Paese delle Fetecchie

Da Pklab.

(Differenze fra le revisioni)
Jump to: navigation, search
Revisione 18:15, 14 Mag 2010
Anonimo olevanese (Discussione | contributi)
('''IL PARVENU''')
← Go to previous diff
Versione attuale
Anonimo olevanese (Discussione | contributi)

Riga 1: Riga 1:
-'''IL PAESE DELLE FETECCHIE''' 
-Anche questa è di Rasce 
- 
- 
-=== '''PROLOGO''' === 
- 
-Avevo letto, durante i miei studi classici, "Utopia" di Tommaso Moro. Oddio … un posto un po' nebbioso … non male da viverci, però. In assenza di altro, ci sarei andato anche con piacere. Aveva un grande difetto, però: non esisteva.<br />Poi, continuando, conobbi la "Città del Sole" del frate rivoluzionario, del grande Tommaso Campanella. Quella sì che era un bel posto: baciata dal sole, dove nessuno aveva meno del bisogno e tutti secondo il merito, era il posto dove mi sarebbe tanto piaciuto vivere. Aveva un solo difetto: non esisteva.<br />Poi il tempo è passato. Ho lottato inutilmente per costruire io la "Città del Sole". … leggendo il giornale ho scoperto un paese che non credevo potesse esistere: il "Paese delle Fetecchie". Era un Paese dove tutti volevano entrare; dove tutti volevano viverci … Aveva un solo difetto: esisteva … ed esistevano anche i suoi abitanti. 
- 
-=== '''IL PARVENU''' === 
-Accendo la televisione … non lo faccio spesso perché a me non piace; odio telegiornali, tribune elettorali, tribune politiche, talk show (chi sa che cazzo significa); programmi di approfondimento sui problemi del Paese, sulla crisi economica, sociale, morale e via cantando (me ne accorgo da solo). Il fatto è che non mi va di essere preso per un coglione (e neanche per il culo) ed assisterlo pure in diretta.<br />Dunque accendo la televisione mentre il giornalista di turno da la parola al personaggio dello spettacolo. Quest'ultimo inizia la sua arringa, il suo parlare è travolgente … è un leader, un trascinatore.<br />- Il fatto è che nel nostro Paese non è mai esistita una politica di tutela del lavoro e dei lavoratori. Nessuno sì è mai preoccupato dei giovani e del loro futuro; nessuno si è mai interessato dei problemi della gente. Bisogna attuare una politica seria di sviluppo che favorisca l'occupazione, che salvaguardi le classi deboli, che tuteli il salario dei lavoratori.<br />L'oratore ormai in preda ad una crisi mistica continua nel suo attacco alla classe politica. Ad ascoltarlo lo avresti scambiato per il più duro degli anarchici, per un rivoluzionario … Bakunin e Malatesta sarebbero stati orgogliosi di lui.<br />Scuoto la testa sempre più schifato.<br /> Il giorno dopo incontro un buon conoscente che mi dice:<br />- Hai sentito ieri sera in televisione l'On. (*)? Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno. Mi è proprio piaciuto, caro mio, perché gliele ha cantate chiare chiare. Ed ha detto tutte cose giuste: nei nostro Paese non esiste una politica per i giovani, una politica dei salari. Pensano solo ai cazzi loro. Eh! Ma lui ieri sera li ha sputtanati. Si vede che è diverso ... La prossima volta lo voto senza meno. 
-<br />- Ma che cazzo stai a dire? - ho replicato anche un po' incazzato - Ma questo personaggio non sta in politica da vari lustri? Non ha fatto parte fino a poco tempo fa della maggioranza di governo? Non è stato pure Ministro? E solo ieri sera si accorge di questa mancanza di politiche? Che cazzo ha fatto da politico, da parlamentare e da Ministro per tutto questo tempo, invece di rendersi conto di come stavano le cose?<br />- Cazzo! Mi sa che hai proprio ragione, hanno la faccia come il culo. Li mortacci sua e di tutti quelli come lui! - mormorò sommessamente il mio interlocutore, diventando improvvisamente triste. 
- 
- 
- 
-http://lnx.pksoft.it/pkakira/albums/userpics/10002/thumb_Anonimo_olevanese.jpg 
-Anonimo Olevanese da piccolo osserva il mondo 
- 
- 
- 
- 
- 
-$lavori_in_corso 

Versione attuale

Personal tools