Olevano sul Tusciano

Da Pklab.

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OLEVANO SUL TUSCIANO
OSSIA
TRE FRAZIONI ED UN FIUME

“BENVENUTI A OLEVANO SUL TUSCIANO” è il cartello che il viaggiatore incontra sulla strada provinciale, una volta che ha lasciato Battipaglia e si dirige verso Montecorvino Rovella, Acerno o anche verso Montella.

normal_olevano-10-014.jpg Cartello segnaletico (foto di Luca C.)

In verità sarebbe più esatta la dicitura “Benvenuti nel territorio (o nel Comune) di Olevano sul Tusciano”, dal momento che non esiste un centro abitato che abbia questo nome; esistono, invece, tre frazioni, anche abbastanza distanti tra loro e dotate di sana rivalità paesana. Esse, a loro volta, sono divise in località, in casali e borgate … il pensiero, a questo punto, potrebbe andare a Siena, con le sue contrade … manca solo il Palio. Questa divisione geografica esiste da tempi immemori ed è facile ritenere che rimanga per molto tempo ancora, forse per sempre, poiché l’incremento demografico è limitato e difficilmente nei prossimi anni saranno costruite tante case al punto da unire le tre frazioni. In ogni modo questa divisione è un bene e allo stesso tempo un male. Dovrebbe ingenerare negli abitanti un sano antagonismo teso al miglioramento della vita degli abitanti delle singole frazioni (tre feste, tre sagre, tre farmacie, tre uffici postali e via di seguito), ma si può anche risolvere in un’inutile, anzi dannosa, dispersione di energie e di mezzi che può portare alla paralisi di attività unitarie. Si consideri che quando queste energie sono congiunte (un buon esempio potrebbe essere la squadra di judo, ricca di prestigio e di gloria) il paese ne ricava indubbio beneficio; quando, invece, ci sono divisioni … beh! I risultati non sono certo confortanti. Non è di questo, però, che si vuole dissertare (pur ritenendo l’argomento degno del massimo interesse). L’intendimento prefissato è quello di parlare, per altro abbastanza brevemente e solo da un punto storico-geografico, delle frazioni e delle borgate che compongono Olevano sul Tusciano, soprattutto, a beneficio di quanti non vivono a Olevano, ma che sono interessati a conoscerlo o a saperne di più. L’olevanese queste cose dovrebbe saperle, ma … non è detta l’ultima parola perché, è risaputo, con l’Anonimo la sorpresa è sempre in agguato e quindi non bisogna dare niente per scontato.

Dunque …. Olevano sul Tusciano è costituito da tre frazioni (Salitto, Ariano e Monticelli) e un fiume (Tusciano).

Per quanto riguarda la storia delle origini di Olevano sul Tusciano, anche al fine di chiarire alcuni punti oscuri e qualche imprecisione che pure è stata scritta nel passato, diamo l’appuntamento, sempre su questo sito, a prossime pubblicazioni. Per il momento basta dire che è la stessa toponomastica di Olevano a raccontarne la storia. La parola “Olevano” dovrebbe derivare dall’etrusco “eleivana” (d’oliva) e di conseguenza il paese dovrebbe essere un insediamento del glorioso popolo etrusco.

Il condizionale si rende necessario perché il termine potrebbe derivare anche dal greco “elaiòn” (anch’esso significa oliva) e quindi, in questo caso, ci si troverebbe di fronte ad un insediamento greco … siamo, purtroppo, nel campo delle ipotesi poiché non esiste prova scritta né testimonianza negli autori classici. D’altra parte, poiché si tratta di zona di confine di questi due antichi e illustri popoli, i contatti tra quelle genti erano ovviamente frequenti ed intensi come pure consueti erano gli scambi che non erano solo commerciali, ma anche culturali, cosicché spesso anche alcuni vocaboli diventavano patrimonio comune di entrambi i popoli.

Si è del parere, però, che Olevano sul Tusciano debba considerarsi etrusca piuttosto che greca per il semplice fatto che i possedimenti dei Greci, che provenivano dal sud (dalla Sicilia, Calabria e dalla Magna Grecia in generale), si estendevano fino alla riva sinistra del Sele (Paestum) e quindi non comprendevano Olevano. I domini degli Etruschi, che provenivano dal Nord - dall’Etruria classica, probabilmente Veio, e poi da Markina, Irnthi e la città non meglio identificata che sorgeva dove si trova l’attuale Pontecagnano - giungevano fino alla riva destra dello stesso fiume e quindi necessariamente dovevano inglobare Olevano sul Tusciano.

Anche il fiume richiama la dominazione etrusca. La parola “Tusciano”, però, non deriva dall’etrusco, bensì dal latino. Erano, infatti, i Romani a chiamare gli Etruschi “Tusci”, mentre essi, nella loro lingua, si nominavano Rasna (nei testi pervenuti abbiamo: Spur Rasnal = città degli Etruschi; tular rasnal = confini degli Etruschi, dove la –l enclitica indica il genitivo). È lecito, dunque, supporre, che furono proprio i Romani ad attribuire il nome al fiume e lo chiamarono “fiume degli Etruschi” (appunto Tusciano) e non “fiume dei Greci”, proprio perché apparteneva agli Etruschi. Quindi, concludendo, possiamo affermare che ci troviamo di fronte alla “Terra dell’olio” sul fiume “etrusco”.

E con questo basta, perché la storia, come già detto, sarà trattata in altra occasione e con maggiore approfondimento. Le pagine successive, invece, saranno dedicate alle varie borgate, cominciando da quelle che costituiscono Salitto e cioè Borgo Valle, Castagneto, Busolino, Borgata Porta e Capo Casale.


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