Solitudine 2

Da Pklab.

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Solitudine

Città del Sole 4.4.2011

Devo andare in Via Vicenza! Non so perché sto andando proprio là, anzi non so nemmeno se sto andando davvero là. Quella, in ogni modo, è una zona che conosco bene; lì c’era il mio primo ufficio dove mi destinarono quando venni nella grande città per la prima volta più di 6 lustri addietro. Forse devo andare proprio lì, nel mio vecchio ufficio, anche se non so che ormai quell’ufficio non c’è più perché stato spostato da vari anni.
C’è qualcosa di strano nell’aria … un silenzio di tomba. Mi giro intorno: non c’è proprio nessuno! Non mi sembra una cosa tanto normale: siamo davanti alla grande stazione e vicino ci sono uffici, negozi, musei … ed anche il cielo non mi sembra normale: è plumbeo, anzi rossastro.
Ma io devo andare avanti: non so dove né perché, ma devo andare. Da via Marsala imbocco una perpendicolare … passo sotto grandi archi e mi trovo in una piazza angusta, da cui partono viuzze anch’esse anguste, circondata da palazzi antichi, ma senza vita … mi sembra di essere in un borgo di Roma antica, anzi di una necropoli.
Ad un tratto mi accorgo di essermi smarrito: non so più dove andare!
La città continua ad essere deserta ed io ora non vedo più il cielo; un peso mi opprime. Mi viene in mente la mia mamma: anche se abitava lontano, ora che è morta mi sento più solo.
Non so più dove andare né cosa fare. Continuo a guardarmi intorno … sono solo … solo! Non riesco a trattenere le lacrime ed inizio a piangere. Cerco di farmi forza, di darmi coraggio, ma non ci riesco: davanti a me c’è il vuoto, c’è l’ignoto!
Smetto di piangere e ritorno indietro.
Mi sono svegliato!


Anche questa è del Tuscio thumb_Anonimo_olevanese.jpg

Anonimo Olevanese da piccolo osserva il mondo

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