I Pensieri del MAO 1- pag. 18

Da Pklab.

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I PENSIERI DEL MAO

256) Anche (*) ebbe la fortuna tra le mani, ma la perse per ignoranza o per sfortuna. (*) viveva in modo miserrimo e per tirare avanti andava a raccogliere legna in montagna e poi la portava a vendere. Con il ricavato allevava la famiglia in modo alquanto gramo. Un giorno come tanti era andato in montagna per il solito lavoro, ma fu sorpreso da un violento temporale: cercò riparo in una grotta e, in attesa che spiovesse e per asciugarsi, accese il fuoco. Come combustibile usava tutto ciò che trovava intorno. Tra sterpi e foglie, trovò anche un vecchio stivale e anche questo cominciò ad ardere. Quando finì la pioggia e stava andando via, diede un’occhiata al fuoco che si stava spegnendo e notò una cosa strana: tra la cenere c’era una liquido giallo. Allora spense completamente il fuoco e prese un po’ di quel liquido, frammisto alla cenere e appena raffreddato lo portò al paese. Qui gli fu detto che era oro. Erano sicuramente monete d’oro nascoste in quella grotta all’epoca dei briganti. Allora lui si disperò:” Avevo la fortuna tra le mani e l’ho bruciata”. E la sua esistenza continuò ad essere misera come prima. (Da "Storie e Leggende" di un Anonimo Olevanese)

257) La più pulita, ordinata e intelligente
è senza dubbio la fica:
infatti scopa appena possibile,
fa entrare una alla volta e i coglioni li lascia fuori (Da “Biologia” di un Anonimo Olevanese)

258) Mannaggia 'a pressa e chi a criàv (Anonimo rospo olevanese)

259) E’ vero che la moglie è come l’automobile,
ma proprio a me doveva toccare una station wagon? (Da “Donne e motori” di Anonimo Olevanese)

260) Beato chi non è mai nato (Anonima Olevanese)

261) Masochismo: desiderio di essere trattati come si merita (Anonimo Olevanese)

262) Bernarda: la sua forza era nel buco (Da "Bernarda va alla guerra" di un Anonimo Olevanese)

263) Addò nce stànn campane
nce stanno puttane (Anonimo geografo Olevanese)

264) Stesa sull’erba del suo giardino,
Pina si faceva un ditalino,
io veloce più di un razzo,
tolgo il suo dito, gli infilo il mio cazzo. (Da “Giambi e coliambi” di un Anonimo Olevanese)

265) Odio i frenetici e il loro movimento (Anonimo immobilista Olevanese)

266) "Se mi salvo da queste botte,
non uscirò più a cacar di notte!" (Anonimo Asino Olevanese)

267) L’Italiano ha un grande ideale:
“Guadagnare molto, facendo poco!
Quando questo ideale non è raggiungibile,
l’Italiano si è creato un sotto ideale:
“Guadagnare poco senza fare niente!” (Anonimo Olevanese)

268) Se l’Italia ci attaccherà, reagiremo violentemente (Da “La Politica” di un Anonimo Olevanese)

269) All’ombra dell’ulivo non cresce la libertà (Anonimo tedesco)

270) Fanfani al Governo:
si rivolta la gabbana (Anonimo Italiano)


thumb_Anonimus_Olibanuser_baby_cries_about_world_s_trouble.jpg Piccolo Anonimo Olevanese piange sui mali del mondo


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