Cratino
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CRATINO (Atene ca 500 – ca 420 a.C.)
Cratino nacque ad Atene alla fine del VI secolo a.C. e morì nella stessa città probabilmente verso il 420 a.C..
La tradizione attribuisce a Cratino il merito di aver dato alla commedia la sua organizzazione definitiva. Egli, inoltre, è unanimemente considerato il padre della satira politica nella commedia e, pertanto, il precursore di Aristofane.
Di questo grande commediografo, purtroppo, possediamo solo pochi frammenti e 28 titoli tra cui Archilochi, Fuggitive, Odissei, Chironi, Pluti.
Cratino esordì nel 453 a.C., ma il successo gli arrise molto tardi, soprattutto con la famosa “Damigiana” (Pytíne) rappresentata alle Dionisie nel 423 a.C.. In questa opera, il commediografo si difendeva brillantemente dall'accusa, lanciatagli nel 424 a.C. da Aristofane nella commedia “Cavalieri”, di essere stato un grande poeta decaduto e ormai divenuto soltanto un vecchio ubriacone. Cratino, a sua volta, oltre a difendersi, accusava Aristofane di essere uno che plagiava Eupoli.
La soddisfazione per Cratino fu maggiore perché con la sua “Damigiana” riportò la vittoria proprio sulle “Nuvole” di Aristofane. In questo modo Cratino si rifaceva anche della sconfitta subita due anni prima, alle Lenee del 425 a.C. quando la sua commedia “Gli uomini colpiti dalla tempesta” si classificarono al secondo posto dopo gli “Acarnesi” di Aristofane.
La comicità di Cratino era epigrammatica e pungente.
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