La strada

Da Pklab.

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LA STRADA

La strada che porta alla grotta di San Michele è da rifare, o meglio è “da fare”, una volta per tutte. Chi conosce quella, sa che non si tratta di una vera strada, ma di una via con fossi e buche, che ad ogni pioggia diventa impraticabile, tanto è vero che sempre più spesso i fedeli abbandonano la statua di San Michele a Cannabosto e si ritirano, lasciando che il loro glorioso Santo patrono vada a "casa sua" quasi da solo, accompagnato da pochi animosi. Perché non si fa quella strada? A chi tocca l'iniziativa? Qualche giorno fa mi trovavo a discutere di questo argomento. Ebbene, cosa ho scoperto? Qualcuno ritiene che a prendere l'iniziativa debba essere addirittura il prete ..... Perchè? Il motivo non è certo peregrino ... alla fine quella strada serve per andare a pregare ed onorare il Santo Patrono di Olevano sul Tusciano e quindi trattandosi di “questione religiosa” deve essere il prete a farsi carico di far sì che quella via sia messa a posto, aggiustata, asfaltata, resa praticabile e percorribile. Come? Boh! Poiché i fedeli versano il loro obolo per i festeggiamenti del loro santo patrono, il parroco dovrebbe stornare una parte offerte (diciamo un 20% o una cifra da stabilire) e offrire la somma al comune per “aggiustare la strada”. - Ma quella strada di chi è? – chiedo io. - Forse del Comune … magari della Provincia … probabilmente della Regione …. Allora il prete dovrebbe contattare uno di questi Enti Locali, offrire i soldi che i cittadini hanno offerto per il “loro Santo” e “spingere” per far sistemare la strada, per il bene di tutti. La discussione va avanti per un po’. Alla fine il mio interlocutore concorda con me: il prete non deve aggiustare o far aggiustare la strada con i soldi della questua, con le offerte dei fedeli, ma farsi portavoce presso gli organi competenti e rappresentare loro la necessità. Se non lo fa il prete, unica autorità “che può farsi sentire”, la strada rimarrà impraticabile all’infinito. Adesso tutto mi è chiaro: ancora una volta è la Chiesa che deve difendere i cittadini, curare i loro interessi, le loro libertà (fosse pure la loro libertà di culto) presso le autorità civili …. Altro che pastori di anime! Oggi, come ieri, come tanti secoli fa!

P.S.: Mi risulta: - quest’anno non si è potuto andare alla grotta perché “pericoloso”; - gli affreschi della Grotta si stanno sciupando; - Castello, Grotta, Convento ed altre opere, che altrove sarebbero ammirate, sono in fase di deterioramento.

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