Alla mamma

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Revisione 12:52, 1 Apr 2011
Anonimo olevanese (Discussione | contributi)

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Qui non è successo niente di particolare in questi giorni; siamo andati al mare e per il resto il solito lavoro. Spero che anche da voi le cose vadano bene.<br /> Qui non è successo niente di particolare in questi giorni; siamo andati al mare e per il resto il solito lavoro. Spero che anche da voi le cose vadano bene.<br />
Quando sono stato giù mi ha fatto molto piacere che siamo andati a fare visita ad A**** e se la vedi salutala da pare mia. Quando sono stato giù mi ha fatto molto piacere che siamo andati a fare visita ad A**** e se la vedi salutala da pare mia.
-Cara mamma, non ci devi far caso se quando sto ad Olevano sembro che parlo poco; il fatto è che ormai faccio una cosa e penso ad un’altra. Sto facendo quasi la fine di C***., forse sto facendo vecchio, ma penso sempre che può succedere qualcosa ed allora mi sento preoccupato, ma senza nessun motivo. Quando stavo ad Olevano pensavo sempre che poteva succedere qualcosa qui e nessuno mi poteva avvisare perché i miei vicini di casa non hanno il numero di casa di Valle e neppure quello del mio cellulare; allora non vedevo l’ora di andare via, ma avevo anche paura di trovare qualche sgradita sorpresa. Poi pensavo alle strade che sono sempre trafficate, pensavo a questo, pensavo a quello … e così davo l’impressione di stare a disagio. Il fatto è che ormai sono tanti anni che me ne vado in giro che dovunque mi trovo sono un forestiero, ma è anche vero che dappertutto sono al mio paese.<br />+ 
-Ho portato sul computer anche le altre foto e quando vengo giù ad Olevano fra qualche mese, le metto sul computer di M.G., così le potrai vedere. Carlo mi ha detto che le ha viste e le sono piaciute … mi devo ricordare di chiedergli se le vuole anche lui, ma forse lui non le vuole perché in quelle foto non ci sta quasi mai.<br />+http://www.amazon.it/s?_encoding=UTF8&field-author=Fernando%20Capone&search-alias=digital-text
-Io mi diverto molto con le foto. Ho un amico che le può mettere sul computer ed io faccio il resto: le posso duplicare, faccio i calendari e tante altre cose.<br />+ 
-Anche Marco ha imparato e così lui inserisce la sua foto in quella di un gruppo e così sembra che i personaggi del passato gli assomigliano. Pensa che una volta ha preso la foto con la sua testa e l’ha messo al posto di quella di un generale tedesco. Così tutti i miei amici dicevano che quel generale “è proprio uguale a Marco” e non si sono accorti che era proprio lui.<br />+ 
-Poi, siccome ho molto tempo libero, mi diverto a scrivere e scrivo un po’ di tutto, qualcosa l’ho data anche a Carlo e lui mi ha detto che si è divertito molto a leggere quello che ho scritto io. Qualche volta porterò qualcosa anche a te.<br />+
Quando non scrivo, leggo.<br /> Quando non scrivo, leggo.<br />
Tu mi chiederai quando lavoro? La mattina in ufficio sto sempre vicino al computer, ma il mio lavoro mi diverte e devo dire che non mi pesa neanche un po’. D’altra parte tu sai che ho lavorato anche in "mezzo alla terra" o con Michele a fare il carpentiere e quindi “la mia arte non è certo pesante”. Qui non tiro certo l’aratro anche se a volte le cose non vanno come uno vorrebbe, è sempre meglio di tante altre situazioni. Tu mi chiederai quando lavoro? La mattina in ufficio sto sempre vicino al computer, ma il mio lavoro mi diverte e devo dire che non mi pesa neanche un po’. D’altra parte tu sai che ho lavorato anche in "mezzo alla terra" o con Michele a fare il carpentiere e quindi “la mia arte non è certo pesante”. Qui non tiro certo l’aratro anche se a volte le cose non vanno come uno vorrebbe, è sempre meglio di tante altre situazioni.

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Cara mamma,
in ufficio questa mattina non c’è quasi nessuno e così mi sono detto: “perché non scrivere una lettera alla mia mamma, come quando stavo nell’Istituto?”. Allora non c’erano i telefoni come adesso e si scriveva; così non c’era pericolo che ti dimenticavi quello che volevi dire. E così ho pensato di fare come quando stavo nell’istituto, quando ho qualcosa da dire, una curiosità o un fatto successo, lo scrivo sul computer e quando ho riempito una lettera te la spedisco. Siccome a te piace leggere, potrai passare un po’ di tempo leggendo.
Qui non è successo niente di particolare in questi giorni; siamo andati al mare e per il resto il solito lavoro. Spero che anche da voi le cose vadano bene.
Quando sono stato giù mi ha fatto molto piacere che siamo andati a fare visita ad A**** e se la vedi salutala da pare mia.

http://www.amazon.it/s?_encoding=UTF8&field-author=Fernando%20Capone&search-alias=digital-text


Quando non scrivo, leggo.
Tu mi chiederai quando lavoro? La mattina in ufficio sto sempre vicino al computer, ma il mio lavoro mi diverte e devo dire che non mi pesa neanche un po’. D’altra parte tu sai che ho lavorato anche in "mezzo alla terra" o con Michele a fare il carpentiere e quindi “la mia arte non è certo pesante”. Qui non tiro certo l’aratro anche se a volte le cose non vanno come uno vorrebbe, è sempre meglio di tante altre situazioni. Ora smetto di scrivere perché altrimenti ti “faccio una capa piena di chiacchiere” e ti mando questa lettera. Poi continuerò a scrivere e quando avrò riempito qualche altra pagina te la manderò. Spero di farti cosa gradita.
Salutami tutti quanti e statevi bene.
Tanti baci


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Anonimo Olevanese da piccolo osserva il mondo

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