Vocabolario olevanese P

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VOCABOLARIO OLEVANESE - Lettera P

- Paccaro (pron. pacc'r) = Schiaffo. Questa parola deriva dal greco ed è composta da pas (tutto) + car (mano). Quindi il paccaro letteralmente è un colpo dato con tutta la mano
- Panaro (pron.: panàr) = Paniere, cesta. Una frase idiomatica olevanese dice "Aggio perso Ciccio e 'o panar" (Ho perso Ciccio ed il cesto) cioè ho perso entrambe le cose
- Paposcia: Ernia. In gergo, però, con il termine "paposcia", oltre che ernia, si intende anche una cosa noiosa (che paposcia = che noia)
- Pappice (pron. pàpp'c con la "c" dolce) = Tarlo, ma anche insetto parassita dei legumi (ad esempio dei fagioli). Una frase olevanese recita: Dicette 'o pappice vicino a noce: damme tiempo ca te sc'pertòso = Disse il tarlo vicino alla noce: dammi tempo che ti perforo)
- Pappolonto (pron.: papp'lònt) = Ragnatela. A Olevano sul Tusciano esiste la "grotta del Pappolonto"
- Papusciuto: Letteralmente: persona che ha l'ernia. Nel gergo, però, si intende anche persona lenta nell'agire (nella frase: me pare nu papusciuto)
- Parmo (pron. parm) = Misura olevanese corrispondente alla distanza tra la punta del pollice e quella del mignolo distesi.
- paroccola (pron.: paròcc'la) = Randello nodoso
- Paruccolata (pron.: parucc'làta) = Randellata (letteralmente: colpo dato con la paroccola)
- Pazziare = Giocare, scherzare
- Pazziella = Giocattolo, ma anche fatto o cosa poco seria
- Percuoco (nome comune di cosa) = Pesca. Con il termine "percuoco", in olevanese si intende sia la pianta che il frutto della pesca. A Olevano sul Tusciano, però, il termine "percuoco" indica anche una persona bonacciona ed anche un po' fessacchiotta (nell'espressione idiomatica: me pare nu percuoco)
- Piecoro (pron. piècur) - Montone, ariete (maschio della pecora). Per indicare il finto tonto, un detto olevanese recita: Nun sai mai r'addò piscia 'o piecoro (non sai mai da dove fa pipì il montone).
- Piesciolo (Pron. piésc'l - con la sc di scendere) = Sgabello fatto con un pezzo di legno tipo puf.
- Pingi = Tetto a tegole
- Pirito (pron.: pìr't) = Flautolenza rumorosa
- Piscone (pron. pisc'còn con la "sc") = Grossa pietra. A Borgo Valle esiste un luogo che si chiama "'ncoppa 'o piscon"
- Purtuall (pron.: purtuàll) = Arancio. Il temine indica sia l'albero che il frutto
- Puteia (pron.. putèia) = Bottega, negozio. Vocabolo derivante dal greco "apoteka", a dimostrazione dell'antica presenza dei greci in Olevano sul Tusciano
- Putrusìn = Prezzemolo. Per il suo largo uso nella cucina locale, a Olevano sul Tusciano per indicare una persone "omipresente" si dice "Me par 'o putrusin rint 'a ogni m'nestra (sembri il prezzemolo in ogni minestra)


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