Consiglio di classe

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Revisione 13:56, 14 Ott 2007
Anonimo olevanese (Discussione | contributi)

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Anonimo olevanese (Discussione | contributi)

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-'''CONSIGLIO DI CLASSE''' 
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-Mentre passeggio nei pressi di una scuola, la mia attenzione è attratta da alcuni fogli di carta accartocciati accanto ad un cestino. La mia curiosità di “ricercatore” mi induce a raccoglierli …Dopo averli letti, sono rimasto a lungo indeciso se ritenerli documento reale, sfoggio di pura fantasia o la dimostrazione della crisi della lingua e della lettera italiana. Lo sottopongo alla vostra attenzione affinché mi aiutiate scoprire l’arcano. 
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-Purtroppo alcuni punti sono risultati corrotti e illeggibili e quindi li ho sostituiti con un “ * ”. 
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-R'''elazione della riunione dei Professori con i Rappresentanti di classe e i Rappresentanti degli studenti del g. 07 u.s.''' 
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-Il g. 07 u.s. alle ore 18,30 circa si è svolta la terza ed ultima riunione dell'anno scolastico (****) tra i docenti , i due rappresentanti di classe e i due componenti rappresentanti gli studenti della Prima A del liceo Scientifico (************). Al di là dell'iniziale stupore che ha colpito soprattutto noi, rappresentanti adulti, per questa, "improvvisa" convocazione (che improvvisa poi non era: e' inserita nella programmazione annuale delle riunioni di interclasse che viene regolarmente effettuata un mese prima della chiusura dell'anno scolastico); si pensava fosse riferita a qualcosa di particolare che giustificasse tale incontro. V'è stato si un episodio deplorevole e assai grave di cui si parlerà più diffusamente nella seconda parte della presente relazione. Lo stupore è svanito quando la coordinatrice (************) ha detto che questa è l'ultima riunione con i rappresentanti e che rientra come s'è detto poc'anzi nella normale programmazione annuale quindi è importante fare il punto della situazione inerente il profitto, il comportamento e disciplina scolastici poco prima della chiusura della scuola. Esposto questo si è passati alla relazione introduttiva che pur avendo caratteristiche analoghe a quelle precedenti presentava, invero, alcune novità di rilievo attinenti al comportamento disciplinare dell'intera classe o, meglio, di alcuni settori un poco turbolenti ivi compreso lo scarso profitto manifestato da una parte consistente (*********). La coordinatrice prima e il prof. (*******) dopo hanno sottolineato il peggioramento, in questo finale d'anno, della classe e lo scarso interesse per lo studio soprattutto nei vari "ponti" festivi di aprile e del Primo maggio; possibilità queste che gli studenti non dovevano lasciarsi sfuggire perché avevano l'opportunità di sostenere e affrontare un eventuale recupero ad un mese dalla chiusura dell'anno scolastico (così speravano .... tutti i docenti: così, ahimè, non è stato). Quale migliore occasione se non quella di impegnarsi proficuamente in questi numerosi gg. festivi e ridurre, almeno in parte, la flessione che si è manifestata soprattutto nei mesi di febbraio e marzo? Sono stati quindi ripetuti, evidenziati ed enfatizzati i temi esposti dai professori nella precedente riunione, confermando altresì la nota suddivisione in fasce o livelli di profitto degli studenti accentuando e, a dir la verità, enfatizzando ovviamente nell'accezione negativa il peggioramento verificatosi alla fine del mese di aprile al ritorno dai lunghi giorni di festa. Questa volta hanno partecipato i docenti della materie più importanti: per Matematica era presente (****************) per le 4 materie letterarie (**************), per Fisica la prof.ssa (****************), per Disegno tecnico e Storia dell'Arte il pro£ (****************) e infine per la lingua Inglese la prof.ss (****************); assenti quelli di religione ed educazione fisica. La docente d'inglese, supplente per questa parte dell'anno e presente anche per quello venturo, ha dovuto per motivi personali, lasciare l'aula dopo aver illustrato sinteticamente i sui giudizi ( per molti aspetti positivi) pur attestandosi complessivamente sulle stesse posizioni degli altri professori presenti rivolgendo anche lei critiche alla classe. Ha inoltre affermato che tra tutti gli studenti due, tre rischiano molto. Non ci sono state particolari novità rispetto alle impressioni e i giudizi espressi nella riunione del mese di marzo se non un complessivo e più generale peggioramento. Tutti i docenti hanno rivolto l'invito a serrare i ranghi, stringere i denti e impegnandosi al massimo in quest'ultimo mese ed essere quindi presenti a tutti i compiti in classe. Hanno tra l'altro confermato la chiusura dell'anno scolastico per il 7 giugno prossimo in cui verranno esposti gli scrutini finali e che la presa visione degli stessi potrà già avvenire dal g. 9 in poi. Non si scende qui nel dettaglio dei libri di testo d'acquistare per l'anno prossimo( sono comunicazioni che verranno date verbalmente e direttamente agli studenti e comunque riportate sul diario scolastico di ciascuno) se non per dire così, en passan, che "Epica" verrà sostituita, nel secondo anno, dall'inossidabile, "imperituro" eternamente presente sino ad arrivare ai figli dei nostri figli e ai nipoti di questi "I Promessi Sposi" di A. Manzoni; e che bisogna acquistare il secondo volume degli esercizi di latino più l'antologia, nonché il secondo volume di storia. Han parlato poi del particolare meccanismo del Debito e del Credito scolastici dicendo che se negativo su non più di due materie queste devono essere recuperate nell'anno successivo e portate alla piena sufficienza per poter poi proseguire( esser promossi) verso le classi superiori; se viceversa una e una soltanto non dovesse raggiungere sempre nell'anno successivo il segno positivo si perderebbe irrimediabilmente l'anno venendo penalizzati in quanto non si è stati in grado di  
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-pervenire alla sufficienza in quella specifica materia. E' stato ribadito, inoltre, che se a giugno si dovessero raggruppare tre materie gravemente insufficienti si verrebbe automaticamente respinti e quindi costretti a ripetere l'anno. Ad una esplicita nostra richiesta per meglio aver chiaro il concetto di Debito e Credito scolastico, è stato ancora ripetuto che con due materie insufficienti si è promossi e non si perde l'anno ma, per raggiungere questo, bisogna sostenere per entrambi (o per una soltanto) un piccolo esame entro la prima decade del mese di settembre; se non si riuscisse infine a superarle, comunque, non si pregiudicherebbe l'anno scolastico. A questo punto rimane il Debito che deve essere assolutamente estinto con la promessa fattiva e pratica di raggiungere la sufficienza, nelle materie che si sono "trascinate" con se. Il mancato raggiungimento di questo obbiettivo penalizza lo studente che si vede così costretto a ripetere l'anno senz'appello alcuno. Ecco questo è stato ribadito nell'assemblea tardo pomeridiana, in una insopportabile calura e dal rimbombo pazzesco dell'aula che ci ospitava. L'assemblea è terminata alle ore 19,30 con l'ennesimo invito da parte dei professori, a studiare molto in quest'ultimo periodo (poco più di 15/17 gg. effettivi di scuola) che separano tutti gli studenti dalla fine dell'anno scolastico. 
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-I Rappresentanti (************) (************) 
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-(************) 
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-(************) 
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-'''ALLEGATO''' 
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-Veniamo ,come dicevo, alla esposizione del grave episodio accaduto il 30 aprile u.s. nell'aula della (************). Visto che l'episodio ha toccato me personalmente non ritengo opportuno coinvolgere l'altro (************) nella stesura del documento qui allegato. Anche se da un punto di vista informativo ed etico è per certi aspetti coinvolto anche lui. Quindi verrà apposta alla fine della relazione solo la mia firma. Non ritengo opportuno scendere nei minimi dettagli ( parlo in prima persona perché toccato direttamente: l'impegno mio individuale, a livello soprattutto etico, è totale e l'avrei impiegato per chicchessia e chi mi conosce un poco sa che se credo nella causa la battaglia la conduco sino in fondo e per tutti . Suppongo, che i genitori siano stati informati dell'accaduto dai loro figli, ma comunque ritengo precipuo, quanto opportuno, chiosare due, tre cose senza scomodare né disquisire almeno per adesso sul concetto di solidarietà. Vorrei invece soltanto evocare, citare e non sviscerare, tale concetto non sondando le profondità e le implicazioni che pur sono in fieri) soprattutto di natura sociologica, etica, filosofica. Devo purtroppo constatare che son trascorsi più di 10 gg. dall'episodio e, dei cosi detti attestati di solidarietà, niente di niente. Bene, anzi male... Ci sono state larvali... manifestazioni o in parte tentativi verbali (invero minimi e indirettamente "sollecitati" da me: in questo ho fatto male..)da reputare inconcludenti sia da parte dei diretti interessati( vista la non reazione e la staticità fisica degli astanti enfant e girl della scuola) che dai "tutor" adulti. Comunque attestati di solidarietà nemmeno l'ombra riflessa (forse qualche figurata pacca sulle spalle, mista ad esternazioni di "commossa" anche se lontana .... ( è ovvio) partecipazione). Manifestare con la Prossemica muovendo gli arti inferiori e superiori è cosa assurda!( La parodia di questa disciplina teatrale esplicata tutti i giorni nei vari mercati e botteghe è affidata soltanto ai guitti, ai saltimbanchi e alle persone normali; l'applicazione, quella vera, è invece espressa, praticata soltanto dai grandi attori. Vi sono stati in verità qua e la sparuti attestati di "dolore", "commossa" costernazione e stupore anche perché no di "partecipazione". Puntuali invece sono stati poi i invii ingenuamente e fanciullescamente giustificati ( alludo soprattutto ai puer) perché oberati da moltissime ed importantissime cose tutte legittime e affidate( udite, udite...) alla distanza, chilometrica del territorio. Purtroppo quando personalmente non si è toccati, va tutto bene, siamo tutti fratelli, siam con tutti solidali. Ripeto non v'era, come ho avuto modo di ribadire, alcuna sfida all'OK Corral non v'erano né Kirk Douglas né il regista J. Stargess a montare la fiction; non v'era Hollywood né la strage di Capaci ordinata da Toto Riina tanto meno regolamenti di conti tra famiglie mafiose. Nessun Vito Corleone né padrini di sorta. L'avvenuto incontro si è realizzato nei termini come da me previsto. Certamente il cretinetto era presente con tutta la sua protervia da infimo bullo ( bullosi malattia molto diffusa alimentata tra le mura domestiche o per strada) con atteggiamenti saccenti e un poco spocchiosi; c'era la preside, vecchia conoscenza, vagamente "deambulante" verso costui pendente; c'era anche il papà uomo abbastanza mite, un poco tollerante e infine anche ragionevole che come regola, ovviamente, difendeva, senza per la verità crederci tanto, il proprio violento, supponente, arrogante pargolo. Il tutto è stato risolto all'ombra di una calura opprimente senza dover ricorrere alla naturale querela. In questo, ripeto, c'erano le due cariche istituzionali del liceo( preside e a latere la vice) ivi compreso qualche professore di passaggio e qualche rappresentante del personale non docente: infine o in primis, a chiudere gli attori impegnati nell'agone non greco né rusticano della disfida senz'armi. Suvvia sigg. siamo ancora delle persone civili un poco distinti dai millenari primati e bipedi. Da parte mia e con me (************) parte lesa­s'era dato inizio ad una jaccuse virulenta e pregnante di forte(e ben giustificata) carica emotiva ma ..analizzando razionalmente a freddo­al di là del viscerale "caldo" momento, ho ritenuto opportuno soprassedere( risolvendo di persona com'è ovvio ) senza i cosi detti attestati di solidarietà. Qualora fossero pervenuti sarebbero stati io penso carichi, ridondanti e forse gonfi di "fideistica", toccante" retorica. Non conoscendo le persone potrei anche sbagliarmi, ma .... Comunque, a tutt'oggi non sono ancora a noi pervenuti ( si, qua e la ventilati...) ma in realtà sempre abortiti nell'azione pratica o mancanti di effettuata, tangibile applicazione. Quindi ogni allusione è puramente casuale. No, non vorrei citare l'integrale incipit filmico, ma solo una parte de:" l'Orgia del potere" del regista greco francese osta Gavras in cui testualmente si dice: "Ogni allusione non è casuale è voluta" Quindi per non riempire( tediandovi sicuramente ) 6/7 cartelle dattiloscritte che potrebbero risultare inintelligibili o lambiccanti ( lo sono già certamente queste tre ....) mi sono limitato diciamo a sintetizzare l'episodio che resta chiaramente grave e non soltanto per (************), ma per tutti. Come ho già detto sono state coinvolte, in primis, le cariche istituzionali del liceo, il padre e il bulletto ...."dagli occhi color ramarro vitreo ". ( Romance in Durango di Bob Dylan), rappresentante non autorevole d'istituto( ha ancor bisogno di tanto latte..);infine assente non giustificata la (magister) mater di tal prole così ottusa e supponente, a cui, ahimé! diede,17 anni or sono, i fulgidi natali. Ovviamente dopo le pubbliche personali scuse a (************) e al sottoscritto non ho ritenuto opportuno adire le vie legali con il sollievo di tutti e in particolar modo della preside. Perché si sa che l'iniziativa da me intrapresa poteva se portata a compimento creare grave nocumento all'istituto stesso. L'episodio è grave e resta ben visibile il modo, il tempo e il luogo in cui s'è consumato. Si spera almeno che questo serva di lezione a tutti, sperando e auspicando che mai più, in futuro, si verifichino casi di questa portata ed entità. A questo punto lancio a tutti senza enfasi alcuna, un severo appello ( privo di tutti quegli orpelli mediatici, senza ingigantire oltre il dovuto né sollecitare piagnistei e vittimismi di sorta) che in questa "The Waste Land "eliotiana ognuno salvi se stesso, la propria etica personale, e soprattutto la propria mente: lo faccia se può... senza infingimenti né ipocrisie, con coraggio e senza ambiguità. Lo affermo con amarezza, tristezza e altrettanto rammarico. Stendo per quanto mi consta un velo pietoso sul cosi detto concetto di Solidarietà il quale, al di la del chiacchiericcio, vuoto, del bla, bla inconcludente e delle pose di comodo, "convinte" (sic!) d'esser sempre dalla parte di chi è offeso sol quando non si coinvolti in prima persona (..."anche se siete "assolti" siete lo stesso coinvolti". F. De Andrè ne: "La domenica delle salme"). In questa società opulenta, dell'immagine, dell'apparir, del primeggiar e dell'esibir, dove i valori etici, universali, egualitari vengono giornalmente vilipesi, non rispettati, calpestati ai benpensanti dico: "Che la pietà non vi rimanga in tasca, attenti che la morte vi sorveglia; gioir potete fra i prati o tra i muri di calce come crescere il gran guarda il villano, finché non sia maturo per la falce"  
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-De Andrè/Francoise Villon/ poeta medievale francese de sec. XIV°. Concludo col dire che la SOLIDARIETA' è sempre e ancor più nel mondo contemporaneo errante, dispersa( era appropriato parlarne forse negli momenti ideologici della coscienza politica militante d'un tempo.) quindi e conseguentemente lecito è naturale affermare che LA SOLIDARIETA' difficilmente si può, oggi giorno e in futuro, seriamente praticare. L'allusione è riferita almeno al 90% delle persone: c'è pur sempre il restante 10%, che potrebbe ancora perseguirla, sfrondandola di tutte quelle componenti velleitarie e inconcludenti. Non vi pare? Pessimisticamente parlando si può dire e dulcis in fundo affermare: Solidarietà questa sconosciuta. 
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-Distinti Saluti 
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-a~tie 
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-(************) 

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