Teognide

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TEOGNIDE (secolo VI a. C.)

La vita

Secondo alcuni storici, Teognide nacque a Megara Nisea in Grecia verso il 540 a.C., mentre altri ritengono che sia nato e fiorito a Megara Iblea in Sicilia nella prima metà del V secolo. Sicuramente di nobile famiglia, partecipò alla lotta contro i democratici e fu costretto all’esilio.

Le opere

Sotto il nome di Teognide ci sono stati tramandati 1389 versi, in parte autentici, in parte sicuramente interpolati, raccolti in un’antologia di due libri (Corpus Theognideum), il primo di carattere essenzialmente politico e moralistico, il secondo d’amore per i giovanetti, amore come lo provavano gli spartani, cioè morale e pedagogico.

Giudizio

L’elegia di questo poeta è essenzialmente didascalica. Ispirata a forte spirito aristocratico, impartisce insegnamenti di virtù politica, di comportamento verso le classi più umili, di passatempi ed abbonda di massime. Nella poesia di Teognide si riflettono tempi di grandi sconvolgimenti politici, quando nuove classi si affacciavano e minacciavano non solo la supremazia, ma anche il modo di vita dei nobili, che per Teognide è l'unico degno di un vero uomo, virtuoso, valoroso, ben educato. Di qui una nostalgia marcata per il tempo passato ed un rancore sdegnoso e profondo per i tempi nuovi.
Altro tema dell’elegia di Teognide è la fugacità della vita, argomento che il poeta trattò con pessimismo, ma anche con momenti di grande serenità.

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