Tatilleide pag. 4

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Anonimo olevanese (Discussione | contributi)
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-'''LA TATILLEIDE''' 
-ossia 
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-LA GUERRA DI TATILLO 
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-'''pagina 4''' 
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-== '''UN'ESORTAZIONE DALL'ALTO''' == 
-Tatillo con alcuni Ufficiali e Sottufficiali si trovava davanti alla macchinetta del caffè per una breve pausa di lavoro. Ovviamente si parlottava, si faceva qualche battuta, scappava una risata: cose normali mentre si sorbisce un caffè e ci si rilassa per un momento.<br />All'improvviso comparve un Generale il quale, vedendo la scena, redarguì il gruppetto:<br />- Signori! Un po' di contegno! Vi ricordo che siamo allo Stato Maggiore dell'Esercito e allo Stato Maggiore dell'Esercito bisogna essere … tristi. 
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-== '''TATILLO E IL RAGAZZO DELLA MENSA''' == 
-Tatillo era molto ben voluto dai militari di leva i quali, in verità, non perdevano occasione per dimostrargli tutto il loro affetto.<br />Una sera Tatillo si trovò a lavorare con il Commissario (l'ufficiale responsabile dell'amministrazione, delle cucine e dei viveri) ad una pratica molto rognosa. Nessuno dei due si era accorto che l'ora della mensa era passata.<br />- Cazzo, Commissà! - fece Tatillo controllando l'orario - Abbiamo fatto tardi per la cena. E ora che cazzo mi mangio?<br />- Ah! Ah! - rise il Commissario - Ed io che cazzo ci sto a fare? Sono o non sono il Commissario? Ora chiamo il ragazzo della mensa e faccio portare qualcosa! Ti va un paio di panini con il prosciutto crudo?<br />- Certo - rispose Tatillo - E fai portare pure qualcosa da bere!<br />Il Commissario alzò il telefono, fece un numero e …<br />- Pronto - disse alla cornetta - Sono il Commissario. Avrei bisogno di un paio di panini con il prosciutto nel mio camerino …. Come? Non è possibile? Avete già chiuso tutto? E non c'è proprio modo di preparare qualcosa? Niente, eh? Va bene, grazie!<br />Il Commissario riagganciò la cornetta e disse a Tatillo:<br />- Mi dispiace! Hanno già tolto tutto e portato i viveri in cambusa. Non ci possono portare proprio niente<br />- Va bene - disse Tatillo rassegnato - Allora vuol dire che andrò a prendermi un caffè in quadrato Sottufficiali e torno.<br />Detto questo Tatillo uscì dal camerino. Fatto pochi passi incontrò il ragazzo della mensa e gli disse scherzando:<br />- E che cazzo! Proprio a me dovevi lasciare digiuno? Un panino proprio non lo potevi preparare?<br />- E quando mai mi hai chiesto un panino? - rispose il militare visibilmente sorpreso.<br />- Come? Fai finta di niente? Ti ha telefonato il Commissario! - disse Tatillo, fingendosi irato.<br />- E mica me lo ha detto che era per te! Mannaggia! Mi dispiace davvero! Mo' vado subito .. ti porto due panini e una birra .. Va bene? Te li porto nel camerino del Commissario.<br />- Grazie! Sei un amico! - rispose Tatillo, ritornando indietro.<br />Dopo qualche minuto qualcuno bussò alla porta del Commissario. Entrò un militare con due panini, un po' di gallette, due stecche di cioccolato e due birre e si rivolse direttamente a Tatillo:<br />- Tatì, ti ho portato qualcosa da mangiare! Buon appetito e scusami se non avevo capito! <br />. Dopo aver poggiato il tutto sul tavolo, il militare uscì senza proferire altro.<br />Appena gli passò lo stupore, il Commissario guardò Tatillo e, tra l'incazzato ed il divertito, disse:<br />- Ma come! A te ha portato tutta questa roba e a me che sono il Commissario ha detto che non c'era niente?<br />- Che vuoi fare caro Commissario! E' il destino! - sorrise Tatillo con aria di sfottò e visibilmente compiaciuto. 
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-== '''PLOTONE DI MARCIA''' == 
-Tatillo, in verità, non aveva un aspetto marziale. Oltre questo, peraltro, era anche negato per la marcia: durante il C.A.R., che era stato, manco a farlo apposta, uno dei più brevi della storia della NAIA (12 giorni, compreso visite mediche, indottrinamento, implotonamente e vestizione) aveva mantenuto un profilo molto defilato.<br />Il giorno del giuramento invece di marciare, aveva fatto parte del gruppo dei coscritti che tenevano a bada il pubblico per evitare il contatto con le compagnie dei militari che, impettiti e marziali, marciavano commuovendo padri, madri, sorelle, cugine e compagnia bella.<br />Giunto a destinazione, però, Tatillo era stato inserito in un plotone … ed i plotoni, tra le altre incombenze, a turno dovevano esercitarsi alla marcia.<br />E venne il giorno in cui a marciare toccò al plotone cui apparteneva Tatillo: tutti in fila per tre e … avanti …. Marsch!<br />Il caso volle che i componenti il plotone fossero 22: 7 file di tre e … Tatillo in fondo, da solo.<br />Un – dué! Un – dué! Paaa-ssò –paaa-ssò …. Cadènza … Segnare il passo! … Avanti! …. Un – dué! … e via di questo passo.<br />Dopo un po’ di tempo il plotone aveva distanziato Tatillo che, ormai, più che marciare, ciondolava da solo, qualche metro più dietro, fuori passo, come un piccolo vitellino lasciato indietro dalla mandria.<br />Ad un tratto il comandante del plotone inopinatamente ordina:<br />- Plotone … dietro … frooont!<br />Tatillo, con un’espressione degna del miglior Buster Keaton, vedendo i militari che invertivano la marcia, come impaurito, gira su se stesso ed allunga il passo…. La scena diventa comica: si ha l’impressione che i militari, che hanno eseguito il dietro front, stiano inseguendo un Tatillo in fuga.<br />I militari della caserma, che ciondolavano nel piazzale, a quella vista cominciano a ridere …. Quelli del plotone che stavano marciando inciampano tra loro… il comandante del plotone, visibilmente incazzato, comincia a bestemmiare, getta il suo berretto per terra e si lancia all’inseguimento di Tatillo urlando:<br />- Tatì! Se ti acchiappo ti ammazzo! Ti ho detto che quando la marcia tocca al tuo plotone, tu devi … devi .. andartene a fare in culooooooo! Hai capito o no? 
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-== '''PRATICHE URGENTI''' == 
-Tatillo era da poco arrivato nel nuovo Ufficio e già quel sabato era di servizio … solo con il Capo Ufficio, anziano Ufficiale che aveva fatto l’ultima guerra ed era anche un tantino sordo.<br />Normalmente il sabato era una giornata tranquilla, ma con Tatillo in gioco, il destino era sempre in agguato.<br />Verso le 10.00, il Capo Ufficio Chiama Tatillo e gli dice:<br />- Tatillo! Mettiti alla macchina che c’è da battere un appunto urgentissimo per il Sottocapo di Stato Maggiore.<br />Un brivido percorre la schiena di Tatillo: l’Ufficiale ha una pessima grafia, le macchine da scrivere hanno molti anni al loro attivo (i computer non avevano ancora fatto la loro comparsa nella pubblica amministrazione) ed un eventuale errore poteva significare il dover rifare tutto.<br />- Pessima notizia! – pensò tra sé e sé Tatillo sedendosi al tavolo di lavoro e cominciando a mettere in fogli in macchina.<br />Tra un errore di interpretazione, un errore di battitura e un accavallamento di tasti, le cose sembrano mettersi male.<br />- Tatillo! – tuona il Capo Ufficio – Cerca di sbrigarti! Non andremo via finchè l’appunto non sarà una cosa perfetta!<br />Tatillo stringe i denti; accende la prima delle tante sigarette e riprende il lavoro. Sigaretta dopo sigaretta, il nostro eroe riesce a concludere il lavoro in modo perfetto ed anche in anticipo sui tempi previsti; porta così la cartella pronta al Capo Ufficio per l’ultimo controllo e la fatidica firma.<br />- Bravo Tatillo! – fa l’Ufficiale ridandogli la cartella – Hai fatto davvero un bel lavoro. Porta la pratica in segreteria del Sottocapo di Stato Maggiore e poi chiudi l’ufficio. Io vado a casa … ci vediamo lunedì!<br />Tatillo esegue: porta la cartella a destinazione, ritorna e comincia a chiudere l’ufficio.<br />Mentre sta per uscire, squilla il telefono.<br />- Qui è la segreteria del Sottocapo! Puoi venire un attimo qui?<br />Tatillo va. Il sottufficiale della Segreteria gli restituisce la cartella che ha appena portato e gli dice:<br />- Tatì! L’appunto non è stato firmato! Mi dici come cazzo gli porta in visione una cartella non firmata? Riporta l’appunto indietro e fallo firmare e poi me la riporti.<br />- Ma il comandante è andato via … - mormora sommessamente Tatillo.<br />- E allora se ne parla lunedì. Anche noi stiamo chiudendo.<br />Il lunedì mattina Tatillo riferisce quanto successo sabato al capo ufficio. Questi con un sorriso a trentadue denti fa:<br />- Tatillo! Non ti preoccupare! Tanto non era una cosa urgente.<br />- Li mortacci tua! – pensò Tatillo, ritornando mestamente nel suo Ufficio. 
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-== '''LA GITA''' == 
-Appena si arrivava in un porto, la nave dove era imbarcato Tatillo organizzava una gita per i marinai. I ragazzi, ovviamente, dopo tanti giorni di mare, subito segnavano il proprio nome sul foglio dei partecipanti esposto in mensa equipaggio ed il giorno dopo l’arrivo … via alla gita. Anche Tatillo, ovviamente, si segnalava per la gita, avendo altrimenti poco tempo per recarsi in libera uscita.<br />La sera prima di arrivare nel porto, Tatillo è convocato dal Comandante in 2ª.<br />- Ma che cazzo sta succedendo a bordo? E’ forse in atto una forma di protesta?<br />- No! – rispondo Tatillo – Non mi sembra! Me ne sarei accorto. Mi sembra che sia tutto tranquillo.<br />- Ed allora mi dici perché nessuno dei marinai si è segnato per la gita? Te ne sei accorto che i fogli in mensa equipaggio sono tutti bianchi?<br />- No! Non ci ho fatto caso! Mi sembra strano!<br />- Senti … lascia perdere quello che stai facendo e cerca di capire che cazzo sta succedendo. Per me la situazione non è chiara … c’è qualcosa che non mi convince … Vai a vedere!<br />Ora bisogna sapere che una delle forme di protesta più eclatanti da parte dei marinai è proprio il non andare in libera uscita. Una Nave che arriva nel porto è facilmente notata … i commercianti si aspettano che i marinai facciano spese (souvenir, cartoline, cene, e via di seguito) … se nessuno scende subito si comincia a malignare … magari il giornalista di turno desidera fare uno scoop … A maggior ragione se si tratta di una unità della Marina Militare. Credeteci: non è bello per il comandante di una Nave militare essere al centro dell’attenzione per una forma anomala di ammutinamento.<br />Tatillo uscì dall’ufficio del Comandante in 2ª e si recò in mensa equipaggio. Appena incontrò un marinaio gli fece:<br />- Ciao fra’! (in Marina gli appartenenti allo stesso corso o contingente fra di loro si chiamano “fra’” cioè fratello; a volte, però, ci si chiama fra’ solo per segno d’affetto o anche solo perché non si sa il nome del proprio interlocutore). Dimmi … come mai non ti sei segnato per la gita?<br />- Ti dirò … durante questa sosta vogliono uscire da solo …. Sempre stè cazzo di gite!<br />La risposta era accettabile. Tatillo incontrò un altro marò …<br />- Perché non vai in gita?<br />- Ah fra’! Questa volta esco con un paio di amici … ci stiamo organizzando … capisci a mmè!<br />Anche questa accettabile.<br />- Perché non parteciperai alla gita?<br />Tutti hanno una risposta: - Esco da solo! - Qui conosco alcune persone! Mi voglio riposare a bordo! Ho voglio di stare solo …. e via di seguito.<br />A Tatillo venne un dubbio: “Troppe coincidenze! Non è che il comandante ha ragione? Forse è davvero in atto una forma di protesta di cui io non ho avuto sentore né notizie”?.<br />Allora Tatillo fermò un altro marinaio:<br />- Mi dici perché non vuoi andare a questa cazzo di gita?<br />- Esco con un altro marinaio … <br />- No! Adesso mi devi dire la verità! Tutti avete una scusa … ma io voglio sapere: perché non volete andare in gita?<br />- E tu perché non ci vai?<br />- Io ho un sacco di lavoro da svolgere … mi piacerebbe, ma non posso andarci …<br />- E allora, fra’ … se non ci viene tu, che cazzo ci vado a fare … Non c’è nessun divertimento!<br />- Ma che cazzo dici? Vedi che stanno organizzando una bella gita!<br />- Non me ne frega niente … Ho detto che non ci voglio andare e non ci vado.<br />A questo punto, non del tutto convinto, Tatillo ritornò dal Comandante in 2ª.<br />- Allora hai scoperto che cazzo sta succedendo? – lo assalì quello.<br />- Comandante. Mi sembra una cosa strana … ma … mi è parso di capire che i ragazzi non vanno in gita perché non ci vado io … Però … mi sembra strano … non capisco! Mi sa che mi stanno prendendo in giro!br />- E tu perché non ci vai? – mi chiede l’Ufficiale senza ascoltare altro.<br />- Ho da lavorare … alcune pratiche … le variazioni … le …<br />- Non c’è niente di importante … Vatti subito a segnarti per la gita!<br />- Ma ci sono alcune pratiche che devo ….<br />- Non c’è niente di urgente … vatti a segnare alla gita. – il tono perentorio dell’Ufficiale non ammetteva repliche.<br />Tatillo uscì dalla stanza e, senza dire niente a nessuno, andò in mensa equipaggio e scrisse il suo nome sul foglio dei partecipanti alla gita, che era ancora in bianco ...<br />…. dopo una mezz’oretta il foglio era ormai quasi riempito …. 
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-== '''Il caffè''' == 
-Come il solito, Tatillo non era riuscito a prendere il caffè in Quadrato Sottufficiali: era andato a dormire alle 5 del mattino, neppure due ore di sonno, assemblea e … pronti per il posto di lavaggio.<br />Passando davanti al bar della Mensa Equipaggio, Tatillo pensò di approfittare della gentilezza del marò barista. Aprì la porticina e fa al marò presente:<br />- Uè carissimo, me lo prepari un caffè?<br />- Mi dispiace – rispose il marò – ma dobbiamo fare il posto di lavaggio e quindi non posso fare i caffè!<br />- Si, lo so! – fece Tatillo – per questo ti ho chiesto la cortesia; un caffè veloce e .. scappo via!<br />- Mi dispiace – tagliò corto il marò – il caffè non lo posso fare … venga dopo il posto di lavaggio!<br />Tatillo ci rimase male; era la prima volta che un marinaio gli rifiutava qualcosa: si … è vero che il marò era nuovo, appena imbarcato, ma Tatillo non se lo aspettava proprio.<br />Sconsolato, ma soprattutto deluso, si avviò verso la segreteria, con la bocca amara … anche perchè senza caffè! Ad un tratto incontra uno dei marò baristi che ben conosceva, un veterano, e gli fa, tra il serio e il faceto:<br />- E che cazzo! Adesso manco un caffè mi fate nel vostro bar? Proprio a me? Andiamo bene … Mi fa piacere!<br />- Tatì! Ma che cazzo dici? Quando mai non ti abbiamo fatto il caffè? Tu sai che per Tatillo coppola e cappiello! Chi è stato? Chi è stato? E quando? E quando?<br />- Poco fa … un marinaio che non ho mai visto! Un neo imbarcato!<br />- Mannaggia! Ma tutto a me mi succede – fa il marò – Che cazzo gli ho detto allora? Ma allora parlo cinese? L’unica persona che ci tratta bene e noi manco un caffè? Ma tu guarda un poco! Mo’ ci penso io, Tatì!<br />- No, non ti preoccupare! Lo prendo dopo il posto di lavaggio.<br />Tatillo se ne va in Segreteria; passano pochi minuti e si sente bussare … è il marinaio di prima che ha in mano un caffè e un bicchiere d’acqua minerale.<br />- Tatì, ecco un bel caffè … e scusaci tanto … quello … il ragazzo … non ti aveva arriconosciuto .. Scusaci tanto … che vuoi fare? Questi giovani!<br />Tatillo ringrazia … aveva davvero bisogno di quel caffè.<br />Il giorno dopo Tatillo si alzo in tempo e riesce a fare colazione in Quadrato Sottufficiale … assemblea sul Ponte di Volo e via in Segreteria. Quando passa davanti al bar della mensa equipaggio, il marò, che il giorno prima gli aveva rifiutato il caffè, apre la porta socchiusa e gli fa:<br />- Tatillo, vieni che ti faccio un bel caffè!<br />- No .. ti ringrazio tanto .. l’ho appena preso. Sarà per un’altra volta!<br />- No … Tatì … se non ti prendi il caffè mi offendo … vieni che ti faccio un caffè che su questa nave manco se lo sognano … - e così facendo carica la macchina!<br />Tatillo capisce e non se la sente di rifiutare. Si sorbisce un ottimo caffè e ringrazia per la gentilezza.<br />- Ma quale grazie! Tatillo … qui siamo sempre a disposizione … - gli risponde il marinaio e poi tra se e se – Qua uno solo ce ne abbiamo ed io ieri aggio fatto pure na figura di merda!<br />Tatillo sente tutto, saluta e se ne va sorridendo! 
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-== '''Cestino per il viaggio''' == 
-Tatillo doveva andare in licenza; sicuramente la mattinata successiva sarebbe stata abbastanza concitata ed intensa ed ovviamente di pranzo neppure se ne sarebbe parlato. In quelle occasioni in c’erano alternative: o prendere il primo treno utile per arrivare abbastanza presto a casa o … mangiare in quadrato Sottufficiali.<br />In questi casi un sano panino divorato sul treno e … via.<br />Così Tatillo appena incontra il ragazzo della mensa gli fa:<br />- Frà (fratello – NdA), mi prepareresti un panino per oggi che devo andare in licenza? Sicuramente non faccio in tempo ad andare in mensa.<br />- Ma non ti preoccupare, Tatì! Ci mancherebbe … Ti preparo qualcosa da mangiare e te lo lascio sulla branda … ti metto anche una frutta! Va bene? Tanto il tuo camerino è aperto …<br />- Si .. lasciamelo tutto in una busta sulla branda. Ti ringrazio tanto, se non avessi voi …<br />- Ma non lo dire nemmeno … vai tranquillo … troverai tutto nel tuo camerino.<br />I due si separarono ed ognuno si dedicò alle sue attività … verso mezzogiorno, Tatillo tornò nel suo camerino per togliersi l’uniforme ed avviarsi alla stazione. Sulla branda trovò una busta piena di ogni ben di Dio: vari panini con differente companatico, frutta varia, biscotti dolci e salati, cioccolata e perfino un paio di birre.<br />- Che ragazzo d’oro! – pensò Tatillo sorridendo – Quanta roba mi ha messo … c’è da sfamare un reggimento.<br />Fatta la borsa Tatillo si avviò solingo alla stazione; fece il biglietto e salì sul treno semivuoto; si sedette e si fermò un momento a pensare alla sua casa, a cosa comprare per i bimbi e la moglie che lo aspettavano.<br />Improvvisamente si apre la porta dello scompartimento, entra un ragazzo che senza neppure guardarlo gli fa:<br />- Scusate! E’ libero questo posto?<br />- Certo! – risponde Tatillo – si segga pure …. ma … ma … Frà? Ma sei tu? E che cazzo mi chiedi pure il permesso?<br />Il giovane che era entrato nello scompartimento non era altri che il ragazzo della mensa, il quale non aveva neppure riconosciuto Tatillo.<br />- Scusami, Tatì! – disse il ragazzo – Nella fretta non ti avevo neppure visto … Allora facciamo il viaggio insieme?<br />- Certo, ci mancherebbe … non sapevo che anche tu venivi in licenza.<br />Il marinaio sistemò il borsone; posò la giacca e si diresse verso il finestrino. Si affacciò.<br />- Cazzo! – disse – Quando li cerchi non ci sono mai! Se non ti serve niente, vengono sempre a romperti i coglioni.<br />- Chi cerchi? – chiese Tatillo.<br />- Quello che vende i panini! Nella fretta, non mi sono preparato niente e … ti dico la verità, ho un po’ di fame.<br />- Ma sei scemo? – lo rimproverò sorridendo Tatillo – Mi hai preparato tanta roba che ci mangia un plotone … Dai, mangiamo insieme!<br />- No, no, Tatì … quello l’ho preparato per te! Non ti preoccupare … mo’ che viene il venditore, mi compro un panino … grazie, grazie .. ma quello mangialo tu che non hai manco fatto colazione!<br />- Ma che cazzo dici? Con tutta questa roba ci mangio una settimana. Dai … incominciamo a mangiare e poi ci fumiamo una bella sigaretta.<br />Il ragazzo abbozzò una timida protesta, ma Tatillo lo bloccò subito.<br />I due cominciarono a mangiare … Tatillo non poteva fare a meno di pensare a quanto era benvoluto dai marinai: il ragazzo gli aveva preparato un ricco cestino per il viaggio e … non aveva pensato al proprio interesse. Quando finirono di mangiare, Nella busta c’era ancora tanta roba che Tatillo portò a casa e per tutta la licenza non comprò né frutta né birra. 
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-editus ab Anonimo Olevanese 
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-Piccolo Anonimo Olevanese osserva il mondo in affanno 

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