Arione
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| - | Arione, fiorito a cavallo tra il VII ed il VI secolo a.C., nacque a Metimna, nell’isola di Lesbo, ma trascorse gran parte della sua vita alla corte di Periandro, tiranno di Corinto dal 627 al 585 a.C.. | + | Arione, fiorito a cavallo tra il VII ed il VI secolo a.C., nacque a Metimna, nell’isola di Lesbo, ma trascorse gran parte della sua vita alla corte di Periandro, tiranno di Corinto dal 627 al 585 a.C..<br />Ebbe fama di essere il miglior citarista del suo tempo e fu celebre per la grazia del suo canto. Narra [[Erodoto]] che, di ritorno da un viaggio in Italia, Arione fu gettato in mare dai marinai, che volevano derubarlo, e salvato da un delfino attratto dalla dolcezza del suo canto. |
| - | Ebbe fama di essere il miglior citarista del suo tempo. Narra [[Erodoto]] che, di ritorno da un viaggio in Italia, Arione fu gettato in mare dai marinai, che volevano derubarlo, e salvato da un delfino attratto dalla dolcezza del suo canto. | + | Secondo la tradizione Arione fu allievo di [[Alcmane]]. A lui fu attribuita l'invenzione del ditirambo o, almeno, come ci narra Erodoto, lo portò a dignità letteraria. Non ci resta nulla della sua opera, ma, più che di poeta, quella di Arione fu attività di musico. |
| - | La tradizione lo disse allievo di [[Alcmane]] e gli attribuì l'invenzione del ditirambo. Non ci resta nulla della sua opera, ma, più che di poeta, quella di Arione fu attività di musico. | ||
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ARIONE (Metimna, Lesbo, secolo VII a.C.-? sec. VI a.C.).
Arione, fiorito a cavallo tra il VII ed il VI secolo a.C., nacque a Metimna, nell’isola di Lesbo, ma trascorse gran parte della sua vita alla corte di Periandro, tiranno di Corinto dal 627 al 585 a.C..
Ebbe fama di essere il miglior citarista del suo tempo e fu celebre per la grazia del suo canto. Narra Erodoto che, di ritorno da un viaggio in Italia, Arione fu gettato in mare dai marinai, che volevano derubarlo, e salvato da un delfino attratto dalla dolcezza del suo canto.
Secondo la tradizione Arione fu allievo di Alcmane. A lui fu attribuita l'invenzione del ditirambo o, almeno, come ci narra Erodoto, lo portò a dignità letteraria. Non ci resta nulla della sua opera, ma, più che di poeta, quella di Arione fu attività di musico.
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