I Pensieri del MAO 2- pag. 6

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'''I PENSIERI DEL MAO''' '''I PENSIERI DEL MAO'''
 +76) Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono chiamati tiranni. E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari e non è più rispettato; che il maestro non osa più rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui; che i giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi e questi, per non parere troppo severi, danno ragione ai giovani. In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno. In mezzo a tanta licenza nasce una pianta: la tirannia.
 + (Da “La Repubblica” di un Anonimo Filosofo Greco)
 +Nessuno è più stupido di uno stupido che si crede intelligente
 + (Anonimo Olevanese)
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 +Odio i tragici e le loro tragedie
 + (Anonimo Olevanese)
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 +I peggiori nemici degli italiani
 +... sono gli italiani
 + (Anonimo Italiano)
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 +Chèsta è a moda e Sant’Anna
 + (Anonimo Battipagliese)
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 +Alle bambine non bisognerebbe dare il biberon
 +in quanto si abituano troppo presto
 +ad avere in mano un coso duro che a succhiarlo
 +emette un liquido caldo e bianco
 + (Anonimo Pedagogo Olevanese)
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 +Pote cchiù n’araprùta e còscie ca n’araprùta e càscia
 + (Anonimo Olevanese)
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 +Davanti al potere, tanti calano la testa
 +… Sabrina invece le mutande
 + (Anonimo Olevanese)
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 +90) Andreotti al Governo: <br />
 +si rivolta la gabbana (Anonimo Italiano)

Revisione 16:50, 11 Gen 2008

I PENSIERI DEL MAO

76) Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono chiamati tiranni. E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari e non è più rispettato; che il maestro non osa più rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui; che i giovani pretendono gli stessi diritti, la stessa considerazione dei vecchi e questi, per non parere troppo severi, danno ragione ai giovani. In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno. In mezzo a tanta licenza nasce una pianta: la tirannia. (Da “La Repubblica” di un Anonimo Filosofo Greco)

Nessuno è più stupido di uno stupido che si crede intelligente (Anonimo Olevanese)

Odio i tragici e le loro tragedie (Anonimo Olevanese)

I peggiori nemici degli italiani ... sono gli italiani (Anonimo Italiano)

Chèsta è a moda e Sant’Anna (Anonimo Battipagliese)

Alle bambine non bisognerebbe dare il biberon in quanto si abituano troppo presto ad avere in mano un coso duro che a succhiarlo emette un liquido caldo e bianco (Anonimo Pedagogo Olevanese)

Pote cchiù n’araprùta e còscie ca n’araprùta e càscia (Anonimo Olevanese)

Davanti al potere, tanti calano la testa … Sabrina invece le mutande (Anonimo Olevanese)

90) Andreotti al Governo:
si rivolta la gabbana (Anonimo Italiano)


thumb_Anonimus_Olibanuser_baby_cries_about_world_s_trouble.jpg Piccolo Anonimo Olevanese piange sui mali del mondo

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