Tassiamo il tassabile

Da Pklab.

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Revisione 16:10, 15 Mar 2006

Città del Tuscio, 12.2.2002

È di questi giorni la notizia di una tassa per garantire la qualità della carne. E allora? I più disillusi, i più scanzonati, quelli che, come me prenderebbero un randello e comincerebbero a menare legnate a destra e a sinistra, scuotono il capo sconsolati e rassegnati: un popolo come questo merita anche di peggio (purtroppo di questo popolo facciamo parte anche noi e siamo quelli che paghiamo di più). È vero che è insorta, molto blandamente per la verità, qualche associazione di consumatori; non neghiamo che c’è stata la solita precisazione, il solito chiarimento; poi, come in mille altre occasioni, la notizia è passata in secondo piano … ora non se ne parla più. Per questo ne deduco, con assoluta certezza, che questa tassa, questo ticket, questo obolo, questo ennesimo furto (chiamatelo come volete) prima o poi colpirà la tasche degli italiani (i quali, peraltro, saranno quasi tutti felici di pagare). Perché? Facile: chi ha votato i personaggi che propongono queste tasse, continuerebbero a sostenerli e ad apprezzare le loro azioni in ogni caso, anche se glielo mettessero nel sedere; tanti altri perché convinti dalla propaganda; tanti altri non si sa perché. Rimarrebbero contrari (in ogni caso) i sostenitori dei partiti avversi (che sarebbero contrari in ogni caso) perché a loro volta apprezzano le azioni dei loro capi di partito (anche se glielo mettessero nel culo) e quindi non accetterebbero (o non ammetterebbero di accettare) nessuna cosa che venisse proposta dal partito avverso, fosse anche un aumento dello stipendio o una diminuzione delle tasse; rimarremo contrari io e quelli come me perché ci siamo rotti le scatole.

In ogni modo partiamo dalla notizia. Cosa è successo, dunque? Al verificarsi dell’ennesimo caso di “mucca pazza”, un ministro della nostra gloriosa Repubblica ha proposto l’introduzione di un “ticket” al fine di migliorare la qualità della carne; un suo collega (guarda caso) si è subito dichiarato d’accordo. Ai primi, peraltro molto flebili, malumori della popolazione, ci si è subito affrettati a precisare che non si dovrebbe trattare di un ticket (parola che porta alla mente un senso di negatività), ma di … personalmente non ho capito bene di cosa si dovrebbe trattare! Anzi mi è sembrato che non si voglia far capire di cosa si tratta: ticket è negativo, tassa è odiosa, imposta non piace, balzello è antiquato. Lo vogliamo chiamare contributo obbligatorio? Fate come vi pare! Per me resta la sostanza e la paura che per l’ennesima volta mi si mettano le mani in tasca per rubarmi qualche soldino.

In ogni modo come si giustifica questa nuova tassa o come cavolo vorranno chiamarla? Non riesco a capirlo e soprattutto non riesco a comprendere perché pago le tasse (tante) o, almeno, a cosa servono i soldi delle tasse (tante) che sto pagando. Pago tributi, balzelli, gabelle e canoni, non pochi peraltro, e poi per avere un servizio devo pagarlo a parte? Devo pagare per avere medicine, per andare a scuola, per andare in autostrada ed ora anche per comprare (mica averla gratis) una carne che non sia proprio una schifezza immangiabile, che non mi faccia ammalare o addirittura morire? Metteranno poi una tassa sulla qualità delle pesche e dei cocomeri? Della scuola? Degli ospedali? A quanto una tassa sull’aria che si respira?

Non so che dire! Probabilmente il ministro in questione è convinto che ai cittadini comuni la carne è regalata e quindi ritiene giusto che essi mettano mano al borsellino per ricevere una qualità migliore rispetto a quanto viene donato? Bah!

Non so come è andata a finire la cosa e neppure mi interessa saperlo. Sicuramente una qualità non certa me la stanno facendo pagare in un modo che ignoro!

Ed il tempo passa inesorabilmente …. Estate 2003 … niente di nuovo sotto il sole, un sole che spacca davvero le pietre.

È un’estate calda, torrida come mai si era avuto fino ad oggi. Il caldo, la siccità e l’afa hanno creato disagi a tutta la popolazione e in tutta l’Europa; in Francia si piangono (?) molti morti, in Italia pure. Ad avere la peggio sono naturalmente gli anziani, specialmente quelli che vivono da soli. Ed allora? Indovinate quale soluzione al problema ho letto su un giornale, nel bel mezzo di agosto? Che acume! Quale inventiva! Che colpo di genio (anche se a me sembra di più un colpo di sole) … Chi l’avrebbe mai detto? Qualcuno ha proposto una tassa per migliorare la qualità della vita degli anziani! … E non finisce qui!

Dopo il black out di settembre dello stesso anno che ha paralizzato l’Italia si chiede di aumentare il costo della bolletta per migliorare il servizio in modo da non avere più problemi alla rete elettrica … forse si è del parere che la corrente elettrica venga erogata gratis dall’ENEL e non si sa che proprio sulla bolletta dell’elettricità si è raggiunto l’assurdo: si è tassano anche le tasse (in pratica si paga l’IVA sull’addizionale).

Ma si …. Tassiamo il tassabile … tassiamo tutto, anche le tasse! Questo, si sa, è il Paese dei Balocchi dove, per altro, Pinocchio è arrestato per essersi fatto derubare i quattro zecchini d’oro.

Lo disse il Tuscio Finito di stampare mercoledì 15 marzo 2006

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