Paese delle Fetecchie pag. 2

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L’animo degli abitanti del Paese delle Fetecchie è di una finezza e sensibilità unica. Oddio, ci sono pure persone grette e insensibili, ma si tratta di una trascurabile maggioranza che, in ogni caso, appartiene ai Servi della Gleba e quindi non fa testo.<br />Una sera, o una pomeriggio, ora non ricordo bene, mi trovo, evento abbastanza raro per me, davanti al televisore. Nel corso del programma che stanno trasmettendo, alcuni personaggi stanno facendo un gioco, o non so cosa, ed il sorteggio è affidato al classico lancio della monetina. Il presentatore annuncia:<br />- Pronti per il testa o non testa?<br />- Ma che cazzo sta dicendo quella testa di cazzo? – penso tra me e me – E’ la prima volta che sento questo testa o non testa … cosa vorrà dire?<br />Il gioco continua … le teste e non teste pure … io ho un male alla testa … Cosa significherà?<br />Poi ho capito: per non offendere o turbare l’animo puro e sensibile di chi vede nella croce un simbolo offensivo, di chi è di altra religione, di chi vede la croce come l’aglio il vampiro; per atteggiarsi a magnanimo, tollerante, buonista, progressista … alla moda insomma, il solito imbecille di turno ha abolito in un attimo, con un colpo di spugna il vecchio e glorioso “testa o croce” che ci aveva accompagnato per intere generazioni … <br /> '''... ma va a morì ammazzato!''' L’animo degli abitanti del Paese delle Fetecchie è di una finezza e sensibilità unica. Oddio, ci sono pure persone grette e insensibili, ma si tratta di una trascurabile maggioranza che, in ogni caso, appartiene ai Servi della Gleba e quindi non fa testo.<br />Una sera, o una pomeriggio, ora non ricordo bene, mi trovo, evento abbastanza raro per me, davanti al televisore. Nel corso del programma che stanno trasmettendo, alcuni personaggi stanno facendo un gioco, o non so cosa, ed il sorteggio è affidato al classico lancio della monetina. Il presentatore annuncia:<br />- Pronti per il testa o non testa?<br />- Ma che cazzo sta dicendo quella testa di cazzo? – penso tra me e me – E’ la prima volta che sento questo testa o non testa … cosa vorrà dire?<br />Il gioco continua … le teste e non teste pure … io ho un male alla testa … Cosa significherà?<br />Poi ho capito: per non offendere o turbare l’animo puro e sensibile di chi vede nella croce un simbolo offensivo, di chi è di altra religione, di chi vede la croce come l’aglio il vampiro; per atteggiarsi a magnanimo, tollerante, buonista, progressista … alla moda insomma, il solito imbecille di turno ha abolito in un attimo, con un colpo di spugna il vecchio e glorioso “testa o croce” che ci aveva accompagnato per intere generazioni … <br /> '''... ma va a morì ammazzato!'''
-== '''MIGLIORARE LA VITA''' == 
-'''“In Parlamento si trovi la cornice per rendere migliore la vita in carcere. Senza clemenza, la sicurezza non serve”.'''<br /> 
-La persona che dice queste parole è il Presidente del Consiglio dei Ministri pro-tempore del Paese delle Fetecchie, persona che nessun fetecchione ha votato. Se, però, sta lì la colpa è in ogni caso del popolo, o almeno della maggioranza del popolo. Orbene, mi chiedo, ma questo tizio ha bevuto? E' ammattito? Perché sente il bisogno di preoccuparsi di migliorare la vita nei carceri, luoghi in cui notoriamente non alloggia la gente perbene? Coglione! Perché non pensa invece a migliorare la vita dei tanti pendolari che viaggiano come le bestie? dei tanti ammalati che aspettano mesi e mesi prima di avere un posto in un ospedale? dei tanti pensionati che vivono con una pensione da fame e non possono permettersi niente di niente?<br />Forse perché lui non farà mai il pendolare, in quanto, di riffe o di raffe, avrà sempre la macchina blu con tanto di autista di scorta? perché se si ammalerà (come gli augurano, peraltro, milioni di fetecchioni) andrà a curarsi presso costose cliniche private? perché la sua pensione sarà (o già lo è?) una pensione d’oro? 
-Pensa a migliorare la vita in carcere (dove lo vorrebbero, peraltro, tanti fetecchioni) perché è un posto dove potrebbe finire?<br />Io me ne frego di indulti, amnistie e cazzi vari … io voglio che i delinquenti stiano nel carcere e paghino la giusta pena per intero e la durezza del carcere sia di monito a chi è intenzionato a delinquere; se le carceri scoppiano, ne costruiscano altre, ma i delinquenti devono stare dentro. Se proprio si vuol concedere la grazia, l’amnistia o l’indulto, si ascolti almeno il parere di chi del delinquente da graziare è stato vittima. Se proprio si vuol migliorare la vita in carcere, prima si migliori la vita di chi lavora, paga le tasse e vive onestamente.<br />Il primo ministro fetecchione si preoccupa più dei carcerati che della gente perbene, mentre il popolo sopporta perché questo non è uno Stato serio <br />… '''questo è un cesso'''! 
-== '''GIUSTIZIA''' == 
- 
-=== Giustizia è fatta === 
-Nel Paese delle Fetecchie la giustizia è implacabile. Così avvenne che un contadino possedeva un piccolo appezzamento di terreno di pochi metri quadrati, due o trecento. Quando si accorse che qualcuno, vantando inesistenti diritti o servitù di passaggio, attraversava abusivamente la sua proprietà, ebbe la malaugurata idea di rivolgersi al tribunale per avere giustizia.<br />Ma, dico io, … si può essere più maldestri di così? Allora te le cerchi!<br />Dunque, il poveruomo va da un avvocato, anticipa un po’ di soldi per le spese e la causa ha inizio. Passano gli anni e, mentre la causa segue il suo corso, spese comprese, il contadino decide di donare quel terreno al figlio. Fatta la donazione, il tale non pensa più alla causa, che ritorna alla mente una decina d’anni dopo, quando il figlio decide di vendere quel terreno: bisogna avvisare l’acquirente della lite in corso riguardante la servitù di passaggio. Per la cronaca il terreno è venduto per la somma di 5.000.000 di fetecchie, la moneta locale.<br />Ormai nessuno pensa alla causa …. Trascorrono ulteriori nove anni che, misti ai precedenti, fanno oltre un quarto di secolo.<br />Una sera, il figlio del contadino, che da anni viveva in una città lontana, tornando a casa trova una raccomandata:<br />- Pessime notizie di sicuro – pensò aprendo la busta. Ed infatti:<br />“Dopo oltre 25 anni la giustizia ha concluso il suo corso dandole piena ragione. La parte avversa non può vantare nessun diritto di passaggio sulla sua proprietà e quindi i suoi diritti sono stati ristabiliti. Nel congratularmi con lei per i giusti riconoscimenti del magistrato, la informo che lo stesso magistrato ha disposto la ripartizione delle spese. La invito, pertanto, a volermi far pervenire nel più breve tempo possibile la somma di tremila saddeuri (equivalenti a circa 6.000.000 delle vecchie fetecchie) quale compenso del sottoscritto e per le spese sostenute”.<br />Eh, si! E’ proprio vero … '''nel Paese delle Fetecchie beato chi ha fame e sete di giustizia perché … sarà giustiziato.'''<br /> 
- 
-=== Obbiettivi === 
-Uno degli obbiettivi della casta dominante del Paese delle Fetecchieè la giustizia in tutte le sue forme: processo breve, criminali in carcere, parte lese soddisfatte.<br />E bisogna dire ce l’impegno profuso casta (o cricca, qual dir si voglia, è davvero encomiabile, a dispetto di un Paese che va a rotoli, dove i poveri diventano sempre più poveri, dove la disoccupazione cresce, i giovani sono costretti ad esportare il loro cervello all’estero, il lavoro è malpagato, l’evasione fiscale è alle stelle, le mafie imperano, i servizi sono inefficienti, la corruzione, da tardo impero, dilaga, la gente normale è angariata.<br /> 
-La giustizia, però, deve essere garantita e assicurata a tutti i costi, il cittadino fetecchione deve essere certo di una cosa: deve essere giustiziato.<br />E così ministri e parlamentari non perdono tempo: subito al lavoro per riformare la giustizia o almeno fare qualche buona legge.<br />E se poi capita che la legge che hanno studiato con tanta cura e impegno vada a fagiolo solo per uno di loro e magari a danno della gente perbene e che lavora?<br />Eccheccazzo!!!!!!! Ma non vi sta mai bene niente! 
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-== '''LA SANATORIA''' == 
-Nel Paese delle Fetecchie è molto in voga una delle pratiche più interessanti e gradite dalla gente: la sanatoria.<br />La Sanatoria (detta anche condono o indulto) cerca laicamente di emulare la forza clericale che vanta al suo attivo la remissione dei peccati.<br />Una delle sanatorie più ricorrenti del Paese delle Fetecchie è la sanatoria edilizia (o condono edilizio) che di solito avviene con cadenza ciclica di 9 anni. La prima, riportano gli annali, avvenne nel 1985 e permise di sanare circa 4.000.000 di edifici …. E poi parlano di mala sanità.<br />Dopo aver lasciato un congruo lasso di tempo necessario per commettere nuovi abusi, nove anni dopo, nel 1994, arriva la giusta ed attesa nuova sanatoria … e il Paese delle Fetecchie continua a sanarsi.<br />Nell’occasione, la sanatoria è praticamente un’opera meritoria: oltre a sanare i tanti immobili che nel frattempo erano nati già ammalati, è anche l’occasione per far arrivare un po’ di soldi freschi nelle sempre esauste casse dello Stato … Si sa: la politica costa e … quanto costa!<br />Trascorsi i canonici nove anni, nel 2003, puntuale come una cambiale o, se volete, come un orologio svizzero, arriva la sanatoria … immobili sanati e soldi incassati. Che s’adda fa pè governa!<br />In attesa che trascorrano i fatidici nove anni, per tentare un diversivo, o, meglio, per evitare le solite sanatorie, è autorizzato l’aumento dei volumi degli edifici fino al 35% …. Alla faccia di ogni regola urbanistica.<br />Era ora … gli abusi adesso si sanano alla nascita.<br />Per la cronaca, nel Paese delle Fetecchie, negli ultimi 60 anni sono stati commessi 4.600.000 abusi, pari a 74.000 all’anno cioè 203 al giorno … e sono stati costruiti 20 edifici abusivi ogni giorno. '''Sono stati sanati, però, ….. e poi dicono che la sanità va male.''' 
- 
-== '''PIOVE, GOVERNO LADRO''' == 
-Il Paese delle Fetecchie patisce i mutamenti climatici che ciclicamente investono il Paese. Fortunatamente l’accorta classe politica, con encomiabile impegno, risolve anche i problemi derivati da quelle che possiamo definire “castighi di Dio”.<br />Così avviene che al primo acquazzone un po’ più violento del solito, case, magari costruite anche a pene di segugio (tecnica di costruzione tuttora in voga), sul greto di un torrente, in una zona franosa o in località a rischio smottamento, vengono travolte dalle acque, sepolte dal fango o trascinate a valle con vittime e ingenti danni. E allora?<br />Al primo telegiornale utile, l’amministratore locale, il valvassino, il valvassore o il vassallo di turno, annuncia il lutto cittadino, promette un bel funerale a spese di qualche ente pubblico e poi:<br />- E’ un disastro che si poteva evitare – tuona adirato o piagnucolante (a scelta) – Qui c’è stato sempre troppo lassismo, tolleranza, permissivismo, corruzione … per non parlare di altro. Sono state rilasciate troppe licenze edilizie e permessi che non dovevano essere rilasciati; sono state concesse sanatorie che non dovevano essere concesse, non sono stati fatti . Ecco il motivo di tutto questo. Ora, però, indagheremo sul perché tutto questo è avvenuto. I familiari hanno il diritto di sapere!<br />Finito il telegiornale, il problema è praticamente risolto … a volte, in assenza di meglio, la notizia è riportata per qualche altro giorno fino a che la gente non si rompe i coglioni e non ci fa più caso.<br />Io, però, mi chiedo:<br />- Chi ha rilasciato quelle licenze? Chi ha concesso quelle sanatorie? Chi ha omesso quei controlli? … '''Forse Cazzo da Velletri?''' 
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IL PAESE DELLE FETECCHIE pag. 2


SENSIBILITA’

L’animo degli abitanti del Paese delle Fetecchie è di una finezza e sensibilità unica. Oddio, ci sono pure persone grette e insensibili, ma si tratta di una trascurabile maggioranza che, in ogni caso, appartiene ai Servi della Gleba e quindi non fa testo.
Una sera, o una pomeriggio, ora non ricordo bene, mi trovo, evento abbastanza raro per me, davanti al televisore. Nel corso del programma che stanno trasmettendo, alcuni personaggi stanno facendo un gioco, o non so cosa, ed il sorteggio è affidato al classico lancio della monetina. Il presentatore annuncia:
- Pronti per il testa o non testa?
- Ma che cazzo sta dicendo quella testa di cazzo? – penso tra me e me – E’ la prima volta che sento questo testa o non testa … cosa vorrà dire?
Il gioco continua … le teste e non teste pure … io ho un male alla testa … Cosa significherà?
Poi ho capito: per non offendere o turbare l’animo puro e sensibile di chi vede nella croce un simbolo offensivo, di chi è di altra religione, di chi vede la croce come l’aglio il vampiro; per atteggiarsi a magnanimo, tollerante, buonista, progressista … alla moda insomma, il solito imbecille di turno ha abolito in un attimo, con un colpo di spugna il vecchio e glorioso “testa o croce” che ci aveva accompagnato per intere generazioni …
... ma va a morì ammazzato!


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