Curiosita' greche C

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Canti

In Grecia le varie ricorrenze e celebrazioni erano normalmente accompagnate da canti specifici. Tra i canti ricordiamo:

- Epicedio: canto funebre nel quale il lamento degli uomini del coro si alternava a quello delle donne. Tutto il coro ripeteva insieme il ritornello.

- Epinicio: Componimento della poesia corale greca con cui si celebravano i vincitori dei giochi. Gli epinici, destinati a esser cantati dopo la vittoria o la sera durante il banchetto o al ritorno a casa del vincitore, erano composti di triadi di strofe, antistrofe ed epodo. Celebri compositori di epinici furono Pindaro e Bacchilide. [da epiníkion (mélos), (canto) sulla vittoria]..

- Epitalamio: Canto nuziale cantato il giorno o la sera delle nozze davanti alla stanza degli sposi.

- Imeneo: Componimento lirico, caratteristico dell'antica poesia corale greca, che veniva cantato mentre si conduceva la sposa alla casa dello sposo. Deriva il nome dal grido d'invocazione al dio Imeneo.

- Iporchema: Canto corale di accompagnamento della danza. Sorse come canto guerresco in onore di Apollo a Creta, inventato, sembra, da Taleta di Gortina. Il suo metro fu il cretico; i principali autori furono Pindaro (che ne compose uno in onore di Gerone di Siracusa), Simonide e Bacchilide

- Partenio: nell'antica lirica corale greca, era un carme in onore di una divinità cantato da un coro di vergini;

- Peana: Nell'antica lirica corale greca, era un inno in onore di Apollo, [considerato come dio guaritore (Paián)] ed in origine era intonato per allontanare malattie e calamità. Era eseguito da un coro maschile con accompagnamento della lira o del flauto; il metro era vario (anapesto, giambo, ionico). In seguito fu un inno essenzialmente guerresco e di vittoria. Dedicato più tardi anche ad altre divinità e a personaggi illustri, divenne, infine, semplice canto propiziatorio e di ringraziamento.

- Scòlio: Forma della lirica corale greca, fiorita fra l'aristocrazia ateniese dei secoli VI-V a. C.: erano odi cantate con la lira a tavola durante il simposio. Il nome (=storto) indica il modo irregolare in cui i banchettanti si succedevano nel canto. [da skólion (mélos), propriamente (canto) obliquo, storto].

- Treno: componimento lirico corale; era un lamento funebre.

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