Paese delle Fetecchie

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Avevo letto, durante i miei studi classici, "Utopia" di Tommaso Moro. Oddio … un posto un po' nebbioso … non male da viverci, però. In assenza di altro, ci sarei andato anche con piacere. Aveva un grande difetto, però: non esisteva.<br />Poi, continuando, conobbi la "Città del Sole" del frate rivoluzionario, del grande Tommaso Campanella. Quella sì che era un bel posto: baciata dal sole, dove nessuno aveva meno del bisogno e tutti secondo il merito, era il posto dove mi sarebbe tanto piaciuto vivere. Aveva un solo difetto: non esisteva.<br />Poi il tempo è passato. Ho lottato inutilmente per costruire io la "Città del Sole". … leggendo il giornale ho scoperto un paese che non credevo potesse esistere: il "Paese delle Fetecchie". Era un Paese dove tutti volevano entrare; dove tutti volevano viverci … Aveva un solo difetto: esisteva … ed esistevano anche i suoi abitanti. Avevo letto, durante i miei studi classici, "Utopia" di Tommaso Moro. Oddio … un posto un po' nebbioso … non male da viverci, però. In assenza di altro, ci sarei andato anche con piacere. Aveva un grande difetto, però: non esisteva.<br />Poi, continuando, conobbi la "Città del Sole" del frate rivoluzionario, del grande Tommaso Campanella. Quella sì che era un bel posto: baciata dal sole, dove nessuno aveva meno del bisogno e tutti secondo il merito, era il posto dove mi sarebbe tanto piaciuto vivere. Aveva un solo difetto: non esisteva.<br />Poi il tempo è passato. Ho lottato inutilmente per costruire io la "Città del Sole". … leggendo il giornale ho scoperto un paese che non credevo potesse esistere: il "Paese delle Fetecchie". Era un Paese dove tutti volevano entrare; dove tutti volevano viverci … Aveva un solo difetto: esisteva … ed esistevano anche i suoi abitanti.
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Accendo la televisione … non lo faccio spesso perché a me non piace; odio telegiornali, tribune elettorali, tribune politiche, talk show (chi sa che cazzo significa); programmi di approfondimento sui problemi del Paese, sulla crisi economica, sociale, morale e via cantando (me ne accorgo da solo). Il fatto è che non mi va di essere preso per un coglione (e neanche per il culo) ed assisterlo pure in diretta.<br />Dunque accendo la televisione mentre il giornalista di turno da la parola al personaggio dello spettacolo. Quest'ultimo inizia la sua arringa, il suo parlare è travolgente … è un leader, un trascinatore.<br />- Il fatto è che nel nostro Paese non è mai esistita una politica di tutela del lavoro e dei lavoratori. Nessuno sì è mai preoccupato dei giovani e del loro futuro; nessuno si è mai interessato dei problemi della gente. Bisogna attuare una politica seria di sviluppo che favorisca l'occupazione, che salvaguardi le classi deboli, che tuteli il salario dei lavoratori.<br />L'oratore ormai in preda ad una crisi mistica continua nel suo attacco alla classe politica. Ad ascoltarlo lo avresti scambiato per il più duro degli anarchici, per un rivoluzionario … Bakunin e Malatesta sarebbero stati orgogliosi di lui.<br />Scuoto la testa sempre più schifato.<br /> Il giorno dopo incontro un buon conoscente che mi dice:<br />- Hai sentito ieri sera in televisione l'On. (*)? Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno. Mi è proprio piaciuto, caro mio, perché gliele ha cantate chiare chiare. Ed ha detto tutte cose giuste: nei nostro Paese non esiste una politica per i giovani, una politica dei salari. Pensano solo ai cazzi loro. Eh! Ma lui ieri sera li ha sputtanati. Si vede che è diverso ... La prossima volta lo voto senza meno. Accendo la televisione … non lo faccio spesso perché a me non piace; odio telegiornali, tribune elettorali, tribune politiche, talk show (chi sa che cazzo significa); programmi di approfondimento sui problemi del Paese, sulla crisi economica, sociale, morale e via cantando (me ne accorgo da solo). Il fatto è che non mi va di essere preso per un coglione (e neanche per il culo) ed assisterlo pure in diretta.<br />Dunque accendo la televisione mentre il giornalista di turno da la parola al personaggio dello spettacolo. Quest'ultimo inizia la sua arringa, il suo parlare è travolgente … è un leader, un trascinatore.<br />- Il fatto è che nel nostro Paese non è mai esistita una politica di tutela del lavoro e dei lavoratori. Nessuno sì è mai preoccupato dei giovani e del loro futuro; nessuno si è mai interessato dei problemi della gente. Bisogna attuare una politica seria di sviluppo che favorisca l'occupazione, che salvaguardi le classi deboli, che tuteli il salario dei lavoratori.<br />L'oratore ormai in preda ad una crisi mistica continua nel suo attacco alla classe politica. Ad ascoltarlo lo avresti scambiato per il più duro degli anarchici, per un rivoluzionario … Bakunin e Malatesta sarebbero stati orgogliosi di lui.<br />Scuoto la testa sempre più schifato.<br /> Il giorno dopo incontro un buon conoscente che mi dice:<br />- Hai sentito ieri sera in televisione l'On. (*)? Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno. Mi è proprio piaciuto, caro mio, perché gliele ha cantate chiare chiare. Ed ha detto tutte cose giuste: nei nostro Paese non esiste una politica per i giovani, una politica dei salari. Pensano solo ai cazzi loro. Eh! Ma lui ieri sera li ha sputtanati. Si vede che è diverso ... La prossima volta lo voto senza meno.
<br />- Ma che cazzo stai a dire? - ho replicato anche un po' incazzato - Ma questo personaggio non sta in politica da vari lustri? Non ha fatto parte fino a poco tempo fa della maggioranza di governo? Non è stato pure Ministro? E solo ieri sera si accorge di questa mancanza di politiche? Che cazzo ha fatto da politico, da parlamentare e da Ministro per tutto questo tempo, invece di rendersi conto di come stavano le cose?<br />- Cazzo! Mi sa che hai proprio ragione, hanno la faccia come il culo. Li mortacci sua e di tutti quelli come lui! - mormorò sommessamente il mio interlocutore, diventando improvvisamente triste. <br />- Ma che cazzo stai a dire? - ho replicato anche un po' incazzato - Ma questo personaggio non sta in politica da vari lustri? Non ha fatto parte fino a poco tempo fa della maggioranza di governo? Non è stato pure Ministro? E solo ieri sera si accorge di questa mancanza di politiche? Che cazzo ha fatto da politico, da parlamentare e da Ministro per tutto questo tempo, invece di rendersi conto di come stavano le cose?<br />- Cazzo! Mi sa che hai proprio ragione, hanno la faccia come il culo. Li mortacci sua e di tutti quelli come lui! - mormorò sommessamente il mio interlocutore, diventando improvvisamente triste.
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IL PAESE DELLE FETECCHIE

Anche questa è di Rasce


PROLOGO

Avevo letto, durante i miei studi classici, "Utopia" di Tommaso Moro. Oddio … un posto un po' nebbioso … non male da viverci, però. In assenza di altro, ci sarei andato anche con piacere. Aveva un grande difetto, però: non esisteva.
Poi, continuando, conobbi la "Città del Sole" del frate rivoluzionario, del grande Tommaso Campanella. Quella sì che era un bel posto: baciata dal sole, dove nessuno aveva meno del bisogno e tutti secondo il merito, era il posto dove mi sarebbe tanto piaciuto vivere. Aveva un solo difetto: non esisteva.
Poi il tempo è passato. Ho lottato inutilmente per costruire io la "Città del Sole". … leggendo il giornale ho scoperto un paese che non credevo potesse esistere: il "Paese delle Fetecchie". Era un Paese dove tutti volevano entrare; dove tutti volevano viverci … Aveva un solo difetto: esisteva … ed esistevano anche i suoi abitanti.

IL PARVENU

Accendo la televisione … non lo faccio spesso perché a me non piace; odio telegiornali, tribune elettorali, tribune politiche, talk show (chi sa che cazzo significa); programmi di approfondimento sui problemi del Paese, sulla crisi economica, sociale, morale e via cantando (me ne accorgo da solo). Il fatto è che non mi va di essere preso per un coglione (e neanche per il culo) ed assisterlo pure in diretta.
Dunque accendo la televisione mentre il giornalista di turno da la parola al personaggio dello spettacolo. Quest'ultimo inizia la sua arringa, il suo parlare è travolgente … è un leader, un trascinatore.
- Il fatto è che nel nostro Paese non è mai esistita una politica di tutela del lavoro e dei lavoratori. Nessuno sì è mai preoccupato dei giovani e del loro futuro; nessuno si è mai interessato dei problemi della gente. Bisogna attuare una politica seria di sviluppo che favorisca l'occupazione, che salvaguardi le classi deboli, che tuteli il salario dei lavoratori.
L'oratore ormai in preda ad una crisi mistica continua nel suo attacco alla classe politica. Ad ascoltarlo lo avresti scambiato per il più duro degli anarchici, per un rivoluzionario … Bakunin e Malatesta sarebbero stati orgogliosi di lui.
Scuoto la testa sempre più schifato.
Il giorno dopo incontro un buon conoscente che mi dice:
- Hai sentito ieri sera in televisione l'On. (*)? Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno. Mi è proprio piaciuto, caro mio, perché gliele ha cantate chiare chiare. Ed ha detto tutte cose giuste: nei nostro Paese non esiste una politica per i giovani, una politica dei salari. Pensano solo ai cazzi loro. Eh! Ma lui ieri sera li ha sputtanati. Si vede che è diverso ... La prossima volta lo voto senza meno.
- Ma che cazzo stai a dire? - ho replicato anche un po' incazzato - Ma questo personaggio non sta in politica da vari lustri? Non ha fatto parte fino a poco tempo fa della maggioranza di governo? Non è stato pure Ministro? E solo ieri sera si accorge di questa mancanza di politiche? Che cazzo ha fatto da politico, da parlamentare e da Ministro per tutto questo tempo, invece di rendersi conto di come stavano le cose?
- Cazzo! Mi sa che hai proprio ragione, hanno la faccia come il culo. Li mortacci sua e di tutti quelli come lui! - mormorò sommessamente il mio interlocutore, diventando improvvisamente triste.

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