in Atene, dove nel 327 riportò la sua prima vittoria. Per qualche tempo fu ad Alessandria, alla corte di Tolomeo I. | + | Filemone nacque a Siracusa (o, secondo alcuni, a Soli in Cilicia) verso il [[IV SECOLO AC|365 a.C.]], ma visse prevalentemente in Atene, dove nel [[IV SECOLO AC|327 a.C.]] riportò la sua prima vittoria. Per qualche tempo fu ad Alessandria, alla corte di Tolomeo I.<br />A Filemone furono attribuite 96 commedie di cui, purtroppo, possediamo 64 titoli e circa 200 frammenti. Dagli antichi era ritenuto inferiore solo a [[Menandro]] con il quale rivaleggiò. <br />Alcune commedie di Filemone, come '''Il Mercante''', '''Il Tesoro''' e '''Lo spettro''', furono imitate dal grande commediografo latino [[Plauto]].<br />Filemone morì verso il [[III SECOLO AC|264 a.C.]].<br /> Si narra che il commediografo sia morto per le risate che gli furono suscitate da un asino che, avvicinatosi ad una tavola imbandita, si divorò un piatto di fichi. |
| - | A Filemone furono attribuite 96 commedie di cui, purtroppo, possediamo 64 titoli e circa 200 frammenti. Dagli antichi era ritenuto inferiore solo a Menandro con il quale rivaleggiò. Alcune sue commedie, come Il Mercante, Il Tesoro, Lo spettro, furono imitate dal grande commediografo latino Plauto. | + | |
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FILEMONE (ca 365 – ca 264 a.C.)
Filemone nacque a Siracusa (o, secondo alcuni, a Soli in Cilicia) verso il 365 a.C., ma visse prevalentemente in Atene, dove nel 327 a.C. riportò la sua prima vittoria. Per qualche tempo fu ad Alessandria, alla corte di Tolomeo I.
A Filemone furono attribuite 96 commedie di cui, purtroppo, possediamo 64 titoli e circa 200 frammenti. Dagli antichi era ritenuto inferiore solo a Menandro con il quale rivaleggiò.
Alcune commedie di Filemone, come Il Mercante, Il Tesoro e Lo spettro, furono imitate dal grande commediografo latino Plauto.
Filemone morì verso il 264 a.C..
Si narra che il commediografo sia morto per le risate che gli furono suscitate da un asino che, avvicinatosi ad una tavola imbandita, si divorò un piatto di fichi.
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