Curiosita' latine A

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L’acqua Marcia deve il nome a Marcio Rege che nel 154 a.C. aveva fatto costruire un acquedotto per incanalarla. L’acqua Marcia deve il nome a Marcio Rege che nel 154 a.C. aveva fatto costruire un acquedotto per incanalarla.
== Adulterio == == Adulterio ==
-Per frenare gli adulterii, Augusto nel 17 a.C. emanò la “Lex Julia de adulteriis et stupro vel de pudicitia”+Per frenare gli adulterii, Augusto nel 17 a.C. emanò la “'''Lex Julia de adulteriis et stupro vel de pudicitia'''”
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== Arpagone == == Arpagone ==
L’arpagone era il rostro che le antiche navi romane avevano a prora e serviva come grappino d’abbordaggio. Poiché serviva per “afferrare” e “trattenere”, il termine passò ad indicare l’avaro (l’arraffatore, appunto, che afferra e trattiene). L’arpagone era il rostro che le antiche navi romane avevano a prora e serviva come grappino d’abbordaggio. Poiché serviva per “afferrare” e “trattenere”, il termine passò ad indicare l’avaro (l’arraffatore, appunto, che afferra e trattiene).
== Avvocati == == Avvocati ==
La “lex Cincia”, fatta approvare da M. Cincio Alimento nel 204 a.C. vietava di accettare doni o denaro per la difesa di una causa. La “lex Cincia”, fatta approvare da M. Cincio Alimento nel 204 a.C. vietava di accettare doni o denaro per la difesa di una causa.

Revisione 16:23, 23 Giu 2007

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Acca Larenzia

Antica divinità romana collegata al culto della terra o dei Lari. Nella tradizione fu identificata con la moglie di Faustolo e con una cortigiana di Anco Marzio.

Acqua Marcia

L’acqua Marcia deve il nome a Marcio Rege che nel 154 a.C. aveva fatto costruire un acquedotto per incanalarla.

Adulterio

Per frenare gli adulterii, Augusto nel 17 a.C. emanò la “Lex Julia de adulteriis et stupro vel de pudicitia

Arpagone

L’arpagone era il rostro che le antiche navi romane avevano a prora e serviva come grappino d’abbordaggio. Poiché serviva per “afferrare” e “trattenere”, il termine passò ad indicare l’avaro (l’arraffatore, appunto, che afferra e trattiene).

Avvocati

La “lex Cincia”, fatta approvare da M. Cincio Alimento nel 204 a.C. vietava di accettare doni o denaro per la difesa di una causa.

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